Sunday, August 28, 2005

VECCHIETTE VOLANTI

Ma dove son finite quelle belle HOSTESS con la coscia lunga, la chioma fluente e il sorriso della Barbie? Di sicuro non lavorano per la Delta Airlines! Più che uno staff di assistenti di volo sembra l’ospizio in vacanza! Già dalla divisa si notano le caratteristiche del reparto geriatrico: una vestagliona per taglie forti color grigio muffa (tanto per restare in tema), roba che mia nonna rifiuterebbe indignata! L’esemplare di "NONNA VOLANTE" si trova su tutti i voli e tutte le destinazione. E’ un soggetto che si irrita facilmente, assolutamente intollerante e ha sempre ragione. Caratteristiche che si riscontrano anche tra i partecipanti di gite per anziani promosse dal comune. L’età media si aggira sui settantacinque anni (sale per i voli locali di breve durata), la statura non supera quella dei PIGMEI dell’Africa meridionale con la stazza, però di un elefante sempre della stessa zona. Ecco perché è consentita una sola valigia a persona. E’ una questione di peso! La chioma brizzolata è tagliata corta e supportata da permanente ottenuta infilando le dita in una presa a 220 volt. Faccia acqua e sapone, del resto nemmeno il mago del bisturi potrebbe fare qualcosa per recuperare l’avanzare inesorabile del tempo! La décolleté col tacco a spillo che faceva arrapare i passeggeri maschi, è stata sostituita da un mocassino basso con suola in gomma per permettere a calli, duroni e occhi di pernice di non riprodursi. Il collant coprente dà un tocco raffinato in stile BEFANA SEXY e l’Alzheimer aiuta nell’offrire un servizio veloce ed efficiente. Insomma è un gran bel volare con un servizio ineccepibile. L’importante è non chiedere mai niente e non muoversi poiché i soggetti Arterio Sclerotici sono molto suscettibili. Due giorni fa sul volo New York/Venezia una Vecchietta Volante stava transitando nel corridoio con il suo carrello porta vivande, quando il classico ragazzotto balordo cercava di sgranchirsi le caviglie, allungandole verso l’esterno, dopo aver passato le ultime cinque ore con i denti conficcati nelle ginocchia. La "Vecchietta" che non sopporta rallentamenti nella sua attività ha colpito ripetutamente lo scellerato e non curante delle sue urla strazianti ha continuato il suo percorso senza nemmeno scusarsi e lamentandosi invece del fatto che i passeggeri hanno l’orribile abitudine di allungare le gambe al di fuori del centimetro quadrato a loro disposizione! Un po’ più tardi ho fatto scattare la molla dell’orgoglio alla stessa "Vecchietta" poiché mi sono permessa di chiedere un bicchiere d’acqua in un momento in cui il carrello delle vivande era già rientrato. Arterio Sclerosi e Alzheimer si sono attivati allo stesso tempo mandando in corto circuito il cervello già in avaria per una cospicua perdita di neuroni. Non vi dico la reazione! Roba da neuro! In compenso le tariffe sono pura follia! Neanche un viaggio sullo Shuttle può costare così tanto e trovare un posto è come vincere alla lotteria! Peccato che una volta a bordo si scopra che l'aereo è semi-vuoto. Si insinua a questo punto il dubbio che la Delta Airlines si preoccupi, principalmente, di vendere i bglietti a prezzi esorbitanti dimenticandosi dei posti a prezzi decenti!Tralascio ogni commento sul personale di terra che ha l’espressione di un toro morsicato da un ratto di fogna!

Sunday, August 21, 2005

BUONA NOTTE!


Vi presento le divertenti mascherine per sonni bui e tranquilli. Da usare in aereo, al mare ma anche in citta’ considerato che non ci sono ne’ taparelle ne’ imposte. Al vostro risveglio vi sentirete completamente rilassati e …idioti!













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Saturday, August 20, 2005

MA CHE BEL PATTUME!


