tag:blogger.com,1999:blog-151963722024-03-19T00:42:51.700-04:00Diario semi-serio di una ex Manager ritiratasi a NYUna pungente satira di costume sulla "S"cadente societa' Americana!Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.comBlogger315125tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-22689051737598808202007-07-17T23:50:00.001-04:002008-12-08T22:24:14.647-05:00L'ARTE DELLA CRAVATTA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizA7X1sLZJiDpTGIyPvgqRJ_kVRrKugpiZW9RRf62vU3XYwdGDH7Hyhfo_ya601UHkNT5oq4Z48OFl89tPzNXmz7FT59dyCnT89QP1J9trzAl1tx6kjogbs0Q7FKcp8h8ii5ec/s1600-h/Ties+show3.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizA7X1sLZJiDpTGIyPvgqRJ_kVRrKugpiZW9RRf62vU3XYwdGDH7Hyhfo_ya601UHkNT5oq4Z48OFl89tPzNXmz7FT59dyCnT89QP1J9trzAl1tx6kjogbs0Q7FKcp8h8ii5ec/s320/Ties+show3.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5088379802325972386" /></a><br />Dunque, giro l’angolo e sono in Cornelia street, viuzza tranquilla del Village. Ristorantini, qualche personaggio il cui gusto in fatto di vestire lascia qualche buco nero di perplessita’. Del tipo che la tizia che ho incrociato, non ho ben capito se era scappata da un circo o da un manicomio ma girava con un paio di scarpette con i lacci bianche a pois rossi, i calzerotti di Pippi calzelunghe, la t-shirt di Totti da supercoppa superbamente portata sotto il bolerino del torero Camomillo e la capigliatura delle erinni quando si alzano di cattivo umore. Sorvolando sullo spiacevole episodio, vi racconto dell’art-show a sorpresa. <br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRC7s5fOG-CsyYSVu9KzcNJE3txTzmsNwiqRHpUfee29lsA5_GElA6seF1__QpeScuh-s6a7g-2_8HqDOWO9naSG3BNCX57m9HI_lohTWH-u8LJKzc5JsbX7NjUlcd7uo0o6Io/s1600-h/Ties+show2.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRC7s5fOG-CsyYSVu9KzcNJE3txTzmsNwiqRHpUfee29lsA5_GElA6seF1__QpeScuh-s6a7g-2_8HqDOWO9naSG3BNCX57m9HI_lohTWH-u8LJKzc5JsbX7NjUlcd7uo0o6Io/s320/Ties+show2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5088379621937345938" /></a><br />Lasciatami alle spalle l’icona dell’eleganza, mi trovo a sbattere il naso contro delle cravatte giganti, che penzolano dalla serranda di un locale chiuso. Sapevo che <a href=http://www.agi.it/estero/notizie/200707121801-est-rt11119-art.html>l’uomo più alto del mondo</a> e, colgo l’occasione per suggerire all’organizzazione del guiness dei primati di eleggerlo a pieni voti anche come il più brutto del mondo, si era appena sposato ma non avevo avuto notizia del suo sbarco a New York. Un individuo in camicia da profugo e bermuda si affaccenda su di una scaletta e continua ad appendere i cravattoni. Lo avvicino:<br />- Scusi, ma lei non ce l’ha un armadio in casa?<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYQuOkBWUf6yqaOOqpREO_QRjCE9yCROEavfRTD_IdKhRsZszDK6JQ_HpWIJx5c9_x2LvzdvR-pHBgVF5VKEhaTgMHa116MYHDlND-x0F6eUM4f4Zwtqtx2trZnCFn0oLw-Tb3/s1600-h/Ties+show1.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYQuOkBWUf6yqaOOqpREO_QRjCE9yCROEavfRTD_IdKhRsZszDK6JQ_HpWIJx5c9_x2LvzdvR-pHBgVF5VKEhaTgMHa116MYHDlND-x0F6eUM4f4Zwtqtx2trZnCFn0oLw-Tb3/s320/Ties+show1.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5088379471613490562" /></a><br />L’uomo mi spiega che si tratta di un’ esposizione. Le cravatte sono le sue opere e sono pure in vendita: prezzo medio tra $ 1200 e $ 1500.<br />- Ah, ecco mi sembrava si trattasse di arte.<br />- Surrealismo – ribatte lui<br />Intanto lui, l’artista si muove come un furetto e monta la sua “personale”. Cravatte fatte di materiale riciclato, di jeans, di tessuto per tappezzeria, di sacchi di iuta e poi dipinte o decorate con oggetti suggeriti dal delirio.<br />Mentre mi racconta, dall’alto della sua scaletta, i retroscena di ogni singolo pezzo, io ho in mente un'unica domanda: <br />- ma tu, da che estetista vai? <br />Vi giuro che io due gambe depilate alla perfezione come quelle non le avevo mai viste, lisce come il ghiaccio, come un foulard di seta…una cosa che mi ha fatto morire dall’invidia poiché, a me, manco se passate su una fiaccola accesa, vengono due gambe così.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com49tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-26804044956977410432007-07-15T20:06:00.000-04:002008-12-08T22:24:14.808-05:00HO FATTO SPLASH<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXuvnYn5dKfQT70Fm7jJK0-zPlfNKM36ZHeDuV1fIfaMOWYYth-POZ3ElChemtemIBZhGTgEt6pOQdUHBPFPw3KXSOzmRCWtTwQDsPUKdtu54fwlqWiuRjrEqlhkQKKVCU6YVi/s1600-h/images.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXuvnYn5dKfQT70Fm7jJK0-zPlfNKM36ZHeDuV1fIfaMOWYYth-POZ3ElChemtemIBZhGTgEt6pOQdUHBPFPw3KXSOzmRCWtTwQDsPUKdtu54fwlqWiuRjrEqlhkQKKVCU6YVi/s320/images.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5087579662803629426" /></a><br />E’ estate. Fa caldo. Un immane desiderio di fresco prende il sopravvento. Che fare? Naturalmente, un salto in piscina. Le piscine comunali della città di New York offrono molto di più che semplice refrigerio. Le acque riservano una pletora di germi veramente difficili da debellare. Sciami di virus circolano liberamente in attesa dell’attacco finale, i batteri galleggiano a pelo d’acqua e si fanno la tintarella, funghi e dermatosi attecchiranno perfettamente alla vostra pelle. Nei giorni più fortunati si può incrociare anche la mononucleosi che va a farsi un giro sul materassino e molto, molto di più. Immergersi nelle fresche acque, rese sulfuree da un’epidemia di flatulenze, e’ un vero piacere.<br />Potrete anche scoprire malattie rarissime di cui nessuno era a conoscenza e partecipare al grande spettacolo della dieta americana: valanghe di cellulite, smagliature a tela di ragno, falde adipose a cascata libera, addomi collassati, ritenzione idrica dall’effetto “pesce palla”, depigmentazione totale o parziale e una sfilata di allegorici doppi menti. Chi volesse passare una giornata davvero speciale, non esiti a contattarmi per ulteriori informazioni. <br />E’ consigliabile utilizzare la piscina nei giorni più caldi dell’anno, quando la fetta della popolazione alla soglia della povertà vi si reca per rinfrescarsi in mancanza di un condizionatore e un vano doccia.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-57676426206992920072007-07-12T08:35:00.000-04:002008-12-08T22:24:15.453-05:00IL MIO GRASSO MATRIMONIO RUSSO-EBRAICO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyK0MOzh_jFNp1v-TVtyVrqwBN_N9fYVa1JiQP74-4xXf9a4cqT2IhkIJoTDFvE3CNsZfJBbljU_1WqdaxFr5bLIgAG-F9wabSg7WhLz0HA6Z5Xu5utSc9nHXYu_bKy1ajvb-Y/s1600-h/DSC00203.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyK0MOzh_jFNp1v-TVtyVrqwBN_N9fYVa1JiQP74-4xXf9a4cqT2IhkIJoTDFvE3CNsZfJBbljU_1WqdaxFr5bLIgAG-F9wabSg7WhLz0HA6Z5Xu5utSc9nHXYu_bKy1ajvb-Y/s320/DSC00203.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5086289166865102178" /></a><br />Che dire? L’incostanza ha preso il sopravvento. Non me ne vogliate. Sono entrata nella fase dell’astrazione. Lasciate, comunque, che in questo stadio di vuoto improduttivo vi racconti del mio grasso, spassoso e alcolico matrimonio ebreo-russo.<br />Lo scorso week-end sono andata a <b>Philadelphia</b>. La città? No, niente di speciale, piuttosto noiosa ma l’evento che mi ci ha portato e’ stato il matrimonio di un amico. <br />Ecco, tanto per cominciare vi racconto dell’hotel che ho prenotato perché segnalato nelle partecipazioni di matrimonio.