Wednesday, November 30, 2005

ALBERI DI TENDENZA


Fervono i preparativi per Natale e si respira già un’atmosfera caliente. Oggi c’erano 18 gradi e mi era venuta voglia di andare al mare più che di fare l’albero. Tuttavia, si e’ già scatenata la caccia alla pallina di Natale. Si tratta quasi di attività bellica. Vi sono soggetti, infatti, che sono pronti a menarti per raggiungere la sfera con effetto neve di polistirolo. Si lanciano come kamikaze tra gli scaffali e tac, cercano di abbrancare a più non posso. Vi giuro che ho visto gente con carrelli pieni di addobbi natalizi neanche dovessero decorare Buckingham Palace.
Come ogni buon Americano che si rispetti e come ogni turista ficcanaso e’ d’obbligo,poi, andare a vedere le vetrine di Macy’s.
Ed ecco che mi ritrovo schierata assieme ad altre 64 persone che si mettono in fila per fare la foto ricordo delle installazioni semoventi. Devo dire che sono d’impatto, tutte colorate, ricche di personaggi e con tanto di musica. Oltre alle vetrine-attrazione, Macy’s prepara anche un albero di luci che scendono a cascata dal settimo piano fino alla porta d’entrata principale sulla cui pensilina sono stati sistemati un bel po’ di abeti innevati. Insomma Macy’s non bada a spese quando si tratta dell’operazione “miracolo sulla 34ma strada”.
Ma veniamo alle novità. Quest’anno va di moda l’albero di Natale da soffitto che, voglio dire, e’ proprio bruttino. Praticamente e’ un pino sintetico che si attacca al soffitto in stile “impiccato”. A quanto pare vanno a ruba visto che alla Hammacher Schlemmer

dicono che non ne hanno più in stock: venduti tutti! Nonostante il prezzo $599.95, l’abete rovesciato si lascia comprare. Dicono che così c’e’ più spazio per i regali, le decorazione si vedono meglio e poi e’ cool! Sarà ma io sono più per la tradizione.

Tuesday, November 29, 2005

OGGETTISTICA PER LA STANZA DA BAGNO
















Sono andata a vedere l’appartamento nuovo di un mio amico. Si e’ appena trasferito dopo una lunga e tormentata ricerca.
Carino, peccato che abbia tre chilometri di corridoi praticamente inusufruibili. Potrebbero funzionare bene per un lombrico o tutt’al più una talpa. Comunque il posto e’ comodo, vicino alla stazione della metropolitana, forse anche troppo vicino, considerato che funziona 24 ore su 24 e il rumore dei treni non e’ poi così piacevole quando viaggiano sulla sopraelevata!
Lui, il mio amico, e’ tutto soddisfatto, e mi ha fatto fare un tour in pompa magna, neanche stessimo visitando l’abbazia di Mont-Saint-Michel con tanto di spiegazioni in stile guida turistica. Ci mancava che mi desse anche le cuffie per la traduzione simultanea!
Ad un certo punto gli chiedo se posso usare il suo bagno e lui naturalmente mi dice:
- Eccome no.
La stanza era ancora piena di scatoloni e un po’ in disordine per il recente trasloco e l’occhio mi cade subito su di un oggettino particolare: un dito indice. Ora, trovandosi l’oggetto nel bagno non e’ che ti ci voglia molto per farci dei pensierini sopra del tipo:
a) il mio amico ha problemi di stitichezza e anziché l’Amaro Giuliani ne fa' un certo uso
b) il mio amico ha strane perversioni e…qui mi fermo
c) il mio amico lo usa per pulirsi il naso la mattina davanti allo specchio godendo di questa immagine trasgressiva
Il mio amico semplicemente si tagli i peli del naso!
Il dito indice e’ un rasoio con distanziatore e lame protette per disfarsi dei cespugli che germogliano all’interno delle narici.
E indovinate un po’ dove lo ha acquistato? Dal catalogo: Cose che non avresti mai sospettato esistessero!

Monday, November 28, 2005

MOMA


Dovete perdonarmi se sto per sparare un po’ di acido anche su quello che e’ considerato uno dei tempi dell’arte moderna, il celebre MOMA, ma questo e’ un sito dove si sparla un po’ di tutto, per cui non prendetevela. Il MOMA rimane uno dei più interessanti musei al mondo e dopo la ristrutturazione e’ ancora più bello e ricco di genialate ma vi sono anche delle gran boiate! Io dedico questo post solo a quelle.
Per esempio mentre mi aggiravo tra i padiglioni ancora estasiata dopo aver ascoltato il suono di un coro di voci angeliche che usciva da 40 casse stereofoniche collocate in un ovale, giro l’angolo e chi ti trovo? La Smart! Tutta bella lucida sistemata su di una pedana. Beh, se l’auto dei Puffi ha la sua vetrina al museo di arte moderna, allora anche la Prinz verde “porta sfiga” col volante di pelo e i sedili in sky deve essere sistemata su un piedestallo con la scritta “Corvair dei poveri”! E non finisce qui! Procedendo nel mio tour mi imbatto in un display con arrivi e partenze dei voli a Milano Malpensa. All’inizio pensavo che fosse uno scherzo fatto da un gruppo di goliardi dell’università’ di Bologna in vacanza a New York, poi ho scoperto che il cartellone dei voli e’ considerato un’opera d’arte di design.
E procedendo troviamo il cubo di Rubik, la penna Bic Cristal ma io dico proprio la penna Bic, quel tubicino di plastica che sembra una siringa, almeno mettete nella bacheca, chesso’, una Parafernalia che ha un contenuto un po’ più di design. Proseguendo con questa carrellata di oggetti-gadget per la sorpresa dell’uovo di Pasqua Perugina troviamo anche il blocchetto di post-it giallo e la macchina fotografica usa e getta della Fuji.
Tra le installazioni mi sento di citare quella di un artista, che più che un’artista mi ha dato tanto l’idea di un imbianchino, la cui opera suprema e’ rappresentata da una vecchia Tv in bianco e nero che trasmette il filmato di lui che striscia per terra come un orbettino lasciando una traccia di pittura sul pavimento. Non e’ che voglio criticare l’imbianchino, ma se la mettiamo su questo piano, vorrei che esponessero anche il filmato di mia figlia che con le mani belle piene di Nutella mi dipinge le pareti della cucina.