E anche oggi ho vissuto un altro episodio del GRANDE SPETTACOLO Americano! Evviva!
Veniamo ai fatti. Me ne andavo allegramente a prendere la metropolitana quando noto un giovanotto e una graziosa fanciulla che indossano la stessa maglietta a mo’ di divisa e fermano i passanti impugnando una penna. Mi vien da pensare che stiano raccogliendo firme. Tiro un po’ le orecchie per capire di che cosa si tratta e cosa sento, la parola INQUINAMENTO. Un termine che va tanto di moda e fa tendenza come il cagnolino tascabile lanciato da Paris Hilton. I due autorevoli ragazzi si dilungano a spiegare gli effetti del mercurio nel mare e quelli dei fumi tossici nei cieli. Un argomento interessante ma un po’ troppo avanguard per questa città. I ragazzi dimostrano una gran passione verso l’argomento ma non sufficiente spirito d’osservazione. Se solo avessero dato un’occhiata tutt’intorno prima di aprire bocca avrebbero visto l’incantevole panorama di sacchetti delle IMMONDIZIE ammassati in ordine sparso, lo scolo maleodorante che esce dal ristorante cinese, il mezzo sandwich morsicato e gettato in mezzo al marciapiede con colata di ketchup e sguiscianti cetriolini nonché il maxi bicchiere di coca cola con cui il classico “tamarro” ha cercato di fare canestro mancando irrimediabilmente il cestino e creando una pozza effervescente e per finire un po’ di frutta marcia calata chi sa da dove e finita in mezzo alla strada dove con il passaggio delle automobili si e’ creata una melma fetida. E non e’ finita qui. No, il meglio deve ancora venire! Mi lascio alle spalle i due ecologisti impegnati in attività di sensibilizzazione e proseguo verso la metropolitana. Sono li’che aspetto il treno sulla piattaforma e quando arriva mi avvicino alle porte automatiche ed ecco che nel momento in cui si aprono sbuca una testa da dentro il vagone che sputa vigorosamente sul marciapiede a due centimetri dai miei piedi. Beh, prima di arrivare al mercurio nel mare bisogna farne di strada! Iniziamo da concetti semplici tipo: non e’ bello scaccolarsi in pubblico e levarsi i resti di cibo dai denti con le dita, molti, molti anni fa un genio ha inventato lo spazzolino da denti!

Thursday, August 18, 2005

ODISSEA AL LAUNDROMAT


Il motivo per cui in un appartamento e’ vietato avere una lavatrice, non e’ molto chiaro. Mi e’ stato riferito che e’ per eludere spiacevoli perdite d’acqua del tipo che quando il calcare ha ricoperto la lavatrice e parte del pavimento può succedere che l’acqua esca dallo sportello inondando l’intero edificio. Sta di fatto che per evitare di fare il bucato a mano dentro la vasca da bagno, devo andare al “LAUNDROMAT”
Recarsi in questi luoghi e’ praticamente un incubo. Quando arriva il momento del lavaggio, cioè quando ho accumulato un container di biancheria sporca, cominciano i crampi allo stomaco. E' peggio che partire per una di quelle terribili gite in alta montagna con lo zaino sulla schiena che pesa un quintale.
Innanzitutto bisogna recuperare le monetine da 25 cents, almeno un chilo per stare tranquilli oppure biglietti da 1 o 5 dollari (unici tagli ammessi) da cambiare al distributore automatico, poi riempire una valigia con l’occorrente: smacchiatore liquido versione spray, fustino di detersivo, flacone supersize di ammorbidente e abbastanza viveri per sopravvivere un paio di giorni. Non si sa mai come vadano le cose. L’ultima volta per levare via il sapone da una coperta ho fatto una decina di cicli! A questo punto, e siamo solo all’inizio, si presenta il problema “trasporto” di tutto l’armamentario: sacco dalle dimensioni di un’astronave pieno zeppo di biancheria, prodotti per il lavaggio, monetine, libri per ammazzare il tempo nell’attesa…insomma ci vorrebbe un camion per trasporti eccezionali. Una volta arrivata al “LAUNDROMAT” ansimante e sudata come se avessi rincorso uno struzzo nel deserto, do inizio al rito che si compone di 10 semplici fasi:
1) smistaggio della biancheria e va sempre a finire che il calzino rosso finisce nella lavatrice dei capi bianchi con ciclo a 90 gradi con tinteggio automatico del contenuto di un bel rosa pallido!
2) inserimento monete che una dopo l’altra vengono rifiutate e sputate fuori con tipica scena alla Fantozzi
3) selezione programma con istruzioni in spagnolo
4) inserimento detersivo per il prelavaggio, attesa
5) inserimento detersivo per il lavaggio, attesa
6) inserimento ammorbidente, attesa fine lavaggio
7) prelievo biancheria e trasporto su carrellino verso l’asciugatrice. A questo punto metà dei calzini sinistri rimangono nel cestello della lavatrice ma questo lo scopro quando sono già a casa.
8) inserimento biancheria nell’asciugatrice e pausa caffé
9) prelievo capi dall’asciugatrice e recupero resti di oggetti e documenti dimenticati nelle tasche dei pantaloni e andati distrutti durante le operazioni di lavaggio.
10) rientro a casa con una gran voglia di trasferirmi in campagna dove posso avere una lavatrice in casa!