<br />Una volta entrata nella stanza assegnatami, sono stata piacevolmente sorpresa dalla <i>“bufera infernal, che mai non resta”</i>, prodotta da un potentissimo condizionatore per ambienti industriali installato nella stanzetta dei sette nani. Mi aspettavo di trovare <i>Minosse</i> seduto sul water, invece ho trovato del filo interdentale usato sul lavandino e i peli di un levriero afgano. Decido, quindi, di spegnere il tifone e fare una pennichella prima di affrontare il tour de force dello sposalizio. Non appena sollevo il copriletto, mi si presentano alla vista delle sospette chiazze marroni che ricoprono i cuscini e le federe, come se qualcuno si fosse divertito a defecarci sopra prima di lasciare l’alloggio.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ0za3kUjkXNchqaNDXtDmcm6Ei_dj0m3ff7m2iq8EQNFYA02LYPLcoJ1mZamrtUlxiUoO14fvfKNCiprwvYDEejcW8LK5CPZHwBoWmG6oHHEkoQZZtsu-ERk3dxflPq3wdmpH/s1600-h/DSC00201.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ0za3kUjkXNchqaNDXtDmcm6Ei_dj0m3ff7m2iq8EQNFYA02LYPLcoJ1mZamrtUlxiUoO14fvfKNCiprwvYDEejcW8LK5CPZHwBoWmG6oHHEkoQZZtsu-ERk3dxflPq3wdmpH/s320/DSC00201.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5086288990771443010" /></a><br />Entusiasta dell’inizio esilarante, mi appresto a cercare la cameriera ai piani. Dopo aver ispezionato anche gli sgabuzzini, incrocio una coppia di indiani di età avanzata, quasi in stato di decomposizione, che spingono un carrello colmo di asciugamani lerci. Li avvicino con un sorriso e gli spiego l’accaduto. I due sciamani continuano a sorridere mostrandomi file di denti con i colori dell’autunno e capisco che parlano solo l’urdu e penso che la comunicazione verbale sia praticamente impossibile. Li accompagno, quindi, nella mia stanza e illustro lo scempio. Capiscono. Prostrandosi e elargendo espressioni tratte dalla commedia dell’arte, si avviano al recupero di materiale degno del prezzo della camera.<br />Non c’e’ più tempo per ponare.E’ tempo di rendersi decenti e affrettarsi verso la sede del grande evento. Il tutto si svolgerà al ristorante, cerimonia compresa così, se mi viene fame – penso – afferro un tramezzino dal buffet e lo ingurgito senza farmi notare.<br />All’arrivo, agli uomini sbattono sulla testa la <i>kippa’</i> in pelle di renna artica. Le donne sono addobbate come se dovessero andare al <i>Gala’ della Croce Rossa monegasca</i>: abiti lunghi e luccicanti, solidificati da strati di paillettes, perle, zirconi e oggetti contundenti e acconciature alla Maria Antonietta, quando aveva ancora la testa sul collo. <br />La tenda con l’altare e’ stata sistemata proprio accanto al tavolo dei dolci vicino ad un cabare’ di cannoli siciliani e bomboloni alla panna.<br />Arriva il rabbino, naso adunco e gli occhi ravvicinati da primate. Inizia a cantare, emettendo note in cirillico sulle tonalità di <b>Bocelli.</b><br />Entrano le damigelle d’onore, allestite per l’occasione come infante alla corte di Isabella di Spagna, e cospargono il tappeto rosso di petali di rosa. Arrivano i testimoni e poi lo sposo con il frack grigio accompagnato dai genitori in evidente stato di commozione emotiva, poi la sposa: abito bianco a baldacchino, con guanti ascellari e il velo della Madonna di Loreto. <br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoq51JQAewfCwGiMdfA4-PFP5NAi_c66_6fkZwpIeg2Wh0_DpO5gXb0Vu6lNaUfab2h4MacPMPMvg_GplViXTJCen6V2bRoxg1vd4uL6UBKEHVguZd0RymNMWWxexkO3xq8cnE/s1600-h/DSC00224.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoq51JQAewfCwGiMdfA4-PFP5NAi_c66_6fkZwpIeg2Wh0_DpO5gXb0Vu6lNaUfab2h4MacPMPMvg_GplViXTJCen6V2bRoxg1vd4uL6UBKEHVguZd0RymNMWWxexkO3xq8cnE/s320/DSC00224.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5086288995066410322" /></a><br />A metà strada verso l’altare, la mamma alza il velo e sussurra poche parole:<br />- <i>scappa! Ho già chiamato il taxi.</i><br />Per ricreare l’effetto Siberia, tanto cara alla popolazione russa, al posto dell’aria condizionata sono stati usati i cannoni per la neve artificiale, cosicché il solo aprire la porta delle cucine sviluppa un gradevole blizzard che rinfresca l’aria. Per un momento ho la sensazione che tutti i liquidi del mio corpo si siano congelati. Mi faccio un bellini. <br />La band, sistemata su di un palchetto alla destra dell’altare, scenograficamente allestito con cielo stellato nella notte di San Lorenzo, accompagna le evoluzioni canore del rabbino che canta a squarciagola. <br />Gli sposi si scambiano gli anelli e i voti. Alle incaute dame che non hanno usato il rimmel waterproof, scendono rivoli neri.<br />Tutti cantano e si preparano alla grande abbuffata.<br />Le tavole, sontuose e opulente, sono già imbandite con venticinque antipasti. Un tipo, che assomiglia tanto a <i>Denny DeVito</i> in sovrappeso e ha una chierica ad emulo di quella di <i>San Francesco d’Assisi</i>, siede al mio tavolo e pasteggia con una bottiglia di cognac e una di <b>Chateau Lalande-Borie</b>, alternando le sorsate da un bicchiere all’altro. Dopo un po’ di questo altalenare, assume la colorazione di un tedesco dopo una giornata al mare. Man mano che avanzano le portate, si alza il volume della musica. Il cantante, che sembra un sopravissuto al disastro di Chernobyl, ci diletta con alcune canzoni popolari russe e brani di <i>Charles Aznavour</i>. Dopo due ore di portate continue, con orrore mi accorgo che siamo fermi agli antipasti. Il fegato sta urlando: pietà! e mi chiede l’amaro Giuliani. Una vecchia arpionata ad un tripiede si scatena in pista e falcia uno dei camerieri.<br />Arrivano i Pel’meni e il DeVito russo brinda con una nuova bottiglia di cognac. Nasdrovia! Nonostante abbia uno dei cannoni ad aria gelata puntato sulla schiena, e’ sudato come un cavallo. Ormai la musica ha preso il sopravvento e affatica la comunicazione. Il sopravissuto a Chernobyl smette il microfono e piazza un nastro pre-registrato. I bassi mi stanno prendendo a pugni lo stomaco con la forza di un martello pneumatico. Una massiccia cacofonia ci assedia quando, come una sciabolata, mi arrivano all’orecchio le note di <i>“Sono un italiano”</i> <b>di Toto Cutugno</b>. A questo punto mi fermo e vi dico che la faccenda si e’ fatta incresciosa quando, in seguito, e’ partita anche <i>“Ti amo”</i> di <b>Umberto Tozzi</b>.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-43345871750461896662007-07-01T23:27:00.000-04:002008-12-08T22:24:16.255-05:00iPHONE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBe5ns7VGk5XOrjBFTtVJ8qk4Mp_fdfJ1D83dgcCw0uOFOnpIuAgLDxPj326fqvYc9UxzMg3HhAF_mkzLE1ssZaGvJ-OSiuY8SbCI_WwDqf0cFcMsuI2bBq8Tf2qy9WIOBSi1x/s1600-h/iPhone+5.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBe5ns7VGk5XOrjBFTtVJ8qk4Mp_fdfJ1D83dgcCw0uOFOnpIuAgLDxPj326fqvYc9UxzMg3HhAF_mkzLE1ssZaGvJ-OSiuY8SbCI_WwDqf0cFcMsuI2bBq8Tf2qy9WIOBSi1x/s320/iPhone+5.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5082437010717230114" /></a><br />Eccomi a voi con alcune strazianti foto scattate il giorno dell’iDay, mentre si procedeva al conto alla rovescia in attesa della messa in vendita del tanto chiacchierato iPhone. Sono le 9.00 del mattino. Davanti il punto vendita Apple sulla 5° c’e’ un fermento da serata degli Oscar. I fan del marchio con la mela bivaccano da giorni dietro alle barricate, sistemate tutt’intorno in attesa dell’ora X. Siamo al vero e proprio stato d’assedio.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBXB1g6UScOldqJo81gAaD5_3N9asIYrSKbQTqkzFJ542IGtRKeMohepyntFJ8UgOR_h0Ww13nlKcG0YU-qd0klkQe5KhACGIBS8Sn2OSkuK_eNhQYmzme6ca9P9LtkngvpUrZ/s1600-h/iPhone+4.