Saturday, November 26, 2005

CANI TITOLATI


Ebbene si, c’e’ chi ha il gusto dell’orrido. E’ il caso di una tizia di Santa Barbara, California che per sei anni si e’ tenuta in casa un piccolo mostro: Sam il cane calvo, un terribile incrocio tra un pipistrello, un’iguana e E.T..
Per il suo aspetto repellente, Sam il cane abominevole, e’ diventato una vera Star dello Showbusiness e ha incontrato personaggi del calibro di Donald Trump e soggiornato in lussuosi Hotel con vista panoramica, peccato che fosse cieco! Per tre anni consecutivi, Sam ha vinto il concorso per “il cane più brutto del mondo”, un vero record, e qualche giorno prima che la morte sopraggiungesse era stato programmato per un documentario sulle speci più brutte al mondo. Un bel risultato!
Ma vediamo come e’ stato descritto dalla stampa durante le prove del concorso “il cane più brutto del mondo”.
“ Il minuscolo cane non ha pelo eccetto qualche ciuffo giallo-bianco che spunta dalla testa. La pelle e’ tutta una grinza ed e’ coperta da chiazze, il muso e’ foderato da una serie di escrescenze e dal collo avvizzito scende una falda di pelle morta. Sam e’ cieco e gli occhi sono coperti da una lattiginosa sostanza bianca che lo rende simile ad un alien. Per non parlare dei denti alla Austin Powers.
E così brutto che anche la giuria ha indietreggiato per il disgusto quando e’ stato portato al tavolo per la valutazione."
La proprietaria, ha anche affermato che era abituata a dormire con Sam e per sentire meno la mancanza dopo la sua morte, avvenuta a metà Novembre, dorme con uno dei suoi giocattoli preferiti. Non e’ tenero tutto ciò? Una commovente trasposizione in chiave moderna della fiaba “La bella e la bestia”
Io darei un premio anche alla proprietaria per essere riuscita ad addormentarsi ed a evitare terribili incubi in questi sei anni di condivisione del letto con “la cosa”.
Ci si augura che Sam non abbia avuto la possibilità di riprodursi creando una stirpe simile a lui. Potrebbe, però, essere un buono spunto per un film del tipo “La Stirpe maledetta” o “L’invasione dei cani-zombie.

Thursday, November 24, 2005

STORIA DI UN TACCHINO E DI UNA GALLINELLA


Era il mese di Novembre e le giornate si erano accorciate. Una nebbiolina fina imbiancava le mattine e nel pollaio i ruspanti se ne stavano al calduccio immersi nella paglia fino al collo.
La noia accompagnava le uggiose giornate, così il tacchino decise di organizzare una festa in maschera con premio finale per il miglior costume. Fece stampare dei volantini e comincio’ a distribuirli tra gli abitanti del pollaio. All’inizio i volatili dimostrarono scetticismo ma poi, grazie ad una battente propaganda indetta dal tacchino, cominciarono a creare i loro costumi. La gallinella Gaia un giorno fece chiamare il tacchino.
- Ehi tacchino, come pensi che io possa preparare il mio costume che son qui che covo le mie uova e non mi posso muovere?
- Non puoi chiedere a qualcuno che ti aiuti? Chesso’ a tuo marito il gallo?
- Ah, beh, quello e’ tutto il giorno che fa’ la corte alle quaglie, figuriamoci se mi da’ una mano!
- Chiedi alle tue amiche
- Buone quelle! Tutto il giorno a fare pettegolezzi!
- Beh, forse io ti posso aiutare. Faremo così, prenderò alcune penne dal mio mantello e chiederò al gatto di prestarti la sua cuffietta rossa fatta all’uncinetto ed il gioco e’ fatto. Che ne pensi?
- E io dovrei vestirmi da tacchino?
- Per un giorno cambierai identità e sarai ammirata per il tuo fantastico piumaggio e l’aspetto regale che denota noi tacchini.
- Um, ok ci sto.
L’indomani verso sera il tacchino tornò, come promesso, con le penne e la cuffietta e aiutò la gallinella a prepararsi per la festa.
- Ma guarda come stai bene! Se non sapessi chi si cela sotto quelle piume ti scambierei per un mio simile!
La gallinella gonfio’ il petto tutta orgogliosa. Coccccccodeeeeeee’
La festa inizio’ e si vedevano in giro polli vestiti da cani, faraone vestite da ratti e poi maialini e procioni e il gallo vestito da fattore. Su un vecchio giradischi abbandonato nel pollaio suonava “Nella vecchia fattoria”; si bevevano uova di quaglia e vin brule’ e tutti danzarono fino a mattina.
Non appena l’alba si fece vedere il fattore entrò nel pollaio e ci fu un fuggi fuggi generale: chi ebbe la forza di svolazzare in cima ad un ramo chi si nascose nel pagliaio, solo la gallinella Gaia, che covava le sue uova, era rimasta lì al suo posto mascherata da tacchino.
- Ah, eccoti qua! Mio caro amico anche quest’anno il giorno del Ringraziamento e’ arrivato e domani verrai farcito con castagne e erbette!