Wednesday, August 17, 2005

JUNK FOOD


Il “JUNK FOOD” ti tenta tre volte tanto! Impossibile sottrarsi al suo richiamo. Ammicca dagli scaffali dei supermercati e zompa nel carrello della spesa. Cosa sia? Nessuno lo sa con precisione, ma già dal nome si intuisce che e’ un toccasana per la salute! La gamma del “Junk Food” e’ molto estesa e va dalle mentine per profumarsi l’alito, all’hamburger da quattro chili servito al Denny’s Beer Barrel Pub in Pennsylvania.
Tra le perle dell’alimentazione equilibrata, c’e’ il burro di arachidi. Un intruglio che ha la consistenza della calcina e una volta ingerito sviluppa le stesse calorie di un uovo di cioccolato con le dimensioni del CABIBBO.
Un altro prezioso elemento per il corpo umano e’ il sacchettino di CRACKER JACK popcorn unti di burro e rivestiti di caramello con aggiunta di arachidi da gustare davanti alla TV in pigiama e ciabatte DeFonseca di peluche. I Cracker Jack sono una vera ghiottoneria e all’interno del sacchetto c’e’ pure la SORPRESA: le figurine dei campioni di baseball. Che meraviglia! Pensano proprio a tutto anche a come farti passare il tempo raccogliendo le figurine ingozzandoti di pop corn.
Per finire questo breve escursus sui cibi assolutamente…da evitare voglio presentare un pezzo forte, un bocconcino ghiotto, ghiotto quasi un afrodisiaco se non ti viene un attacco di ipoglicemia acuta prima che si scateni la libido, la cioccolatina TAKE 5. Ottima come rompi fame e come rompi stomaco. Una croccante base di pretzel, ricoperta da una colata di caramello alla quale si aggiunge un bello strato di burro di arachidi sul quale, come se non bastasse, c’e una gettata di arachidi tostate il tutto saldato per bene da cioccolato al latte. Se non siete ancora diabetici dopo questa lettura vi consiglio la COCA COLA ALLA CILIEGIA.

Tuesday, August 16, 2005

IL SANTUARIO DI "LITTLE ITALY"


Una sagra popolare dal gusto un po’ amaro, un po’, per così dire, alla Merola con tanto di festoni natalizi che danno il benvenuto anche a Ferragosto.

Al santuario di “Little Italy”, che ormai si e’ ridotto a piccolo museo del folklore, schiacciato dall’avanzare inarrestabile dei soldati di Hu Jintao, si incontrano orde di turisti Italiani in vacanza che si aggirano con la Canon EOS 1D II a 8.2 megapixel appesa al collo come se dovessero fotografare l’attività’ notturna delle falene brumate.
Li riconosci subito poiché sono gli unici a essere abbronzati anche il 21 di Novembre assieme agli African/Americans. Abbigliamento “urban chic” con la scarpetta Nike Free coordinata e la tracolla Tumi, praticamente un pezzo di tela che costa come uno smeraldo. A parte l’Italian Food Center, la mecca della dieta mediterranea alle cui vetrine penzolano forme di auricchio dolce, le altre attrazioni sono i ristoranti.
Ristoranti dai nomi improbabili come “Il Piccolo Bufalo, sapore di Napoli a New York” i cui piatti forti sono: mortadella e provolone e ossibuchi in umido.
Qui apro parentesi e inserisco un annuncio: se qualcuno ha visto un bufalo a Napoli me lo faccia sapere! Torniamo agli ossibuchi in umido e alla mortadella che se si vedono a Napoli e’ solo perché sono in vacanza! C’e’ poi il ristorante “Da Benito II”, della serie Benito II la vendetta! Mi fermo qui perché il resto e’ anche peggio. Il repertorio musicale offre una carrellata di pezzi agghiaccianti e con un po' di fortuna puo' capitare di mangiare una "caprese" allietati dalle note di "Sono un Italiano" di Toto Cutugno. In questo scenario patetico, talvolta da dietro il cespuglio che adorna l’area con i tavolini all’aperto, sbuca il “burino” della ristorazione che veste come Tony Manero nel “La Febbre del Sabato sera” e parla una lingua che e’ un misto tra il Visigoto e il dialetto che parlano a Scoglitti e invita gli sfortunati passanti a dare un’occhiata al menù. Chi ci casca e’ il turista dell’ Oklahoma completamente sprovveduto e sveglio come il ghiro in letargo. L’alternativa e’ il pupazzone vestito da cuoco con tanto di cappello e fazzoletto al collo che ti accoglie all’entrata con il menù in mano e il pollice alzato! Anche il servizio e’ un po’ cambiato rispetto al periodo in cui la zona era in auge. Il classico cameriere immigrato del sud che serviva ai tavoli si e’ estinto. Oggi vive a Beverly Hills ed e’ vicino di casa di Brad Pitt e Angelina Jolie. Al suo posto troviamo l’indio boliviano che parla la lingua quechua e chi lo capisce e’ bravo!
Perché gli Italiani vengano a mangiare da queste parti, rimane un enigma. Solo a vedere che servono "la matriciana" su una pirofila, mi fa pensare che sia un buon metodo per disfarsi degli avanzi in cucina. Per non parlare dei tavolini con il vetro sopra la tovaglia e il vasetto di fiori di plastica recuperati da qualche bomboniera!