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBXB1g6UScOldqJo81gAaD5_3N9asIYrSKbQTqkzFJ542IGtRKeMohepyntFJ8UgOR_h0Ww13nlKcG0YU-qd0klkQe5KhACGIBS8Sn2OSkuK_eNhQYmzme6ca9P9LtkngvpUrZ/s320/iPhone+4.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5082436877573243922" /></a><br />C’e’ chi ha piantato la tenda di Winnie The Pooh sul marciapiede ed e’ pronto a lanciarsi all’attacco, chi per comodità si e’ portato un bel materasso a due piazze, che poi se ci scappa una sveltina con qualche sventolona in coda, non e’ neanche tempo perso.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDvQ3unQ1Iy650WamEaDi1AHWMc0ysW_maiUozFhgHfXfKMXSxPHRETobovXukSvAKSpjx-7716vp0iDL6l8ga7xtwCnqD0sCU0ICIEoobZJjJAsH9NipFBHUI0exDxutk4Ktj/s1600-h/iPhone+3.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDvQ3unQ1Iy650WamEaDi1AHWMc0ysW_maiUozFhgHfXfKMXSxPHRETobovXukSvAKSpjx-7716vp0iDL6l8ga7xtwCnqD0sCU0ICIEoobZJjJAsH9NipFBHUI0exDxutk4Ktj/s320/iPhone+3.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5082436757314159618" /></a><br />Per il repentino abbassamento della temperatura, gli arditi conquistatori delle prime posizioni sono tutti infagottati in coperte di pile e cerate e attendono con pazienza di fare l’acquisto agognato. Una svaporona, con un prendisole turchese e i capelli ossidati dai tubi di scarico delle vetture che circolano 24 su 24, ammazza il tempo facendo bolle di sapone dopo aver esaurito le sue capacità intellettive nella lettura di Life Style, altri soggetti con le occhiaie di Nosferatu si dedicano ad attività artistiche, come la pittura sulla carta oleata riciclata dall’imballo dei panini e meditative nella posizione del ciabattino indiano.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPUNWJq6li7pWWQeZaXc7ZeZ-X5rYmIYlBxjGEpP7ai1TjbRMaQvvrw8nSFofZtpJz5tBq5NdMvaSy_vAE6iMMW8a86diJe6S9JiI-hUUc5dqbjWtW3htLwPORE5a80zqgK0mK/s1600-h/iPhone+2.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPUNWJq6li7pWWQeZaXc7ZeZ-X5rYmIYlBxjGEpP7ai1TjbRMaQvvrw8nSFofZtpJz5tBq5NdMvaSy_vAE6iMMW8a86diJe6S9JiI-hUUc5dqbjWtW3htLwPORE5a80zqgK0mK/s320/iPhone+2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5082436628465140722" /></a><br />Flash, Zoomate, cineprese, i media sono già all’opera. Speaker laccatissimi in giacca e cravatta, ricoperti da strati di terra di siena e capelli gelatinosi, si lanciano nelle interviste più spietate.<br />- Come ti chiami?<br />- Da quanti giorni sei qui?<br />Nancyyyyyyy! Levami sto lucido dalla fronte, ue’, che mia mamma mi sta guardando.<br /><br />La fila si snoda attorno all’isolato tra la 58° e la 59° e si allunga di minuto in minuto.<br />I turisti scattano foto, le guardie giurate si annoiano. Steve Jobs si sente molto vicino a Dio.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3HwMzfZLEfOHQ10bJSZTv5_DyVFL0wzNmqoyAtuOroYr2oJz6AYrytZJsaNXQdJcSdcA_F46BIPE7oUXDQrZTyh4ULoSPsprwIjCaWsWye8wc9d3XuVgiYM0ZsJVykZ9tspJZ/s1600-h/iPhone+1.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3HwMzfZLEfOHQ10bJSZTv5_DyVFL0wzNmqoyAtuOroYr2oJz6AYrytZJsaNXQdJcSdcA_F46BIPE7oUXDQrZTyh4ULoSPsprwIjCaWsWye8wc9d3XuVgiYM0ZsJVykZ9tspJZ/s320/iPhone+1.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5082436508206056418" /></a><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com21tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-29674946406730653852007-06-29T07:09:00.000-04:002007-06-29T07:13:56.398-04:00PROFETI MEDIALIQualche tempo fa’, non mi ricordo esattamente quando, visto il bradipismo del quale sono affetta, l’amico <a href=http://felson.splinder.com/>Felson</a>, mi dava una dritta bestiale segnalando una mostra alquanto singolare di tale <a href=http://www.chrisjordan.com/>Chris Jordan</a> che, vista la mia ignoranza galattica, riconosciuta a livello internazionale, non avevo mai sentito nominare ma, dopo aver surfato per un po’ sul suo sito, mi e’ sembrato un personaggio interessante, con un sacco di idee brillanti, insomma un tizio dal potenziale creativo degno di nota. Ieri, o forse era l’altro ieri? Bo! Chissà se riuscirò mai a riattivare le sinapsi, beh insomma sono andata a vedere l’esposizione alla Von Lintel Gallery dall’emblematico titolo: <a href=http://www.chrisjordan.com/current_set2.php?id=?view=XXX_09NNN/>“Running the numbers”</a>, un assaggio del consumo di massa e degli sprechi della società americana. Prima di commentare, lasciate che vi dia un’idea dell’ubicazione topografica del luogo. Ci troviamo a Chelsea, nella parte estrema, quella affacciata sull’Hudson River. La zona da qualche anno brulica di gallerie d’arte e boutique ma e’ ancora, se così si può dire, in “trasformazione”, nel senso che accanto ad un “Concept store” ci si può trovare ad ammirare un magazzino impreziosito da scoli di elementi sconosciuti e ondate di effluvi brutali e aggressivi, dove alcuni gentlemen, che non perdono occasione per dimostrare che hanno tutti studiato a Cambridge, si affaccendano in attività delicatissime che richiedono concentrazione e precisione, come spostare un carrello o buttar via le immondizie, per poi accovacciasi sul bordo del marciapiede per la pausa pranzo a divorare panini. La galleria si trova al secondo piano di un palazzetto di mattoni rossi ed e’composta da tre stanze. L’accoglienza e’ decisamente calorosa e zelante: ognuno e’immerso nella propria lettura e non vedono l’ora che sloggi levando il disturbo.<br />Ma veniamo alle opere. Ecco devo dire che l’effetto non e’ quello sperato. Quando si entra, grazie anche alla totale assenza di spiegazioni o titoli al lato di ogni gigantografia, non si sortisce nessun effetto se non chiedersi il perché della visita. Finché non si mette il naso sulla foto, non si intuisce nemmeno il soggetto dell’opera. Fra l’altro, non so, ma mi e’ sembrato che la selezione delle foto fosse tra le peggiori, rispetto a quelle disponibili che si possono ammirare su internet. Per esempio, nella prima sala si trovano “Prison Uniform”, “Jet trails” e “Plastic bottles” che visti così da profani svaniscono in macchie di colore. La stessa sensazione si ha con “Cell Phones”, “Handguns” e “Paper bags”. Nella terza sala …nature morte. Un gruppo di pesci con l’occhio vitreo, probabilmente infarinati e fritti subito dopo lo scatto, di autore sconosciuto. Forse lo stesso Jordan in un momento romantico o chissà….<br />Ho trovato l’organizzazione abbastanza scadente e carente e ben lontana dal creare l’impatto visivo che si ottiene online.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-26316358161816659172007-06-26T23:07:00.001-04:002008-12-08T22:24:16.383-05:00NOMINATIONS<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcZlN8qDLukBKzNTcAMQvH211DqU-Zu6uy0RGePFvoL49T2PK_LcYrM-id7AZNxBAghtEM6Fw4VQINEAP_Y2QMjS0rTmlV1ed4AoH7gGbe_EpBH94FArv0YYtcaD0WTAwX0Wf2/s1600-h/rgb.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcZlN8qDLukBKzNTcAMQvH211DqU-Zu6uy0RGePFvoL49T2PK_LcYrM-id7AZNxBAghtEM6Fw4VQINEAP_Y2QMjS0rTmlV1ed4AoH7gGbe_EpBH94FArv0YYtcaD0WTAwX0Wf2/s320/rgb.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5080575936963363794" /></a><br />Wow! Wow! Sono una Rocking’ Girl Blogger! Grazie a <a href=http://baaahhhny.blogspot.com/>Maria</a> ho avuto una nomination. Ora non chiedetemi esattamente di cosa si tratta perché ho preso anche un giorno di ferie per fare alcune ricerche ma al momento posso solo dirvi che sono le 22.30 di sera e ho fame. I neuroni stanno danno seri cenni di cedimento e mi hanno già comunicato che stanno partendo per le vacanze estive. Ecco cos’erano quei vuoti di memoria. <br />Ciò nonostante sono molto felice e voglio segnalare un paio di blogger che si meritano una segnalazione:<br /><br /><a href=http://gattasorniona.splinder.com/>Gattasorniona</a>: perché anche se non la conosco di persona mi e’ simpatica e adoro le sue “pedalate” fiorentine che offrono sempre degli spaccati vivaci e divertenti.