Wednesday, November 23, 2005

THANKSGIVING CON PARIS

Oddio un altro incubo della serie Paris colpisce ancora!
Eravamo tutti a pranzo per Thanksgiving, tutti i parenti c’era pure la nonna di mio marito e ad un certo punto dal tacchino sbuca Paris Hilton cantando “Non sono una signora”
E’ vestita come i Village People e stonata come un bersagliere sbronzo. Fa tutte una serie di mossette che ricordano una quaglia sull’aia e canta come un fringuello con le corde vocali paralizzate. Ci manca che ci faccia uno striptease così alla nonna casca la dentiera nella zuppa di lenticchie!
Ma proprio qui doveva venire a festeggiare il giorno del Ringraziamento? Ma non hai un amico, un fidanzato, un filarino? Ma benedetta ragazza trovati qualcosa da fare nella vita! Non e’ che puoi fare solo la miliardaria. Iscriviti ad un corso di uncinetto, di tiro al piattello chesso’ vai in biblioteca invece di infilarti dappertutto solo per farti notare.
Oddio adesso comincia!
- Cosa c’e’ di buono da mangiare?
Eh, bella domanda! Il tacchino non e’ più commestibile dal momento che ti ci sei infilata dentro tu! Vedi di non zompare anche sulle patate con la zeppa trampolata altrimenti non rimangono che le barbabietole.
- Vorrei cantarvi in anteprima un pezzo dal mio nuovo album
No, grazie. Perché non te ne vai alla stazione della metropolitana di Times square ad esibirti? Magari tiri su anche qualche dollaro!
Oh, no! Si e’ portata anche uno dei suoi pipistrelli su quattro zampe!
Richiama subito quella bestiaccia che sta pisciando sulla tappezzeria in velluto di cashmire del mio divano vintage!
- Bambiiiiiiiiiii!
Lo ha chiamato Bambi tanto per rovinare anche l’immagine del famoso cerbiatto di Walt Disney.
Per fortuna che ad un certo punto il piacevole trambusto degli operatori ecologici mi ha fatto schizzare dal letto e l’incubo si e’ dileguato.

Tuesday, November 22, 2005

LA SCRIVANIA


Non ho ancora capito bene se da queste parti i commessi dei negozi sono tutti ritardati o fanno i finti tonti.
Dopo varie battute di caccia per cercare una scrivania, trovo quella che mi convince di più di altre e decido di acquistarla, sincerandomi che sia provvista di cassettiera per infilare tutte le immondizie volanti, che altrimenti si depositano un po’ sul frigorifero, nel comodino, sulla libreria e altre numerosi allocazioni che rendono impossibile il ritrovamento. Il commesso, sveglissimo, che per la quarta volta mi conferma che la cassettiera e’ inclusa nel prezzo, mi informa anche che la consegna verrà fatta il giorno dopo al mio indirizzo.
E fino a qui sembra andare tutto liscio come l’olio. Il giorno dopo la scrivania arriva puntuale, imballata che e’ una meraviglia. Tutto sembra andare magnificamente bene e a questo punto comincio ad avere i primi sospetti, vista l’esperienza. I sospetti si materializzano una volta aperto il pacco. E la cassettiera? Ovviamente non c’e’!
A questo punto bisognerebbe incazzarsi molto e andare al negozio armati di spray indelebile con il quale scrivere sulle vetrine appena addobbate per Natale: LA MADRE DEGLI IDIOTI E’ SEMPRE IN CINTA.
Il giorno dopo mi reco al negozio degli idioti con tanto di ricevuta e spiego come sono andate le cose ad un tipo che assomiglia a un tortellino e non ha una gran voglia di starmi a sentire così mi dice:
- E’ meglio che parli con Rick il commesso che gliel’ha venduta ma al momento e’ in pausa pranzo.
Ma se sono le cinque del pomeriggio! Ma questo Rick ha una vaga idea di cosa sia un pranzo o e’ convinto che l’ora del tè e il pranzo siano la stessa cosa? Andiamo bene! E io dovrei parlare con questo tizio che non sa manco di essere al mondo?
Dopo un po’ Rick lo sveglio arriva. Più che a pranzo sembra sia stato seduto sul cesso con la testa sullo sciacquone a farsi una pennichella. Gli comunico che la cassettiera di cui avevamo ampiamente discusso due giorni prima non e’ arrivata assieme al resto della scrivania e perciò il casino di carte che ho a casa deve ancora essere risolto. Rick, il tordo, prima si sfrega le mani sulla faccia poi mi dice che si e’ dimenticato di dirmi che la cassettiera bisognava ordinarla a parte e pagarla pure, a parte. Ora io mi chiedo, dopo una discussione durata più di trenta minuti in cui ho ripetutamente chiesto se la cassettiera era inclusa nel prezzo e Rick lo sveglio, che presumo fosse partecipe dal momento che rispondeva, continuava a dire che si tutto era compreso e che non dovevo preoccuparmi, lui ora afferma che si e’ dimenticato di dirmi che la cassettiera e’ a parte? Ma ci fai o ci sei? Ma sniffi la vinavil seduto sulla tazza del cesso? A questo punto bisognerebbe disfarsi di tutti quei concetti che negli anni si sono depositati nelle nostre menti e ci hanno ammaestrati alle buone maniere ed educati secondo le norme civili di comportamento e secondo la morale cattolica o buddista o ebraica e via dicendo
e agire d’istinto, sollevare Rick per il lobo delle orecchie e sturargliele con lo scopino del water di una cloaca turca.