Monday, August 15, 2005

STRESS DA CONDIZIONATORE


Oggi e’ una di quelle giornatine in cui sudi anche sotto la doccia. Sembra che ci sia lo stesso tasso di umidità presente nella FORESTA AMAZZONICA e la temperatura di un altoforno per la lavorazione del vetro. Detto questo, non stupitevi se me ne sto in casa a godermi l’ARIA CONDIZIONATA.
Il mio condizionatore e’ il frutto di una lunga quanto tormentata odissea.
Tento l’acquisto direttamente in un negozio super specializzato e chiedo come unica indispensabile caratteristica che sia silenzioso. Il commesso, indignato dalla mia richiesta, mi dice che tutti i condizionatori in vendita sono come musica classica. Una volta installato e acceso, noto che emette un leggero brusio simile a quello di un BOEING 747 in fase di decollo e, dopo aver passato la notte in sua compagnia, al mattino mi alzo con un lievissimo cerchio alla testa e sordità temporanea. Nulla di grave ma riimballo il Boeing 747 e lo rispedisco al mittente. La scelta successiva cade su un negozio di Canal street raccomandatomi da “un vero amico”.
Finalmente, dopo giorni passati al telefono per definire la data di consegna, il pacco arriva scaricato da due ENERGUMENI vestiti da rapper che mi ispirano subito fiducia. Due facce bucoliche con l’ascella che rilascia mefitiche sensazioni, scarponi con ramponi per superfici ghiacciate e dentatura sulla quale sembra abbiano fatto il tiro al bersaglio. Mi viene il dubbio che li stiano cercando per crimini federali! Ad ogni modo mollano lo scatolone che appare completamente sigillato e ingraffettato ma una volta aperto scopro che RONALDO si e’ divertito a palleggiare con il mio condizionatore. Passo un’altra settimana al telefono per cercare di farmelo sostituire e alla fine l’operazione mi riesce. Una nuova data di consegna viene fissata e confermata. Il pacco arriva e lo apro alla presenza del trasportatore, un tipo country con la faccia di WILLIE NELSON, questa volta e’ MIKE TYSON che in un momento di ozio ha ricordato i vecchi tempi sul ring! Lo rimando indietro e sento già che mi verrà un’otite. Ricomincia l’odissea telefonica e anche questa volta ne esco vincitrice seppur con evidenti segni di invecchiamento. Il prezioso scatolone arriva assieme ai simpatici bestioni della prima consegna. Lo apriamo e questa volta tutto appare a posto. Successivamente mi rendo conto che l’entusiasmo mi ha fatto prendere un abbaglio. Sembra che il condizionatore abbia la scoliosi! Ormai esausta, sfinita e con l’ESAURIMENTO NERVOSO me lo tengo così com’e’ e cerco di raddrizzarlo!

Sunday, August 14, 2005

I ROVINA VACANZE


Scusate ma oggi ho fatto una piccola deviazione e mi sono lasciata prendere …”la penna” da alcune notiziole dall’Italia degne di rilievo.
Quella simpatica canaglia di Mike Tyson dopo aver malmenato alcune donnine in Sardegna (si sa il lupo perde il pelo ma non il vizio) si e’ spostato sulla costa Campana a bordo del suo Yacht “Summer Wind” ed e’ approdato sull’isola di Capri. Qui, a pochi metri dalla spiaggia, scorazzava con una moto d’acqua alla velocità della luce facendo la gimkana tra i bagnanti. Quei cattivoni della Capitaneria di Porto lo hanno notato e subito multato con un’ ammenda di 340 euro rovinandogli il divertimento e le vacanze.
Un po’ più a nord in quel di Venezia una coppia di turisti Olandesi faceva acquisti da un senegalese che su una tovaglia sporca esponeva alcune borsette di ottima plastica taroccata. Fermati dai Vigili, subito dopo l’acquisto, sono stati letteralmente spennati con una multa di 3300 euro.
A questo punto sono un po’ confusa sulle tariffe delle multe in Italia.
Se Mike Tyson tenta di dimezzare la popolazione di Capri falciando la folla su una moto d’acqua paga 340 euro e la storia si chiude. Capisco che il povero Mike ci sia rimasto male e dovrà sfogarsi pestando una vecchietta ma ai turisti Olandesi privi di qualunque istinto omicida hanno praticamente prosciugato il conto in banca! E già Louis Vuitton deve in qualche modo recuperare i soldi della mancata vendita!