<br /><a href=http://www.placidasignora.com/>Placidasignora</a>: una blogger infaticabile sempre “al galop” e sempre solerte nel postare notizie interessantissime. Ciao Tesora.<br /><a href=http://ilbucodellaserratura.blogspot.com>Glittervictim</a>: fresca, dolce e allegra. Il suo blog scoppietta di notizie da prima pagina, perché il gossip e’ una cosa seria.<br /> <br />Per il resto vi comunico che oggi ci ha dato il benvenuto una di quelle giornate in cui si respira solo con le bombole ad ossigeno e si viaggia rilasciando allegramente il contenuto di una bottiglia da un litro di acqua Panna ingurgitata un secondo prima.<br />Inoltre una tizia di servizio ad uno Starbucks di Soho mi ha fatto una doccia con un caffe’ freddo shakerato, amorevolmente lanciato sul tavolo per la gioia di servire un altro cliente. Quando sono uscita sembravo un dalmata sbiadito. Ad ogni modo, tutto bene. Al mio pulisecco di fiducia mi hanno detto che le macchie se andranno, sostituite dai buchi lasciati dello smacchiatore.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-16468794861075855062007-06-24T21:42:00.001-04:002008-12-08T22:24:16.655-05:00PICCOLI BULLI IN CRESCITA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyKGRm5jgU5HOWi25ohUNWAa8xdGzYS4zOpyivZGiClKlwu5VAiRCml3mMBQsK_s7xXTh6g6KrHsVMC2x8RR4hyphenhyphenDG2wYXCbRll1XLaAv14Cf42ZWMwzm6eSiy_rC8uhxqANZox/s1600-h/DSC07423.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyKGRm5jgU5HOWi25ohUNWAa8xdGzYS4zOpyivZGiClKlwu5VAiRCml3mMBQsK_s7xXTh6g6KrHsVMC2x8RR4hyphenhyphenDG2wYXCbRll1XLaAv14Cf42ZWMwzm6eSiy_rC8uhxqANZox/s320/DSC07423.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5079812767044376514" /></a><br />Ecco come vengono ammeastrati i bulletti del quartiere: si parte dal triciclo per arrivare alla coltelleria tascabile.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-50346638895520416612007-06-21T00:46:00.000-04:002007-06-21T00:48:39.251-04:00MOMENTI DI STASINon so che dire ma l’estate (in realtà proprio oggi e’ il solstizio d’estate) mi ha gettata nel torpore creativo. Sono in pieno letargo estivo. Mi e’ venuto il sospetto che sia colpa dell’aria condizionata. Credo che il trascorrere la giornata in compagnia di questi delicati e salubri getti di aria gelata, abbia provocato l’ibernazione del cervello e di conseguenza l’inibizione delle facoltà intellettive, nonché una serie di torcicollo a catena che mi donano l’elegante andatura di Frankenstein a cui e’ piovuto un incudine sulla testa.<br />Il trattamento anti-age inizia con l’entrata in metropolitana al mattino, trasformata, per inaugurare la stagione estiva, in un igloo con temperatura costante tra i -3° e i -7° gradi. Gli uffici sono essenzialmente degli obitori e i ristoranti delle piacevoli caverne.<br />Esposta continuamente al tepore della tramontana, mi ritrovo con una specie di sonnolenza endemica irreversibile.<br />L’agilità’ mentale e’ direttamente proporzionale alla velocità di rotazione di Plutone.<br />L’espressione più sveglia che ho dopo le 9 di sera e’ quella di una trota salmonata estratta dal surgelatore. La vita che pulsa in strada mi arriva come un frammentario flusso, intermezzato da lunghe <i>ponate</i> sul divano, che hanno come risultato finale quello di fare del mio collo uno <i>scoobydoo</i>, stritolato da una morsa a tenaglia in grado di alimentare incubi da film horror, del tipo sognare le sopraciglia di <b>Frida Kalo</b>. Poi, molto spesso, ricado in uno stato di trans dilatato da una profusione molecolare e mi sveglio con l’arrivo degli amici del pulito con le macchine a tutto gas e in fase di triturazione mentre e’ in atto la corsa ad ostacoli per cassonetti e contenitori per il riciclo.<br />Perciò scusate la carenza di interventi. Spero che la situazione migliori con il sole allo zenit nel tropico del cancro.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-14450816940618283632007-06-11T23:09:00.000-04:002007-06-11T23:11:29.649-04:00SORPRESA ALLA FINESTRAE’ mattino. Quasi presto. Ecco, insomma non e’ che e’ l’alba, però il sole non e’ ancora allo zenit. <br />Ho trovato la sveglia fracassata sul comodino. Chissà perché? Deve essere stato quel movimento maldestro del braccio. Ho un vago ricordo dell’accaduto. Rammento solo che tutto d’un tratto un rumore importuno si e’ messo a stuzzicarmi il timpano e poi…un tonfo e…il buio e…Freud che si fumava un cubano. Tutto qui. Poi mi sono svegliata con la vitalità di un bradipo che si e’ fatto una canna. <br />Mentre galleggio in un tempo parallelo, apro le finestre e mi trovo un tizio con indosso la maschera di Jason sulla scala antincendio che dipinge l’inferriata. Fa un cenno di rassicurazione e poi si leva il travestimento: la testa e’ un’informe massa tonda ricoperta da una matassa di stoppa corvina dalla quale spuntano due occhi, come due fessure, dall’espressione intensa di un bue con l’Alzheimer. Nel centro, sotto agli occhi infossati, un naso schiacciato e comedonoso che ricorda quello di un carlino, praticamente un essere orrendo. <br />Mi saluta. Sorride e io penso: ma va, rimettiti quella maschera va! Questa e’ insensibilità bella e buona ai danni del gusto estetico.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-71560080183256583862007-06-06T00:05:00.000-04:002007-06-06T00:06:30.261-04:00RITORNO DI FIAMMAOplà! Mi sono rimaterializzata in questo blog che per molto tempo e’ rimasto nell’ombra, incomprensibilmente inattivo, misteriosamente silente.<br />Niente paura! Sono rientrata in possesso delle mie facoltà mentali dopo essere stata rapita da un gruppo di sciamani metropolitani guidati da un maestro <b>Reiki</b> di secondo livello, il cui spirito guida era un ratto underground con la pelliccia di martora e la coda di cavallo. <br />A bordo di un autoscontro da 90 KW, abbiamo vagato nei sotterranei della Grande Mela con la speranza di ritrovare <b>Trillo Mirtillo</b>, che, a detta del guaritore-saggio, doveva avere dei poteri magici strapotenti in grado di trasformare Rosy Bindi in un facocero.<br />Durante la caccia abbiamo incrociato anche un gruppo di <b>Tartari</b> in vacanza premio a Coney Island, smarritisi alla stazione della metropolitana di Times Squame nel 1957 che, capeggiati da un Druido in camicia da notte che sventolava un ramoscello di vischio, si cimentavano nell’ennesimo ardito tentativo di ritrovare l’uscita a bordo del “Bruco Mela”<br />Nello sforzo disperato di recuperare la parrucca del druido, caduta nei condotti fognari di un Holyday Inn di Chinatown, ci siamo imbattuti nella saggia figura di un frate che faceva il dj allo Studio 54, ora in ritiro spirituale nei meandri sottostanti la fermata di Bowery/Lafayette. <br />Si, lo so e’ una storia allucinante ma volevo assicurarvi che sto bene e mi sento in perfetta forma!<br />Ciao a tutti e un grazie sincero per aver lasciato così tanti commenti. A presto,<br /><b>Nikita</b>Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-21036786704432708442007-05-15T07:37:00.000-04:002008-12-08T22:24:17.404-05:00IL BOSCHETTO SULL'OCEANO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7i-ArQdsqEhMVhXGucjuvY1ZwQpSh08oXfxggcA6eYpx5fXgEmguGF4qxCu-0kZ-Gwc2GUnRd-sBSoVKScnF_Er08R2XHpiPIZJU6zigG5fjXwKKRsztcUA0mRo5Og8IRR1KV/s1600-h/Ocean+grove+3.