Monday, November 21, 2005

PRANZO DI NATALE


Cari Signori la “Jones Soda co.” risolve tutti i vostri problemi riguardanti i regali di Natale. Niente più inutili mal di testa, corse disperate dell’ultimo minuto, code megabordiche alle casse di Auchan, la Jones Soda co. ha lanciato sul mercato il suo strabiliante set regalo con ben cinque favolosi gusti di cui due nuovoni, nuovoni tutti da scoprire, tutti da provare.
Lo strepitoso set, che farà la gioia al massimo del vostro cane, e’ composto da una bibita al gusto di salmone affumicato, una al gusto di tacchino poi c’e’ quella al gusto di broccoli e quella al gusto di mais e infine, finalmente qualcosa di dolce, la bottiglia al gusto di torta di noci. Insomma l’intero pranzo natalizio in bottiglia.
L’azienda ci tiene, inoltre, a precisare che non si tratta di bibite aromatizzate ma sono vere e proprie centrifughe di carne, pesce e verdura. Ma che razza di trovata e’? Al massimo può andar bene per chi ha la mandibola fratturata ed e' costretto a bere liquidi con la cannuccia! Ma chi e’ quello scriteriato che si beve una centrifuga di tacchino con tanto di salsina untuosa?
Si insinua scellerato il dubbio che alla Jones Soda co. lo staff manageriale sia composto dalla fattoria degli animali o perlomeno da personaggi che in fatto di gusti sono sullo steso piano di un suino!

Thursday, November 17, 2005

RISPETTA LA VITA















Per sottolineare la sua indole accomodante e i suoi buoni propositi, un gentile signore ha dotato anche la sua automobile di una targa speciale, un vero inno alla vita. Sul retro della sua automobile si può, infatti, leggere: “Rispetta la vita”. Così mentre viaggiava sulla sua Toyota Corolla dorata, per dimostrare al mondo i suoi elevati intendimenti, ha lanciato dal finestrino una lattina di coca cola per colpire un’auto che lo stava, probabilmente, superando. Non si conosce ancora esattamente il motivo della sua stizza e il perché dell'azione di ammonimento effettuata ai danni dell’auto in corsa ma per risolvere le divergenze i due automobilisti hanno, poi, deciso di fermarsi per vedere di arrivare ad una conciliazione attraverso il dialogo e risolvere il disaccordo in maniera pacifica. Dopo uno scambio di gentili insulti, il proprietario della Corolla, per essere più incisivo, ha estratto un’arma, e ha sparato ripetutamente al ragazzo con cui si stava pacificamente confrontando ferendolo al torace ad un braccio e alla testa e poi si e’ dileguato, dimostrando ancora una volta i nobili sentimenti di cui si e’ fatto messaggero. E ‘ successo a Littleton, Colorado.

Wednesday, November 16, 2005

SUPERGIOVANE


E anche ieri sera abbiamo avuto la gradita visita di “SuperGiovane” il super burino del quartiere.
L’arrivo di SuperGiovane e’ preannunciato dal frastuono provocato dallo spostamento d’aria equiparabile a quella di un tuono udibile a qualche chilometro di distanza grazie al suo portentoso impianto stereo multicanale montato sul suo caravan SXT sul quale arriva sgommando. Quando e’ ha due blocchi di distanza, l’intero edificio comincia a vibrare sotto il martellante sonoro dei subwoofers. Un’ondata di mega decibel investe l’aria come un terremoto.
SuperGiovane, con calma, parcheggia esattamente sotto le mie finestre tenendo, naturalmente, il sistema home theater acceso per condividere con tutto il vicinato le sue passioni musicali. Si intuisce, subito, che e’ una persona ricercata, intellettualmente elevata un ragazzo con un certo spessore che ama Puff Daddy e il turpiloquio
Quando finalmente scende dal suo autotreno e spegne l’infernale sorgente di disturbo, appare al suo pubblico che dalle finestre e’ pronto a colpirlo con i residui ammuffiti trovati nel cassettino del frigorifero che non viene aperto da anni.
SuperGiovane ha la stazza di uno dei sette nani e la classe, in materia di abbigliamento, di un clown in vacanza ad Hamammet. Un ultimo sguardo allo specchietto retrovisore per controllare che il suo look sia perfetto e poi si allontana barcollando dentro i suoi mutandoni con il cavallo sulle ginocchia che sembrano rivelare una condizione di incontinenza.
Dopo un po’ SuperGiovane ritorna al suo mezzo accompagnato dalla SuperFiga, una salsiccia di 180 chili col capello arruffato e l’andamento lento di un bradipo appena svegliato. Prima ancora di accendere il motore, SuperGiovane riaccende la fonte sonora provocando movimenti ondulatori registrati anche dall’osservatorio geo-sismico di San Francisco. E’ un atto di generosità, SuperGiovane vuole offrirci gli ultimi minuti di buona musica in modo che noi tutti ne possiamo godere. Grazie SuperGiovane!
Vai in capo al mondo a diffondere la cultura musicale e vedi di starci a lungo!