Saturday, August 13, 2005

NEW YORK ATTITUDE


Il Newyorkese medio dimostra sempre una certa ostilità verso il resto del mondo e denota un leggero malumore simile a quello di un leone col mal di denti.
Perché e’ sempre INCAZZATO?
Scopriamolo.
1) Ogni volta che va all’ufficio postale, inaspettatamente, scopre che l’intera popolazione della CINA e’ in coda allo sportello.
2) Dopo aver fatto ottantadue rampe di scale per scendere nella metropolitana (non esistono ne’ascensori, ne’scale mobili) si accorge che la METROCARD acquistata due ore prima si e’ smagnetizzata. Dopo aver discusso per più di mezz’ora con il “gentile” personale della biglietteria in alfabeto morse (il vetro che lo separa dall’operatore ha lo spessore di una quercia secolare) e aver perso venticinque treni, decide di acquistarne un altro vendendo un rene al miglior offerente.
3) Qualunque LAMENTELA va fatta chiamando un numero verde. Per fare cio' e' costretto a prendere ferie e passare almeno sette giorni con la cornetta inglobata all’orecchio. Quando finalmente qualcuno risponde, dopo che il jingle d’attesa ha ridotto notevolmente il numero dei suoi neuroni, scopre che la voce all’altro capo del filo si trova a Jakarta, e’ già un miracolo se conosce qualche parola d’inglese e non ha nessuna intenzione di risolvergli il problema.
4) Ogni volta che va al cinema almeno il 45 % degli spettatori ha dimenticato il cellulare acceso. Raggiunto il momento clue, quando l’adrenalina e’ ai massimi livelli, suoneranno contemporaneamente allietando la platea con simpatiche suonerie scaricate da internet con effetto DOLBY STEREO SURROUND.
5) Andare in vacanza e’ un optional per pochi intimi. E vabbe’ che il lavoro nobilita l’uomo ma oltre un certo punto lo stressa! Le uniche giornate di riposo sono il 4 di luglio, il 5 di settembre e il giorno del Ringraziamento che passa in CODA in autostrada.
6) Da bravo sfigato va a fare la spesa nei momenti di massima congestione quando la folla all’interno e’ simile a quella di San Siro il giorno del derby Milan/Inter. Ma non e’ finita qui. E’ in questi momenti di calma che il visual merchandiser e il suo staff decidono di sistemare la merce sugli scaffali. Una schiera di ominidi si disperde tra le strutture e muniti di etichettatrice aprono un intero cargo di scatoloni rendendo praticamente inaccessibile l’intera area se non sorvolandola con un Cessna 172. Per raggiungere una scatola di piselli surgelati vivrà le stesse avventure di Indiana Jones nel “ I Predatori dell’Arca perduta”.
7) Il viaggio di ritorno a casa, dopo il lavoro, e’ rallegrato dalla presenza di barboni impegnati in un duro lavoro di decrostazione del SETTO NASALE e dell’orifizio anale.
8) I camion che raccolgono le immondizie entrano in funzione verso l’una del mattino, uno per ogni tipo di rifiuto. Premesso che la faccenda del reciclaggio e' molto sentita da queste parti, i camion si susseguono per tutta la notte accompagnando il suo periodo di sonno con una gamma di suoni che va dal piacevole ronzio prodotto da un’acciaieria della Ruhr a quello prodotto dal decollo di un boeing 747 a quello un po’ più acuto ma pur sempre ameno prodotto dalla deflagrazione di un ordigno ad alto potenziale.

Thursday, August 11, 2005

IL BACIO DELLA DONNA GATTO


Dicono che i gatti hanno nove vite e l’attempata DONNA-GATTO ne vorrebbe altrettante per continuare il processo di trasformazione che l’ha portata da bozzolo
a …scarafaggio! Una vera OPERA D’ARTE della chirurgia plastica costata $ 4 milioni di dollari. Chissà se l’assicurazione paga?
Le labbrone alla Mik Jagger le ha ottenute con iniezioni di collagene ma se le infilava nel tostapane era gratis e otteneva lo stesso risultato! L’occhio felino e lo zigomo alto da testone dell’isola di Pasqua sono invece il risultato dell’oculato “tiraggio” fatto dalla mano esperta di un chirurgo con il morbo di Parkinson. Il mento e’ stato piallato da Geppetto che ha usato come modello il suo ginocchio. Per il trucco permanente e’ stato usato il bitume dell’Agip Petroli, per il peeling facciale un’impresa di pulizie industriali che ha utilizzato batuffoli di cotone imbevuti di acido muriatico.
A parte qualche piccolo problemino nel muovere la mandibola e chiudere le palpebre, Cat-woman e’ pienamente soddisfatta del suo aspetto da miciona.
Ma chi se la fila questa? Anche nei casi più disperati e’ meglio una bambola gonfiabile!

VICINI DI CASA COL PEDIGREE


E’ bello vivere in un condominio. Non ti senti mai solo sempre circondato dai rumori, gli odori (terribili olezzi che possono essere catalogati come armi chimiche!), le facce amiche dei tuoi vicini di casa. Quando hai bisogno di qualcosa c’e’ sempre una porta chiusa che ti aspetta!
Le agenzie immobiliari dovrebbero rilasciare, oltre alla planimetria dell’appartamento e al bigliettino da visita con la foto del titolare pacioccone in stile “santino”, anche una lista dei co-inquilini con una breve descrizione.
Nel mio caso, per esempio, sarebbe stata determinante per cambiare città!
Veniamo ora alla descrizione del piacevole entourage che mi circonda. Nel lato sinistro vive l’APPRENDISTA VIOLINISTA alle prime armi che suona pezzi dello Zecchino d’Oro con l’interpretazione musicale di una lontra sorda. Sul lato destro, per bilanciare la situazione e evitare che il mio emisfero sinistro si lasci morire, abbiamo la bambina prodigio che suona Rachmaninov dalla mattina alla sera. Per fortuna che a settembre riprenderà ad andare a scuola. Spero!
I vicini più amabili quelli che tutti vorrebbero accogliere con un bel cesto di frutta (alla quale precedentemente e’ stata iniettata una boccetta di GUTALAX!), sono gli inquilini del piano di sopra. All’inizio pensavo fossero un branco di bufali scampati al bracconaggio poi ho scoperto che l’appartamento e’ una base di addestramento della marina americana. Sembra che Donald Rumfeld abbia dato ordine di fare esercitazione in notturna, così da mezzanotte in poi inizia la mobilitazione dei mezzi corazzati con decollo di alcuni Tornado e due Chinook. Finite le esercitazioni, arriva la banda della sesta flotta, composta da ventidue orchestrali, con un repertorio di pezzi Heavy Metal in stile Iron Maiden e Judas Priest.
Tra gli optional, segnalo il cane con la dissenteria, che per evitare l’iniezione letale, la fa’ nella hall e il bambino intelligente che preme il pulsante dell’ascensore di venticinque piani diversi facendolo impazzire.
Insomma una banda di mattacchioni che rendono gradevole la permanenza.