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7i-ArQdsqEhMVhXGucjuvY1ZwQpSh08oXfxggcA6eYpx5fXgEmguGF4qxCu-0kZ-Gwc2GUnRd-sBSoVKScnF_Er08R2XHpiPIZJU6zigG5fjXwKKRsztcUA0mRo5Og8IRR1KV/s320/Ocean+grove+3.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5064751099109748834" /></a><br />Nel 1869 un predicatore metodista barbuto, con stempiatura ad ampio raggio e sguardo da serial-killer, arrivava con la sua squadra di adepti presso un boschetto sull’oceano per dar vita ad un “camp meeting” di fanatici religiosi. Notata la bellezza del posto, gli infervorati di Dio lo decretarono come loro dimora permanente, chiamandola Ocean Grove. <br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh2tHqi_Cam2R6-dmTrF_ect76jdOuQjnxJqJj38Fd2cUMntFCPcgGlpdrZn1JAt9tYxKevG3fLoEsuEJD4-17Yo8iLOZzW0BigJ_4lNFZ1zcx5U6L6lot7xdJW08B0tvoL0H7/s1600-h/Ocean+Grove+5.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh2tHqi_Cam2R6-dmTrF_ect76jdOuQjnxJqJj38Fd2cUMntFCPcgGlpdrZn1JAt9tYxKevG3fLoEsuEJD4-17Yo8iLOZzW0BigJ_4lNFZ1zcx5U6L6lot7xdJW08B0tvoL0H7/s320/Ocean+Grove+5.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5064751107699683442" /></a><br />Subito dopo l’insediamento di un folto gruppo di timorati di Dio,vennero fissate alcune leggi particolarmente democratiche:<br />- divieto assoluto di aprire rivendite di alcolici nel raggio di un miglio dalla cittadina<br />- bando di fare il bagno in mare la domenica, pena l’opportunità’ di passare il pomeriggio in piscina con un gruppo di squali bianchi<br />- niente carrozze o automobili per tutte le domeniche dell’anno e chiusura dei cancelli, con accesso alla città,’ con catene in titanio satinato fino al lunedì mattina<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNLjlbUE8dCL3eeaOGaTZh59CGtG1fULnitiQRmr5AYfkEbR5jmK1sTf33lM62gnwywrDbvM9AgghLuDg5JBJjawXTQwqRwnUBcq1hQfJSJEup2fxM6_PHBAhdosNL0EcP4o5a/s1600-h/Ocean+Grove+2.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNLjlbUE8dCL3eeaOGaTZh59CGtG1fULnitiQRmr5AYfkEbR5jmK1sTf33lM62gnwywrDbvM9AgghLuDg5JBJjawXTQwqRwnUBcq1hQfJSJEup2fxM6_PHBAhdosNL0EcP4o5a/s320/Ocean+Grove+2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5064750854296612930" /></a><br />Tutti contenti e felici di essere guidati dallo spirito celeste in questa località sulla costa del New Jersey, i bigotti, stanchi di vivere dentro un tenda, iniziarono a costruire le loro casette di legno in stile vittoriano a due o tre piani, decorandole con manufatti intarsiati e sedie a dondolo nel portico. Nacque, così, quasi per caso, la cittadina di Ocean Grove che, ancora oggi, mantiene, il suo aspetto originario e preserva 110 delle 660 tende usate dai pellegrini per il camp meeting, come bungalow per i turisti durante la stagione estiva.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjNcBC-fw58PuPDwecGWUuNsPP1viE-TuB66Bbyo5YRCSSexTeTYaTSQqqyIuvSgbw931ZT8mmqNV3tMJdt8RfZStmmhYaL0sr2Nc54PuQgvZF0tSb5ivHH49ticPMS-qYJceg/s1600-h/Ocean+Grove+4.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjNcBC-fw58PuPDwecGWUuNsPP1viE-TuB66Bbyo5YRCSSexTeTYaTSQqqyIuvSgbw931ZT8mmqNV3tMJdt8RfZStmmhYaL0sr2Nc54PuQgvZF0tSb5ivHH49ticPMS-qYJceg/s320/Ocean+Grove+4.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5064750862886547538" /></a><br />Nelle foto potete ammirare la spiaggia e un po’ di folklore locale con la band di stagionati autoctoni che suonava R & B, nota anche come la musica del diavolo, in una chiesa sotto il grande crocifisso.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHiFebISMLMXSQ4lXppslp6Vr-J3dvrChuVFsROh0acAkqUjfTavs2VJ6HjuOSKcddvMJBalIY_fvoMNuMuMrKD1qd_hiwzSYH94XsC9qoPsHZgXTAphCJAJ22q_S0k156EjXg/s1600-h/Ocean+Grove.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHiFebISMLMXSQ4lXppslp6Vr-J3dvrChuVFsROh0acAkqUjfTavs2VJ6HjuOSKcddvMJBalIY_fvoMNuMuMrKD1qd_hiwzSYH94XsC9qoPsHZgXTAphCJAJ22q_S0k156EjXg/s320/Ocean+Grove.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5064750523584131122" /></a><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-22144953822352280572007-05-10T23:38:00.000-04:002008-12-08T22:24:17.563-05:00CARTELLI DA MANUALE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhoU8ShlKVonqHGJIzTj3THm8RXWcORcJFkwh_AOPkyyRq_cOzjIgxvEOP0QByAD1l_uJAQ4tIAJ0JuCSVfVSssl_uDUIEa0lqmVnVECqATeFlqab3I7xSfWmnWb4bVnQPtQnK/s1600-h/Sign.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhoU8ShlKVonqHGJIzTj3THm8RXWcORcJFkwh_AOPkyyRq_cOzjIgxvEOP0QByAD1l_uJAQ4tIAJ0JuCSVfVSssl_uDUIEa0lqmVnVECqATeFlqab3I7xSfWmnWb4bVnQPtQnK/s320/Sign.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5063142809951055906" /></a><br />Giornate incredibilmente intense. Sveglia automatica con squillo prodotto dalle corde vocali di un animale da cortile, al quale hanno innestato un megafono, mentre piroetta sui pattini a rotelle. <br /><br />- Ali’, Ali’, Aliiiiiiiiiiiii’!<br />- <br />Poi alcuni colpi di mazza ferrata e passi da gladiatore che provengono dal sottotetto. <br />Che siano i 40 ladroni? - penso.<br />No, pare sia una squadra di operai specializzati che dovrebbe sistemare il tetto poiche', da quanto osservato dopo l’ultima perturbazione, fa acqua da tutte le parti. <br />Forse c’era pure un cartello che annunciava la loro discesa dal tetto. Bah!<br />Fa piacere avere compagnia. Gente che ti passa sulla testa con le suole in ghisa e percuote i timpani con rasserenanti sinfonie per piccone e martello, dal ritmo incalzante. La giornata inizia alla grande.<br /> Quando esco di casa e entro in ascensore, noto un foglio A4 appeso all’interno. Ci do un’occhiata. E’ un’opera d’arte. Un raro esempio di perfetto antico norreno. <br />Alla sera ripassando in ascensore, constato che sono state apportate alcune significative variazioni, tanto per renderlo, almeno in parte, comprensibile.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-64111742193490207482007-05-08T22:53:00.000-04:002008-12-08T22:24:17.754-05:00COME TI SISTEMO IL CANE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3wiIc-q4ZbAIGwtfNRapX8pG0jkp9pdt2-OL2zR6vM5WYkY3yMCJXidKdYFbC8jg1qDHZVyUN0sVKtqMWF4BI6xsuCWBzKoT-YzrXmsTqjwCE2rSag2yWlv4a2m0HbyieuMkF/s1600-h/Dog.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3wiIc-q4ZbAIGwtfNRapX8pG0jkp9pdt2-OL2zR6vM5WYkY3yMCJXidKdYFbC8jg1qDHZVyUN0sVKtqMWF4BI6xsuCWBzKoT-YzrXmsTqjwCE2rSag2yWlv4a2m0HbyieuMkF/s320/Dog.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5062388888571785234" /></a><br /><i>“Sull'intelligenza del cane si regge il mondo”</i>, disse Zaratustra; un po’ meno su quella dell’uomo verrebbe da pensare.<br /><br />Una nuova moda imperversa nel pazzo mondo della Grande Mela. Dopo gli antidepressivi e i passeggini con capote e finestrella, arrivano i testicoli artificiali in silicone per cani castrati ma non solo, a grande richiesta le protesi sono state impiantate anche su gatti, cavalli, tori, scimmie e un elefante, <a href=http://www.holidayinsights.com/moreholidays/September/elephant1.jpg >“Trombo l’elefante volante”</a>, in tutto 230.000 interventi in tutto il paese.