Tuesday, November 15, 2005

A SPASSO COL CANE # 2


Si dice che il cane sia il miglior amico dell’uomo e come tale va coccolato se non addirittura adulato.
Vediamo un po’ come.
Immagino che, al giorno d’oggi, ogni cane che si rispetti abbia il suo guardaroba personale con una serie di coordinati per le varie stagioni dell’anno nonché per le occasioni speciali come party, Halloween, Natale e compleanno ( ben inteso del cane).
La vecchia cuccia, poi, quella che stava in giardino o in terrazza, e’ stata rimpiazzata da letti principeschi con tanto di materasso, coperta e cuscini che, immagino, trovino posto in camera da letto. Viste le dimensioni mi viene il dubbio che il padrone dorma in terrazza nella cuccia o sul tappeto vicino al letto a baldacchino dell’amico fedele.
Per quanto riguarda l’igiene personale c’e’ da sbizzarrirsi. Esistono vere e proprie linee da toilette per cani con una serie di prodotti degni della migliore clinica Messegue’.
Ma andiamo con ordine.
Per il bagnetto oltre al regolare bagnoschiuma alle fragranze esotiche o antipulci esistono anche i sali da bagno prodotti secondo i principi della cromoterapia e aromaterapia: blue con proprietà calmanti per ridurre l’ansia e rilassare e arancione con essenze energizzanti per donare vitalità e vigore.
Dopo il bagnetto nei sali antistress, il Signor cane viene asciugato nei suoi asciugamani personali con tanto di iniziale e infilato nelle babbucce di spugna e nell’accappatoio.
Una volta asciutto, viene massaggiato con la crema idratante. A questo punto avrei bisogno di qualche spiegazione poiché mi trovo perplessa davanti all’ argomento. Come spalmi la crema ad un cane la cui cute e’ ricoperta al 100% dal pelo? E’ un bel problemino. Forse il povero cane viene completamente rasato per poter riuscire in questa delicata operazione? Lasciamo questa bizzarria e passiamo oltre. Dopo il bagno e la crema si passa al talco sotto le ascelle e al profumo. Tra le line più ricercate troviamo ben otto fragranze per il nostro simpatico amico: eau cannelle, eau citron, eau fraise, eau coconut, eau papaye, eau passion, eau vanille, eau jasmine oltre alla comune cologna per cani.
E come se tutto questo non bastasse esiste lo smalto per le unghie in sei simpatiche colorazioni e le meches colorate con le quali e’ possibile tingere il pelo di arancio, rosa, blue e oro.
E per finire, quando e’ tempo di spiaggia e abbronzatura, e’ possibile acquistare la crema solare per cani. Non si sa mai, con questa storia del buco nell’ozono!
A questo punto credo sia comprensibile il motivo per cui esistono i sali antistress. Dopo una giornata-tipo all’insegna della tortura immagino che il povero quadrupede si senta perlomeno confuso se non esausto e per aiutarlo a recuperare oltre ai già citati sali da bagno esistono le pillole antistress che per una migliore veicolazione possono essere frantumate con lo schiaccia-pillole per cani e il vaporizzatore antistress, un marchingegno creato principalmente per poter permettere al cane di affrontare momenti di forte stress e disorientamento come un trasloco e la visita dal veterinario. Eh, son problemi! Se il cane va in depressione e’ una preoccupazione in più nella vita di un soggetto che denota già dei seri problemi a livello di sistema nervoso.
Dopo aver torturato il cane e distrutto la sua identità il padre-padrone lo rimpizza di dolcetti a forma di ghianda, zucca, pannocchia e di gelato disidratato per cani al gusto di vaniglia e burro di arachidi. Una volta raggiunta l’obesità’, il cane viene sottoposto ad una ferrea dieta e seguito da un dietologo. Che ve ne pare? Non e’ pazzesco? Sembra che l’essere umano riversi tutte le sue nevrosi sullo sventurato amico a quattro zampe.