Wednesday, August 10, 2005

LE PATATE VIOLA





Se siete, attori, registi o semplicemente sfigati, lasciate perdere il colore viola non fa per voi. Come diceva Benedetto Croce: “Non sarà vero, ma prendo le mie precauzioni”!
La PATATA VIOLA, per esempio, e’ una vera chicca sulla tavola degli operatori dell’occulto poiché si abbina perfettamente con gli abiti, o per un banchetto cardinalizio.
Sembra che questo saporito tubero, la cui origine sarebbe in Sud America, sia stato l’ambrosia dei RE DEGLI INCAS . Più che un prodotto regale mi sembra un prodotto di Chernobyl! Ottimo companatico con i polli della Siberia! Ma non vi allarmate io le mangio anche se mio marito ha notato che, da qualche tempo, di notte emano degli strani bagliori fosforescenti! Ad ogni modo la patata viola e’ considerata un prodotto organico e si acquista, barattandola con lingotti d’oro, nei supermercati biologici. Esiste anche la versione “CHIPS” nel sacchetto da 140g dove spicca la scritta 40% di grassi in meno! Specchietto per allodole grasse! Se girate il sacchetto e date un’occhiata alla tabellina dei valori nutrizionali vi accorgerete che l’innocua patatina porpurea ha la stessa quantità di calorie di una fetta di pandoro farcito con la nutella Ferrero e cosparso di panna montata!

Tuesday, August 09, 2005

PICCOLE BOTTEGHE DEGLI ORRORI


Ci sono vari modi per vendicarsi dei parenti più scomodi e rompi balle ma il piu' nefando e ignobile di tutti e’ sicuramente quello di andare a comprare il “ricordino” a Chinatown in una di quelle piccole botteghe imbottite di merce scadente e di pessimo gusto. E’ un vero e proprio “festival del trash”, la saga dell’orrido, il trionfo del pacchiano. Aggirarsi tra tale mercanzia e’ un atto di violenza contro sé stessi. Ma analizziamo la collezione degli orrori con calma. La collezione CORE e’ rappresentata da una serie di oggettini in resina che nemmeno l’AMIU accetterrebbe di trasportare. Statuine del Buddha in varie posizioni e fogge: BUDDHA formato gigante (le dimensioni sono quelle di una lavatrice Candy Aquamatic 600) versione Goldfinger con collana di perle e monete portafortuna, il GUERRIERO, sapiente mix tra il generale Thade di “Il Pianeta delle scimmie” e un ornitorinco, la RANA portafortuna acquistabile in quattro colorazioni diverse: marrone per ambienti dove il materiale predominante e’ il legno, verde perfetta nelle case arredate in stile orientale, oro per ambienti kitch e barocchi e bicolore per chi ha un casino di stili! Per chi e’ alla ricerca di qualcosa di veramente speciale c’e’ il DRAGONE VARIOPINTO, un manufatto dal ricco contenuto artistico la cui gamma di colori sembra essere stata scelta da un soggetto schizofrenico.
Al top della gamma ci sono le FONTANELLE DELLA FORTUNA, dei veri e propri disastri di stile. Si puo’ scegliere tra i modelli in terracotta smaltata che prevedono una serie di elementi decorativi raccapriccianti: tre elefanti con la proboscide alzata nell’atto di spruzzare, oppure una serie di casupole e ponticelli con l’intervento di alberelli di plastica. In questa sezione, nel modello di punta oltre alle casette, alberelli e menate varie, in dotazione vi e’ anche l’omino pescatore con tanto di canna da pesca al cui amo penzola un pesciolino di giada. Sempre nella sezione “fontanelle” esiste un modello in materiale non identificato (potrebbe essere pietra pomice o polistirolo o i resti di un meteorite) raffigurante maestose montagne. Anche in questo caso abbondano le piantine di plastica e in questa variante le casupole sono in gesso attaccate in maniera impeccabile con silicone in stile colata lavica. Una volta accese, poi, le fontanelle cinesi allieteranno il proprietario con simpatici scrosci d’acqua, tipo cascate del Niagara e, nei modelli più evoluti, con l’effetto nebbia di brughiera creando una tale umidità che in un batter baleno si svilupperanno muffe e aloni giallognoli alle pareti. Chi riceve uno di questi simpatici oggetti in regalo, non avrà più dubbi sul vostro grado di interesse!