<br /><br />Dopo averlo evirato e ridotto ad un mucchio di pelo e lardo che si limita, per lo più, a ciondolare da una poltrona all’altra nella spasmodica attesa della quotidiana passeggiatina intorno all’isolato, senza chiedere nient’altro alla vita, se non che sopraggiunga la vecchiaia e quindi la dipartita, il padrone “umano” vuole rimediare, almeno per quel che riguarda la parte estetica, al danno che ha procurato all’amico a quattro zampe, regalandogli un bel paio di “pendenti nuovi”, tutti in solido silicone preriempito della misura che meglio si adatta alla vanità del padrone. Nei modelli “ultra-plus” anche con vene in rilievo che pulsano, per un risultato estetico e “tattile” assolutamente soddisfacente. <br />Con le “palle” nuove di zecca, il quadrupede domestico sentirà il testosterone alle stelle, piscerà allegramente sul velluto macramé del divano e farà il “filo” alla <a href=http://www.graziaphil.net/caniebolli/images/barboncino_con_fiore.gif>barboncina</a> del piano di sotto, sfoggiando orgogliosamente la sua ritrovata virilità.<br />Le palle artificiali sono un’invenzione di <a href=http://en.wikipedia.org/wiki/Gregg_Miller>Gregg Miller</a>, insignito, anche, dell’IgNobel 2005 per la Medicina, versione “alternativa” all’università’ di Harvard.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-70876075214119968992007-05-02T22:27:00.000-04:002008-12-08T22:24:18.437-05:00TIME WARNER<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhicT3YamJGEOBEqgpdRCqvNNjxU5cey57ST80EEsy_LSoN_4DDtZ-wsufnLXh36LIym1FRDpyjSvVrmiPXhduszQkDHGtvpKvSwEmBxf7NTlK-DGpFi-WOR1_ejL229lcJSVaF/s1600-h/Time+Warner.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhicT3YamJGEOBEqgpdRCqvNNjxU5cey57ST80EEsy_LSoN_4DDtZ-wsufnLXh36LIym1FRDpyjSvVrmiPXhduszQkDHGtvpKvSwEmBxf7NTlK-DGpFi-WOR1_ejL229lcJSVaF/s320/Time+Warner.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060155926484660146" /></a><br />Al mattino l’<i>Upper West Side</i> e’ abbastanza tranquillo. Molti negozi sono ancora chiusi, a parte i locali che distribuiscono cibo ai cultori dello stomaco pronunciato, per quelli non c’e’ orario. Sono sempre pronti a soddisfare ogni voglioso desiderio, che sia solo per uno snack o un pasto faraonico, l’importante e’ dare la possibilità agli enzimi di lavorare.<br />In lontananza le sirene dei pompieri. Si avvicinano. C’e’ un incendio. Si vede del fumo e alcune squadre sono già in azione. Un gruppo di pompieri bardati nelle loro tute ignifughe e il cappello rigido con il numero dello squadrone, sono schierati davanti alla zona transennata. Nessun curioso. Questa e’ ordinaria amministrazione. I pompieri sono sempre al lavoro da qualche parte, in città. In quanto alla pace e tranquillità di prima mattina in questa zona di quartieri alti…, beh, era un abbaglio. Poco più in là alcuni uomini con l’elmetto e il giubbottino fosforescente, divelgono il manto stradale, accordando i martelli pneumatici in re minore.<br />La salvezza e’ il <a href=http://www.shopsatcolumbuscircle.com/scs/user/twc.aspx>Time Warner</a>. Il centro commerciale chiccoso, con vista panoramica su Columbus Circle.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8sV8-3POMgJpSFqJg_z07418QXX2o1jN5_O6BkNwkE8lWMtd3vIMEgwSxhEyJOv0HjuZKp-IbLMNuZ9hrN0nMniR5egHrcpMBRsFTGqERhfmXXot8iZKvRpv6vLzLWkMdllvJ/s1600-h/Botero.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8sV8-3POMgJpSFqJg_z07418QXX2o1jN5_O6BkNwkE8lWMtd3vIMEgwSxhEyJOv0HjuZKp-IbLMNuZ9hrN0nMniR5egHrcpMBRsFTGqERhfmXXot8iZKvRpv6vLzLWkMdllvJ/s320/Botero.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060160796977573890" /></a><br />Nel momento in cui ci si chiude la porta alle spalle, il frastuono rimane tagliato fuori, non si sente più. Al suo posto la <i>terza Sonata in si minore</i> di <b>Chopin</b> e vista sull’imponente obesità delle statue di <a href=http://www.windoweb.it/guida/arte/biografia_fernando_botero.htm>Botero</a> in bronzo che dominano la hall d’entrata. Il piccolo pene di ottone dell’uomo calvo che fa capolino tra le falde di grasso, sembra consumato dall’uso sfrenato. I passi dei viandanti echeggiano sul marmo grigio del pavimento. Un drappello di turisti capitanati dal relitto di una guida, si apprestano ad ammirare l’atrio. <br />Grande emozione dei partecipanti davanti alla <i>statua femmina</i> con le tette piccolissime, quasi due puntini, sistemate su un corpo opulento e pesante. Il drappello procede in direzione sud con lo sguardo per aria oltre il cristallo, forse arenato nel nulla.<br />La musica cambia quando si entra da <a href=http://www.williams-sonoma.com/>Williams-Sonoma</a>, luogo di culto per aspiranti chef casalinghi. Caldo parquet sotto i piedi e <a href=http://music.download.com/2001-8200_32-0.html?tag=MDL_nav_dir&>Jazz indiavolato</a> che esce dagli speaker. Qui ci sono cose che voi umani non potreste neanche immaginare: il pentolino di rame per la fonduta a $400 dollari, il ferro da stiro rotante per lenzuola e asciugamani, utilissimo e poco ingombrante con le discrete dimensioni di un carrarmato russo T-90, le friggitrici da mille e una notte, i frustini in acciaio satinato con le sfere attive che montano a neve anche l’acqua Ferrarelle e molt’altro che non vi e’ dato di sapere. Poco più in là si scorge la peccaminosa effigie di “Godiva Chocolatier” con la coreana in vetrina, in completo da uomo, che immerge le fragole fresche nel pentolone di cioccolato fondente. Un po’ di folklore da sagra di paese. Del resto siamo in un centro commerciale e queste sono attrazioni, no? Salendo a bordo di ascensori da <a href=http://www.space1999.net/spazio/>Spazio 1999</a> o sulla scala mobile si arriva al secondo piano, dove si aggira una guardia giurata in completo grigio fumo di Londra. Ricetrasmittente alla mano e il nome sul cartellino che dice: Kercu. Fa tanto “ti spiezzo in due” ma lui, la guardia Kercu, si trascina una gamba. Non si sa se e’ dovuto ad una trombosi, per il troppo passeggiare su e giù, o qualcuno ha provato su di lui il famoso motto di <a href=http://www.geol.umd.edu/~kerrigan/homepage/my%20favorite%20people/Things%20that%20scare%20me/Ivan%20Drago.jpg>Ivan Drago</a>. <br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKkbuFxY4bK5033sTL_-8gCnaukSvxzoKvXyYQU3m7S9pZPjg9Qocrtnmm-TuPEaitHqqOBtQiYuEqxiyM5ZBtCwxDIF0LGUiq7Bpxp-7KZd_5JHVvQcH06sSK-zWJHuBh8Qrh/s1600-h/Eileen+Fisher.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKkbuFxY4bK5033sTL_-8gCnaukSvxzoKvXyYQU3m7S9pZPjg9Qocrtnmm-TuPEaitHqqOBtQiYuEqxiyM5ZBtCwxDIF0LGUiq7Bpxp-7KZd_5JHVvQcH06sSK-zWJHuBh8Qrh/s320/Eileen+Fisher.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060156484830408674" /></a><br />Questo piano e’ sciapino, sciapino. Ci sono gli orribili Sisley e Benetton. Eileen Fisher con la sua collezione stropicciata e pastello di abiti in fibre naturali. L’immancabile <a href=http://www.sephora.com/>Sephora</a> allestito con distese di ombretti appiccicosi, mascara con l’impugnatura a forma di anfora greco-italica del II secolo a.C. e gloss imperdibili, effetto glitter su buccia di banana. <br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii7PnMLxOfopIRKatQG_sd3UxJM8Iurom2emE8usMmgyfVUvhX8L1cbly5XrrVQkKJMswq8HTkvyeTlPPBqWI6Nd80-TnWPpqI_Ju8GyonWXBZg2a2n4gNjuo1j1F4UpwNnNVQ/s1600-h/Borders.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii7PnMLxOfopIRKatQG_sd3UxJM8Iurom2emE8usMmgyfVUvhX8L1cbly5XrrVQkKJMswq8HTkvyeTlPPBqWI6Nd80-TnWPpqI_Ju8GyonWXBZg2a2n4gNjuo1j1F4UpwNnNVQ/s320/Borders.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060156209952501698" /></a><br />Si salva in corner per via di Borders, la libreria dove si vende anche <a href=http://www.stupid.com/stat/CCLF.html><br />The crazy cat Lady</a>, forse <a href=http://gattasorniona.splinder.com/>gattasorniona</a> ne aveva già parlato di questa tizia, e “Spiderman: The visual guide to the complete movie trilogy”, un volume che non può mancare sugli scaffali degli aracnofobici. Un sacco di Tokyopop Manga con <a href=http://www.fruits-basket.com/>Fruits Basket</a> e le avventure della famiglia Sohma, Knights Dragon e altre surreali storie con il filo logico di una mente schizzofrenica.