Monday, November 14, 2005

DIVINO iPOD


Guardate un po’ che cosa sono stati capaci di inventarsi.
Un set eccezionale per il giovane cristiano convinto: l’astuccio che trasforma l’iPod shuffle in un simpatico crocifisso da appendere al collo.
Una vera chicchera! Un oggetto immancabile nel corredo dell’apostolo moderno. iBelieve e’ un articolo da non perdere che regalera’ all’iPod un’immagine piu’ “santa” Ora io mi chiedo, chi e’ il cliente tipo di questo eccezionale prodotto?
Quello che ascolta Gospels dalla mattina alla sera?
Il fan di Fra’ Cionfoli?
O chi scarica nell’iPod Radio Maria?
Sta di fatto che per $12.99 sul sito Devoted1.com il piccolo Cristiano Cattolico puo’ acquistare l’astuccio “trasformista” per vivere nella fede anche i momenti di svago.

Thursday, November 10, 2005

CHIUSO PER FESTIVITA' NAZIONALE


Questo sito rimarra' chiuso il giorno 11 Novembre per festivita' nazionale.
Mentre in Italia si festeggia il caritatevole San Martino uno dei santi piu' popolari di tutta l'Europa occidentale, in America si onorano tutti i caduti in guerra, ovvero VETERANS DAY.

Buon 11 Novembre a tutti!

Wednesday, November 09, 2005

NOTTI BIANCHE


A rieccoci e’ arrivata la corazzata Potemkim! Seguita dal Barone Rosso che fa le sue evoluzioni acrobatiche!
Le notti tra il martedì sera e il mercoledì mattina sono notti “speciali”.
Sono le notti dedicate alla pulizia perciò spazzini a bordo di alcuni pezzi presi in prestito dal museo dell’automobile vengono sguinzagliati per tutta la città.
L’inizio dei lavori coincide con la fase REM e ti accompagna attraverso le varie fasi del sonno semplicemente tenendoti sveglio.
Il primo camion arriva distinguendosi per l’inconfondibile rumore di un Dragstore e raccoglie sacchi con materiale da riciclo non identificato. Durante la fase di triturazione, il rumore e’ simile a quello di un macchinario per il taglio di piastre in acciaio inossidabile con tanto di stridori, cigolii, bloccaggio del compressore per surriscaldamento. Quando finalmente l’agonia della frantumazione e’ finita il camion, un vero gioiello dell’ingenieria automobilistica, e’ pronto a ripartire con lo scatto di un locomotore a carbone e la discrezione di uno shuttle che scalda i motori.
Il clue e’ verso le 3,30 del mattino quando arriva il carro dei profughi Curdi per il prelievo di materiale organico. Due simpatici ometti in divisa scendono e si dirigono verso i cassonetti. Una volta raggiunti, li spingono fino al retro del relitto inventandosi ogni volta un modo diverso per vivacizzare la fase di sonno profondo dell’intero vicinato.
Talvolta, poiché non sono di fretta e l’inquinamento acustico che produce il loro camion e’ simile a quello di una motosega, si soffermano in mezzo alla strada a discutere sulle leggi di Newton, come il moto delle comete, le eclissi, le perturbazioni nel moto dei pianeti, la caduta dei corpi, il funzionamento del pendolo, la balistica e molti altre ancora per il semplice fatto che la cultura va alimentata.
Da questo momento in poi il susseguirsi di mezzi corazzati del reparto “operatori ecologici" e’ quasi continuo fino le ore 9.00 del mattino quando, con evidenti segni di stress e nervosismo, te ne vai finalmente a dormire.

Tuesday, November 08, 2005

COSE IMPORTANTI NELLA VITA


Da un po’ di tempo si vedono in giro i cartelloni pubblicitari di tale Drugstore, azienda che vende prodotti online. Scopriamo grazie a questa eloquente campagna pubblicitaria cos’e’ veramente importante nella vita.
1) LA CARTA IGIENICA, dopo la “caduta” in disuso delle foglie di fico, si e’ resa necessaria
2) I PROFILATTICI TROJANS, già il nome e’ tutto un programma
3) IL TYLENOL, eh, a volte dopo aver usato i profilattici TrojanS sulla via del rientro a casa pensando a moglie e figli si può essere assaliti da un leggero mal di testa
4) LE VITAMINE, fondamentali per affrontare il logorio della vita moderna e poter usare i profilattici Trojans
5) LA MASCHERA PER IL VISO, sicuramente e’ un pezzo immancabile nella quotidianità di ogni essere umano
6) il DENTIFRICIO CREST e il SAPONE ZEST, un’accoppiata veramente vincente, parenti di Luisa e MastroLindo
7) LA SPAZZOLA PER CAPELLI con aculei in acciaio, utilizzabile al massimo per pettinare il Bobtail
9) IL PROFUMO, visto il prezzo, se usate l’acquaragia o la trementina e’ la stessa cosa