Monday, August 08, 2005

MARITI IN VENDITA


Sconti siorri! Super saldi di fine estate! Approfittate dell’occasione nubili donzelle cubane! Due mariti al prezzo di uno! Correte, correte! L’offerta e’ valida fino ad esaurimento delle scorte. Per la modica cifra di $ 5000 la donna cubana in cerca di un marito può acquistare un caliente Messicano con tanto di sombrero, un bel Canadese (si può scegliere tra un madrelingua francese, o in caso non piacesse la “R” molto arrotolata, di madrelingua inglese) un Americano o un Europeo, di nazionalità non meglio identificata, per cui se vi arriva un Albanese ve lo dovete tenere!
Per quelle che si accontentano e cercano un uomo meno esotico ma, comunque, funzionante, con $ 2000 possono sposare un Portoricano. Per le classi meno abbienti c’e’ il modello a basso costo, solo $800, l’ aztecho peruviano che suona con il suo flauto di canna “El condor pasa”. Per cui giovani e vecchie in cerca di marito e di…fuga, non dovete far altro che organizzare la festicciola con i parenti più stretti, un po’ di sangria, una fetta di crostata, fare la valigia e sganciare la sommetta e partirete subito per la “luna di miele”. Non e’ romantico? E il tornaconto c’e’ anche per il maschio occidentale che ha la possibilità di rimpinguare il suo conto in banca, prosciugato dalla ex moglie!

Saturday, August 06, 2005

LA COPPIA PIU' BELLA DEL MONDO


E’ uno di quei giorni in cui incontri il meglio dell’umanità’ in metropolitana. Proprio oggi mi sono imbattuta nella coppia più bella del mondo. Tutti hanno respirato del sano romanticismo in quel vagone che si e’ trasformato quasi nella pubblicità di una crociera sul Nilo. I due individui sono entrati litigando come Grizly che si contendono la femmina. C’e’ stato un rapido scambio di insulti e bestemmie poi lei e’ passata alle mani.
Lei: la fidanzatina d’America, la ragazza della porta accanto (quella che se ti capita, cambi subito casa!), un quintale e venti di tenerezza…nascosta molto bene! Un vero baldraccone da sbarco in Normandia con minigonna ascellare che espone al pubblico la coscia della Turina, tette oversize per galleggiamento in caso di ammaraggio, capelli sciacquati in varechina e dei simpatici piercing nel naso che fanno tanto “esotico”.
Lui: il fratello di Obelix in tenuta da easy rider, un sano colorito simile a quello di un cadavere all’aria da tre giorni e l’andatura di Frankenstein. Dopo dieci minuti di turpiloquio i due innamorati hanno riposto l’ascia di guerra e colpiti da una freccia di cupido si sono abbandonati alla passione. Per fortuna che dovevo scendere poiché al pornazzo casalingo preferisco il cinema francese!

LE CASSIERE DEL QUEENS


Ho quasi la sensazione che siano di una specie particolare e debbano avere determinate caratteristiche, per esempio la lentezza di un bradipo! Ma a parte le caratteristiche personali, tra quelle fisiche, se cosi’ si possono chiamare, vi e’ sicuramente la richiesta di avere unghie finte. Ma che dico unghie, artigli e cosi’ dicendo rischio pure di offendere le tigri. Quelle che sfoggiano sfidano le leggi della dinamica, visto che non sono retrattili!
Sono praticamente delle armi e dovrebbero segnalarle negli aereoporti come oggetti da mettere nel bagaglio da caricare assieme alle pinzette, forbicine e piccoli coltellini che a paragone sono innofensivi.
Ma io dico i mariti , ammesso che siano sposate e ho dei seri dubbi al riguardo, ma come li riducono sti’ mariti? A brandelli? E si’ perche e’ impossibile toccare chiunque senza provocargli ferite da taglio guaribili se suturate!
C’e’ da dire che alcune sono delle vere e proprie opere d’arte. Cosi’ elaborate e variopinte che sembrano portare la firma di un miniaturista del ‘500.
Cio’ che mi irrita non e’ tanto il cattivo gusto, ma il fatto che l’artiglio di plastica rallenta i movimenti e non permette una presa decente sugli oggetti. E’ come se un cane cercasse di passare il lettore ottico sul barcode di un barattolo di pelati. Adesso capite perche’ mi verrebbe voglia di infuriarmi? Perche’ puoi passare un pomeriggio in coda alle casse!
Ci si augura perlomeno che contraggano l’onicomicosi!