<br />Questa settimana gli esperti critici letterari di <a href=http://www.bordersstores.com/index.jsp>Borders</a> segnalano <a href=http://freshfiction.com/book.php?id=17059 >“I’m Chevy Chase… and you’re not”</a>, <i>di Rena Fruchter</i>. Un ritratto del famoso attore sotto l’aspetto umano e i turbamenti vissuti durante l’infanzia fatta di abusi, violenze e soprusi. Ma non solo, c’e’ anche <b>“The department of lost and found”</b> di <i>Allison Winn Scotch</i>. La storia di una donna che perde tutto e ritrova sé stessa. <br />Poi si sale ancora, sempre più su, verso il terzo piano. Il panorama si fa più intenso visto dalle enormi vetrate. <br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFrMVLwAPU2YjPB2r-M4ip5Y8AO4fNUqjhAk_93bXS8tO9KfuSQ9wXNef9vZTDT56bxAN1pyLnNIwesJX-qVsn5BpX7MpPodl5ZzhyAu-KDLmEMTH-2x-idHj8Owo7rMBRbEQc/s1600-h/CNN.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFrMVLwAPU2YjPB2r-M4ip5Y8AO4fNUqjhAk_93bXS8tO9KfuSQ9wXNef9vZTDT56bxAN1pyLnNIwesJX-qVsn5BpX7MpPodl5ZzhyAu-KDLmEMTH-2x-idHj8Owo7rMBRbEQc/s320/CNN.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5060156648039165938" /></a><br />Voilà! <b>Inside CNN</b>, la bottega del nulla. Come vendere robaccia scadente sottoforma di gadget a farci pure un incasso. T-shirt, t-shirt, tazze, tazze, penne, penne tutte con la stampina <a href=http://files.xboxic.com/general/thumbs/sopranos.jpg></a>, <a href=http://www.insidesocal.com/outinhollywood/039_39365~Sex-and-the-City-.jpg>Sex & The City</a>, <a href=http://www.the-trades.com/hprice/DVD/Boondocks1Open.jpg>Boondocks</a>, <b>Batman</b>, <b>Superman</b> e poi miriadi di screen con i lanci di notizie della <b>CNN</b>. Ecco, tutto qui. Un bluff. Accanto il megastore della <b>Samsung</b>, ovvero un’esperienza sensoriale unica. Un’esposizione telematica di gioielli ad alta tecnologia. Un inno all’elettronica. L’esaltazione dell’uomo indolente, un orgasmo multiplo per i cultori del telecomando, i videodipendenti e ogni sorta di misantropo dello screen al plasma.<br />Si finisce il tour con un bel pranzetto alla <b>Bouchon Bakery</b>: $ 11.25 per una ciotola di lattuga con una fetta di cipolla in cima al cumuletto verde e un po’ di aceto, naturalmente mance escluse.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-8484886448351214172007-05-01T15:12:00.000-04:002007-05-01T15:20:25.663-04:00TANTO RUMORE PER NULLALo schianto e’ stato micidiale. Proprio lì, all’incrocio sotto la sopraelevata della metropolitana. C’e’ un sacco di confusione. Traffico intenso. Un’area era stata transennata, forse per lavori in corso. Non si capisce la dinamica. Uno dei due non ha visto il semaforo rosso o pensava di farcela con la luce arancione, magari era distratto, parlava al cellulare, chissà…<br /><i>Se la Coca-Cola fritta vi ha dato dei crampi allo stomaco, leniteli con due risate, continuando a leggere</i> <a href=http://grazia.blog.it/2007/05/01/tanto-rumore-per-nulla/#more-2000>la storia.</a>Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-32846181852221208362007-04-29T23:56:00.000-04:002008-12-08T22:24:18.595-05:00PRODOTTI DIETETICI<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJUvBDJK7hnKIkNRwLciwkprPJ5_KHAxGuhW37ku1UeEnvbCGSZtDrKk-_SLmMm6ZwP-uFYERToWEY2vqRgwBfB9SNcfVvJ1drfksZ-slxfGz60_zgPtYl1r5KClphi-1tSE1z/s1600-h/CokeClassic.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJUvBDJK7hnKIkNRwLciwkprPJ5_KHAxGuhW37ku1UeEnvbCGSZtDrKk-_SLmMm6ZwP-uFYERToWEY2vqRgwBfB9SNcfVvJ1drfksZ-slxfGz60_zgPtYl1r5KClphi-1tSE1z/s400/CokeClassic.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5059065348388859810" /></a><br />Un’altra delizia per stomaci dilatati, arterie intasate e menti devastate dall’arteriosclerosi: la Coca-Cola fritta. Come sia possibile friggere una bibita e soprattutto friggerla senza saltare in aria vista la temibile composizione chimica del prodotto a cui ci riferiamo, bisognerebbe chiederlo al suo inventore, Mr Abel Gonzales. Se come si sosteneva in passato, un chiodo arrugginito lasciato una notte in un bicchiere di Coca-Cola, si scioglie, figuriamoci cosa succede a livello molecolare una volta immersa nell’olio bollente. Nonostante ciò, quando la delizia fu presentata alla fiera nazionale del Texas, più o meno un anno fa, ha venduto più di 16.000 pezzi nelle prime due settimane e sfondato lo stesso numero di duodeni. Gonzales aveva già fatto parlare di sé e raggiunto una certa notorietà con un altro piattino leggero, leggero: un sandwich con burro d’arachidi, banane e marmellata, impanato e fritto. Naturalmente tutta roba macrobiotica per mantenere il perfetto equilibrio tra Yin e Yang<br />La coca cola fritta viene servita con una colata di zuccheroso sciroppo di coca cola, panna montata, zucchero di canna e cannella.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-17051891524997595082007-04-26T23:47:00.000-04:002007-04-26T23:53:22.223-04:00ATTENZIONE CADUTA GRASSIOre 6.30 p.m e’ previsto un party. La zona e’ una di quelle definite “emergenti”, pertanto finanziariamente accessibile a pochi intimi. Il paesaggio tutt’intorno ricorda molto quello di Hiroshima dopo lo sgancio della bomba atomica: i resti di fabbriche in disuso, relitti di automobili, filo spinato e macerie. I giovani professionisti in carriera amano trasferirvisi, dicono che e’ un posto tranquillo, ad alto potenziale di sviluppo. Al momento la prima oasi raggiungibile per gli approvvigionamenti e’ a 7 ore di cammello, non considerando il tempo medio di Greenwich. Per arrivarci si usa il taxi e al taxista si lasciano $20 dollari per il disturbo.<br />- <b>Salve sono Nikita. Sì, quella del blog.</b><br />- <i>Ah! Bello, bello davvero.</i><br />- <b>Ah! Lo leggi?</b><br />- <i>Sì, ma non so l’italiano.</i><br />- <b>Ah, vabbe’…</b><br />L’appartamento e’ carino, molto yuppy. Un po’ etnico ma anche vintage e…avant-garde…forse fusion. <br />Ci sono un sacco di antipasti in giro e servono del vinello francese ma del vero cibo neanche l’ombra. <br />Gente carina, molto simpatica se si evita di notare come sono vestiti. Il ragionier Filini, a confronto, era un uomo d’haute couture.<br />Un ragazzo dolcissimo sui 185 kg con una polo a righe, tanto per mascherare il sovrappeso, si aggirava con un piattino in mano quando, per motivi ancora in via di accertamento, l’enorme massa di carne e strati adiposi barcollava pericolosamente sbilanciandosi verso il tavolinetto di noce massello e cristallo vintage, imbandito per l’occasione con canapé alla salsa di tonno e capperi e fette di salame nostrano con pistacchio di Bronte e agitando le braccione a mezz’aria cercava un appiglio, aime’ introvabile, ricadendo rovinosamente sopra gli antipasti, e scivolando poi sotto il pianoforte verticale che, a sua volta, colpito alla sprovvista, si vendicava facendogli piovere sul dorso l’intera collezione delle foto di famiglia dal Rinascimento ad oggi, alloggiate in cornici di mogano scolpite a mano dall’ultimo degli intarsiatori rolesi.<br />Dopo il terribile schianto, alcuni attimi di raccoglimento attorno al luogo del disastro. Occhi esterrefatti con il bolo ancora in bocca che osservano l’ammasso disfatto sul pavimento, simile ad un cetaceo spiaggiato ed agonizzante. Si alzano le prime esclamazioni.<br /><i>-Oh!<br />-Oh, my God!</i><br />Poi una mitragliata di domande.<br /><i>- Tutto bene?<br />- Ti sei fatto male?