Monday, November 07, 2005

LA LUNA E $70.000 DOLLARI


Succede anche questo nel paese dei balocchi!
Un simpatico giovanotto, di professione immigrante illegale, ha individuato, nel proprietario di un negozio di alimentari di Coon Rapids (Minnesota), un SuperPollo da spennare e ha messo in atto il suo piano geniale degno del gatto e la volpe Collodiani.
Con vera maestria e’ riuscito a far credere allo sprovveduto che era in possesso di una pozione magica, da lui inventata, in grado di tramutare pezzi di carta in autentici bigliettoni verdi. Presentatosi nel negozio del babbeo in tenuta da piccolo chimico con tanto di mascherina e guanti da chirurgo, il maestro della truffa si e’ esibito in una dimostrazione gratuita degna del grande Udini’. Dopo aver spruzzato un pezzo di carta bianca con la sua miscela magica, il mago della truffa ha fatto comparire davanti agli occhi dello stolto un biglietto da venti dollari, guadagnandosi immediatamente la sua fiducia. Abbagliato dal colore dei soldi e gongolante all’idea di facili guadagni, il citrullo si e’ infilato nel retrobottega e ha racimolato $ 70.000 dollari in pezzi da $100, richiedendo al truffaldino di raddoppiarli. Messosi subito all’opera, l’alchimista ha infilato nel mucchio di dollari pezzi di carta bianca e ha spruzzato il mucchio con il fluido prodigioso avvolgendolo, poi, nella carta stagnola e assicurandosi che l’ottuso droghiere lasciasse agire il fluido per tre ore prima di aprire il pacco e godersi l’agognata fortuna.
Ahimé, una volta aperto, la magra scoperta: proprio un bel pacco! Come in seguito ha spiegato alla Polizia l’abbindolato: -Il sacco era pieno di cartacce e dei soldi non c’era traccia.-
Purtroppo l’autore di questo “colpo gobbo” e’ stato individuato quasi subito e smascherato.

Sunday, November 06, 2005

IL CHIOSCO MALEDETTO


All’imboccatura di molte stazioni della metropolitana indovinate cosa c’e’? Il chiosco delle grigliate! Meeting point per la diffusione di virus e patogenie varie dalla divulgazione rapida e sicura.
Mentre Bush si e’ dato un gran da fare nel far produrre alle case farmaceutiche vaccini contro un’eventuale pandemia di aviaria, questi “untori moderni” hanno un gran bel giro d’affari legato al commercio di polli alla brace.
L’”Urban Chef” e’ un tipo casual col pantalone sgualcito e la camicia sdrucita, immancabile cappellino da baseball e l’abilita’ culinaria di un tapiro
Su di una griglia un tantino stantia, per darvi un’idea pensate al vano motore di un furgone polacco del ‘75 che ha percorso il tratto Varsavia-Palermo che paragonato alla citata griglia appare quasi immacolato come una sala operatoria pronta all’uso, l’Urban Chef cucina pennuti di provenienza sconosciuta. La carne ad una prima occhiata sommaria appare carbonizzata, così da tranquillizzare anche i soggetti più scettici, ma all’interno risulta avere l’inconfondibile colore rosato del pollo a cui hanno appena tirato il collo.
Naturalmente, bando a qualunque norma igienica, la piastra ospita anche altre pietanze doc: verdure, salsicce, hot dog ci manca che ci arrostisca un paio di cefali e abbiamo un menù completo per tutti i gusti e tutti i palati.
Il fatto e’ che il chiosco “dell’arrostino”: gode di una certa fama e tradizione. E’ meta di gite domenicali e visto come un comodo fast food per tutti quelli che sono di fretta, per quelli che non amano cucinare ma vogliono un’alimentazione sana ed equilibrata e per tutti quelli che passano la notte sulla tazza del water e si chiedono il perché!

Friday, November 04, 2005

CHI TI RICORDA?

















1) E.T. al Carnevale di Venezia in costume da umanoide
2) Nessie, il mostro di Lochness in vacanza a Rosolina Mare
3) L’uomo di Cro-magnon dopo un ritocco con Photoshop
4) Tersite dopo l’assemblea degli Achei
5) L’incrocio tra Amanda Lear e un hobbit
6) Nicoletta Paciaroni senza la parrucca

Thursday, November 03, 2005

SANTI

Oggi si festeggia S.Acendino martire, un raro caso di combustione umana spontanea.