Friday, August 05, 2005

UNA GIORNATA DA... URLO


Oggi mi sento orribile! Mio Dio! A guardarmi allo specchio c’e’ da farsi venire una depressione cronica!
I capelli come spinaci gettati nell’acqua bollente e quelle rughette attorno agli occhi che giurerei di non aver visto ieri o forse stavano sotto il fondotinta. Non so. A volte ho dei vuoti di memoria. Mentre continuo l’analisi della mia faccia la situazione diventa sempre piu’ critica. E’ uno di quei giorni che sei gia’ a pezzi sin dal mattino. Ripongo tutte le mie speranze in una tazza di caffe’. Sono cosi’ a terra, dopo aver notato che i punti neri sul mio naso stanno aumentando, che mi vien voglia di accompagnare quel caffe’ con qualcosa di dolce. Naturalmente in questa casa non esiste nulla che si avvicini neanche lontanamente ad un pavesino. Lo faccio per non cadere in tentazione. Pura ipocrisia! Tanto giusto qui sotto c’e’ un caffe’ colombiano che sforna lecornie super caloriche tutto il giorno!
E cosi’ mi infilo un pastrano orientale e un paio di occhiali da sole e vado a ringalluzzire il mio morale davanti ad una brioche al formaggio e guava. Adesso che mi sento gia’ meglio e con qualche cuscinetto di cellulite in piu’,torno su’ e cerco di sistemare anche il mio aspetto. Un’ impresa quasi impossibile! A meno che non mi affidi ad un esperto restauratore di opere antiche o per risultati duraturi ad un chirurgo plastico!
Comunque quando versi in una situazione cosi’ disperata non ti resta che uscire con un paio di carte di credito e mettere in una situazione disperata anche il tuo conto in banca!
Ho deciso che andro’ a fare, come dicono i francesi, du leche-vitrine, tradotto in gergo potabile vado a dare un’ occhiata alle vetrine sulla quinta. Do’ solo un’occhiata! E chi si puo’ permettere di fare acquisti sulla quinta se non sei giapponese e hai deciso di far fuori l’accumolo per il fondo pensione per un completo di Gucci!
Ho voglia pero’ di qualcosa di speciale cosi’ chiamo una Limo. Non sono mai salita in una di quelle interminabili Limousine e penso sia arrivato il momento di provare anche questo.
Tiro fuori dall’armadio un vestitino di seta. Controllo che non sia tarmato. Non si sa mai. E’ in disuso da anni. Me lo infilo trattenendo il fiato, speriamo che le cuciture reggano! Ci abbino una pochette dove infilo la mia carta di credito (non si sa mai. Magari mi si rompe un tacco della scarpa e sulla quinta si sa tutto e' overpriced). Scendo giu’ e la Limo e’ li’ che aspetta luccicante, dai discreti finestrini fume’.

Wednesday, August 03, 2005

LAUREA E MASTER IN 6 ORE!


Ma sentite un po’ questa bella bufala! L’Istituto Learning Annex che organizza corsi di ogni genere: da come girare un filmino porno a come scrivere un buon libro o giocare a tennis, questa volta l’ha sparata bella grossa. Per la ridicola cifra di $ 129 (se porti un amico paghi $89) offre un corso di sei ore, descrivendolo come l’esatto equivalente di un programma MBA che dura perlomeno un anno con un costo che si aggira sui $50.000! Una vera occasione! Un colpaccio che non ci si puo’ perdere.
A questo punto mi chiedo:
1) perche’ ho perso tutti quegli anni a studiare, quando finito l’asilo potevo rompere il porcellino e con i risparmi iscrivermi subito a questa chicca di corso e diventare nel giro di sei ore amministratore delegato della Disney?
2) perche’ i miei genitori hanno speso una fortuna quando se portavo anche il mio amichetto Stefano, di cui ero segretamente innamorata, con $ 89 se la cavavano?
3) perche’ c’e’ chi crede ancora a Babbo Natale nonostante abbia superato da un pezzo l'eta' in cui e' ancora lecito credere al vecchio con la barba bianca e le renne?

Tuesday, August 02, 2005

LE DIECI REGOLE DEL MANAGER DI SUCCESSO

Ecco dieci regolette facili, facili da stampare sulla prima pagina dell’ agenda personale o da scrivere su un pacchetto di sigarette da tenere sempre in tasca.
Dieci perle di saggezza che faranno di un semplice numero aziendale un elemento dalla carriera assicurata che portera’ a cambiamenti radicali nel futuro dell’azienda.
Crediamo nella classe manageriale e sosteniamola!

Il Manager di successo:

1) Cambia subito lo staff, non totalmente,per non dare nell’occhio e lo sostituisce con un gruppo di ex gogliardici universitari.
2) Rimane fino a notte inoltrata in ufficio navigando su internet. La cosa piu’ importante sono le ore che passa sul posto di lavoro, non i risultati che ottiene.
3) Non prende mai decisioni. E se qualcosa va storto, la colpa e’sicuramente di un subalterno.
4) Scrive poco in modo da non lasciare tracce evidenti del suo operato.
5) Da’ sempre imput poco chiari in modo da creare confusione e salvare la faccia in caso sorgano problemi.
6) La sua pausa pranzo dura delle ore. E’ sempre fuori con dei clienti.
7) Ha bisogno di svariati coffee break durante la giornata: sono momenti di riflessione…su come trascorrere il week end.
8) Concentra i viaggi di lavoro il venerdi’, durante i quali non e’ mai rintracciabile al cellulare perche’ la zona non ha campo.
9) Lavora spesso da casa cioe’…va a fare shopping.
10) Usa un frasario volgare poiche’ denota potere.