Wednesday, November 02, 2005

IL RITORNO DELL'ASSENZIO

















Dopo la completa reintegrazione grazie al rilancio mediatico avvenuto nel 1998 a Londra nel London Grouche Club e un passato da legenda, la “fata verde” fa’ ancora parlare di sé. Ma andiamo per gradi.
L’assenzio viene distillato per la prima volta in Svizzera nel 1792 classificato come elisir medicinale per favorire la digestione stimolando lo stomaco e il fegato. Preparato con numerose erbe tra cui finocchio, anice e artemisia absinthium e’ ricco in clorofilla a cui deve l’intensa colorazione verde.
Nel diciannovesimo secolo questo amarone viene adottato più per curare le pene dell’anima che il mal di stomaco e diventa la bibita ufficiale degli artisti bohemiens, in perenne crisi esistenziale come del resto il 90% dei giovani tra i 14 e i 30 anni dal paleolitico a oggi. Naturalmente come per tutti gli alcolici, l’uso smodato può creare dipendenza e alterare lo stato psichico-mentale (che negli artisti dell’epoca era già in precario equilibrio) del soggetto che ne abusa portandolo ad avere comportamenti non proprio civili fino ad attività masochistiche tipo taglio di orecchie (vedi Van Gogh) e sadiche tipo omicidio, come nel caso del contadino svizzero Jean Lanfray che ha freddato a luparate la moglie in cinta e due figliolette, supportato oltre che da due bicchieri di assenzio da una lunga lista di inebrianti liquidi sorseggiati durante la giornata: crema di menta, cognac, due litri di vino e brandy. Considerato che il giorno di Halloween un anziano signore ha preso a fucilate due ragazzini colpevoli di aver suonato il suo campanello ed esordito con: “scherzetto o dolcetto?” non c’e da meravigliarsi se Jean Lanfray stanco dopo una dura giornata di lavoro al bar rientrando a casa e non trovando la cena pronta abbia avuto una reazione un tantino esagerata.
Così, gia penalizzato da affermazioni del tipo: “la fata verde e’ la peggiore delle streghe”, fatta da Paul Verlaine nelle Confessioni del 1895 o “In realtà è un errore invaghirsi dell’assenzio. Io stamattina mi sono svegliato con i nervi a fior di pelle e un alito pestilenziale. Capisco che l’assenzio aumenta l’acidità. È estremamente nocivo per la pelle. Non ho mai avuto un aspetto così vizioso come questa mattina” in una lettera ad un amico scritta da Ernest Dowson e grazie alla lucidità del contadino Jean Lanfray, “la minaccia verde” viene messa al bando e dichiarata illegale in tutta l’Europa occidentale tranne la Spagna.
Nel 1988 l’allegra brigata degli addetti della Comunità Europea in materia di alimenti sta lavorando alacremente ai regolamenti da emanare e, complice il fatto che l’assenzio e’ sparito da quasi un secolo e finito nel dimenticatoio e che con tutte quelle lingue chi si capisce e’ bravo, si dimentica di citare quello che fu il più controverso degli alcolici. Se vige il detto: “fatta la legge, trovato l’inganno” figuriamoci se la legge non c’e’! I produttori di alcolici, in perenne carenza di idee, si lanciano subito nella produzione forsennata di bottiglie del colore dell’incredibile Hulk contenenti un liquido che al gusto ricorda un miscuglio tra l’Antoral e il Tantum verde. La pozione magica ricomincia ad essere presa in considerazione grazie alla sua becera reputazione e l’immediata associazione a qualcosa di trasgressivo.
Oggi, però, c’e’ chi ha intenzione di riscattare la reputazione contaminata dai ciarlatani della produzione di massa. Tom Breaux, il piccolo chimico di New Orleans, dopo anni di ricerca e sperimentazione ha trovato l’antica formula dell’assenzio e tra un uragano e l’altro ha stretto una partnership con una distilleria di Saumur, in Francia. Con il nome di Nouvelle-Orleans ha creato il “suo” assenzio che riproduce esattamente quello originale. Non c’e’ pace per i miti.

Tuesday, November 01, 2005

A SPASSO COL CANE


Faccio subito una premessa perché non voglio ritrovarmi addosso l’EMPA, l’OIPA, la PSA, i Verdi, quelli di Greenpeace, l’FBI e la CIA:
ADORO GLI ANIMALI!
E vorrei avere un bel Samoiedo, se avessi un giardino dove farlo scorazzare.
Il problema e’ che molto spesso, gli animali, pur essendo domestici e addomesticati non hanno gli stessi usi e costumi degli esseri umani. Fino a qui niente di strano ma e’ l’uomo che e’ bizzarro!
Cani e gatti sono stati forniti da Madre Natura di pelliccia (cosa che fa nascere l’invidia in più di un soggetto umano di sesso femminile!) se ne deduce che siano abbastanza equipaggiati per sopravvivere anche durante l’inverno e comunque protetti in caso di pioggia. Allora perché addobbarli con finte pelliccette di peluche, cappottini con la zip, e ridicoli cappellini per la pioggia?Ma hanno scambiato il cane per il Cicciobello eschimese con la sua muta di abitini per spedizioni al polo Nord?
E che dire del gatto al guinzaglio? Non stride un po’ il concetto di felino e predatore con l’immagine del cappio al collo?
Ma passiamo al tema più grottesco, cioè quello del possessore del cane d’appartamento.
Quello che, più volte al giorno, se ne va in giro con sacchettini di plastica e paletta pronto a raccogliere il magma caldo prodotto dal suo cucciolo. Una volta recuperata la produzione intestinale del fidato amico, il possessore di cane d’appartamento passeggia con il sacchetto pieno di escrementi in mano fintanto che non trova un cestino dei rifiuti. La storia continua fino a che il caro fido non libera completamente l’intestino dai residui di Pal.
Tutto ciò avviene anche in fasce orarie e stagioni non molto piacevoli. E’ facile incrociare, infatti, verso le undici di sera, schiere di padroncini in pantofole con l’occhio da triglia, che fino a due secondi prima se ne stavano a sonnecchiare sul divano e si ritrovano in strada trascinati da una furia con il morbo di Montezuma alla disperata ricerca di un cespuglio dove poter defecare.
Il massimo del masochismo viene raggiunto nelle serate invernali newyorkese, seratine a -30 gradi che farebbero rabbrividire anche il lupo della Siberia e LUI il possessore del cane d’appartamento deve uscire pressato dall’amico peloso che minaccia di farla sul tappeto persiano da 100.000 dollari. Queste sono avventure! Altro che la Parigi-Dakar!
Durante il giorno invece, soprattutto nell’Upper East Side (zona per riccastri), e’ possibile assistere alla fantasmagoria dei “passeggiatori di cani”, dei poveracci trascinati come slitte da una muta di cani delle specie più assortite che sbraitano e strattonano il passeggiatore come un giunco. Che vita da cani!