</i><br />Alcuni ragazzotti palestrati lo sollevano spolverandogli di dosso alcune fette di salame e facendolo riemergere dalle macerie di un servizio di porcellana di Limoges.<br />Reo di questa gazzarra l’angolino, proprio l’ultimo avamposto prima del parquet di un tappeto in canapa naturale che per un’opposizione planetaria andava ad incastrarsi sulla punta del mocassino comodo dello sfortunato protagonista.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-5748568528394349172007-04-26T07:43:00.000-04:002007-04-26T07:50:21.131-04:00COMUNICAZIONE DI SERVIZIOLa <a href=http://nikitaspin.blogspot.com/2007/04/salviamo-la-banana.html>Banana</a> anche su <a href=http://liberoblog.libero.it/cronaca/bl6796.phtml>LiberoBlog</a>, l'aggregatore di Libero.it.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-44322958212106925252007-04-25T00:05:00.000-04:002007-04-25T00:06:49.210-04:00ALLARME ROSSO IN ASCENSOREDa un po’ di tempo a questa parte, nell’ascensore si verificano strane fughe di gas. Chiudersi dentro in quei pochi metri cubi di aria viziata, e’ diventata un’impresa per operatori del settore e pompieri muniti di maschera e una buona riserva di ossigeno. Un odore nauseabondo investe il malcapitato nel momento in cui si infila tra le porte che, inibendo l’azione degli enzimi respiratori lo getta in uno stato di semi-incoscienza. Un’esperienza quasi da camera a gas, con rischio di asfissia o perlomeno di intossicazione. Gran brutta cosa. <br />Le ipotesi che hanno preso forma sulla possibile causa di questo fenomeno alquanto bizzarro ma soprattutto molesto, verranno esposte dalla sottoscritta qui di seguito. <br />1) Si tratta di uno spietato consumatore di fagioli borlotti in scatola, capaci di scatenare incontenibili cataclismi intestinali con la portata distruttiva della bomba H, in fuga verso un gabinetto.<br />2) Si tratta di una frangia sovversiva di Al Qaeda che sta testando gli effetti dell’ultimo derivato di gas nervino.<br />3) O semplicemente di un grandissimo figlio di nobildonna che si diverte ad arieggiare l’ano con esplosioni mefitiche e rendere l’ascensore inaccessibile per il resto della giornata o fintanto non venga intrapresa un’azione adeguata di bonifica dell’area contaminata.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-21625598698831637062007-04-22T23:59:00.000-04:002008-12-08T22:24:19.091-05:00SALVIAMO LA BANANA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTsPTNk1pdt62Ec49K8g-4JZl4RVZag9N9aRqjxhFhv-mNEEOv5s-WHLvjemsuhXh6MWFJux_lQuetxuQIJ_beDzm_pQrJD2jCIMc0i917Mtr7qV97zijiWkEWeZtgkpKhijoC/s1600-h/Banana.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTsPTNk1pdt62Ec49K8g-4JZl4RVZag9N9aRqjxhFhv-mNEEOv5s-WHLvjemsuhXh6MWFJux_lQuetxuQIJ_beDzm_pQrJD2jCIMc0i917Mtr7qV97zijiWkEWeZtgkpKhijoC/s400/Banana.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5056468776892598130" /></a><br />Siamo alla meta humor. Non sapendo più che altro inventare in questo pazzo, pazzo mondo di cianfrusaglie per menti alogene, c’e chi se n’e’ saltato fuori con il “proteggi banana”, l’involucro che evita ai mangiatori abitudinari del frutto a forma di fallo, di trovarlo allo stato di purea nello zainetto, nella valigetta ventiquattro ore, spalmato tra i documenti per la presentazione a livello mondiale dei nuovi prodotti alla forza vendita, nella tasca del montgomery originale royal/navy, assicurando, così, una dose di potassio giornaliera che altrimenti andrebbe perduta. Il <a href=http://www.bananabunker.com/>banana bunker</a>, questo il nome dello strabiliante oggetto e’ disponibile in quattro accattivanti colorazioni. Per la sicurezza del vostro frutto, usate il preservativo.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-11269695221759740092007-04-19T08:22:00.000-04:002008-12-08T22:24:19.170-05:00IN ATTESA DELLA BELLA STAGIONE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpVBhS2R5UrFImDCaXsOJMES5jlBenwfxYvS63xDfzRJTHDHP_AMhEuDrt38f1wkA04mrHJstPeUxHfVN994RTupMI5duAGQN7JzZF-AGYfwG1XZ6UH1AX6Kha4KiiQ1eFdlRU/s1600-h/images-1.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpVBhS2R5UrFImDCaXsOJMES5jlBenwfxYvS63xDfzRJTHDHP_AMhEuDrt38f1wkA04mrHJstPeUxHfVN994RTupMI5duAGQN7JzZF-AGYfwG1XZ6UH1AX6Kha4KiiQ1eFdlRU/s400/images-1.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5055114324596066146" /></a><br />Dal momento che qui siamo ancora fermi all’era glaciale, pensavo di farmi una granita. Mi e’ quasi sembrato di vedere un esercito di pinguini avanzare marciando al passo dell’oca, capitanati da un enorme San Bernardo. Non so, forse si tratta solo di allucinazioni, i primi segni dell’ipotermia, va da sé che sono momenti che non lasciano grande spazio al buon umore. Dopo il diluvio universale che mi ha vista transitare nel mio appartamento a bordo dell’arca, condizione resasi necessaria visto l’eccesso di zelo, con cui due mesi fa e’ stata portata a termine un’azione faraonica di rifacimento del tetto di tutto il palazzo, la pioggia torrenziale si e’ fermata e ha lasciato nell’aria una cappa grigia impenetrabile che fa dubitare sull’alternarsi del giorno e della notte. In queste condizioni primaverili, tra il gorgheggio della sirena dell’ambulanza e un concerto per solo clacson, sponsorizzato dal <a href=http://www.tidewatermarina.com/img/outfitters/ups_truck.jpg>camioncino dell’UPS</a> parcheggiato in mezzo alla strada, me ne sto a guardare dalla finestra, con l’attività’ celebrale in <i>stand by</i>, mentre sorseggio un <a href=http://espressohighway.com/library/ESPRESSO300x274jpeg.jpg>caffè</a> che sa di terriccio e di muschio. Non che ci sia niente di interessante lì fuori, a parte l’ingorgo, ma forse le immagini in movimento leveranno un po’ del torpore dalle mie stremate cellule celebrali. Trangugio. Osservo. Un tizio sta correndo sul marciapiede oops…un momento…ha le scarpe in mano e…indossa solo un paio di mutande e una t-shirt. Dietro di lui una cinese scoppiettante di risate che lo segue con l’ombrello in mano. <br />Good Morning New York!Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-90007741255989580542007-04-16T22:23:00.000-04:002008-12-08T22:24:19.306-05:00PICCOLI ARTISTI PER GRANDI AZIENDE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7nEh6TLFq2NiGsPkJxYkDnDAy7XciiCI8NOREnskbkYAAsISld128tNIpagMcpXU1Zm14z5A85s1Cv30i1MkBqrsm6Iw5NI0h0R0L3pldonqFrZ7kI7JSXg4xnzdIVc5tksAt/s1600-h/heinz_ketchup.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7nEh6TLFq2NiGsPkJxYkDnDAy7XciiCI8NOREnskbkYAAsISld128tNIpagMcpXU1Zm14z5A85s1Cv30i1MkBqrsm6Iw5NI0h0R0L3pldonqFrZ7kI7JSXg4xnzdIVc5tksAt/s320/heinz_ketchup.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5054217282556694418" /></a><br />La Heinz Ketchup, il colosso di quella sanissima <a href=http://www.kitchengardeners.org/pics/ketchup070606.jpg>salsina</a> che accompagna tanti piatti della cucina americana, tempo fa se ne uscì con un’ideona: lanciare un concorso rivolto ai ragazzini delle elementari per realizzare il nuovo packaging delle <a href=http://www.neatorama.com/images/2006-09/ketchup-packet-museum.jpg>bustine</a> a dose singola usate nei fast food per accompagnare le portate di patatine fritte. Al loro quartier generale sono pervenuti più di 15.000 progetti, provenienti da tutti gli Stati Uniti e dopo una lunga selezione per decretare i 12 vincitori (uno per ogni fascia d’eta’) anche un ragazzino di prima elementare di New York City, si e’ aggiudicato la vittoria con il suo disegno, rappresentante una <a href=http://www.ketchupcreativity.com/_images/winners/lg/1.jpg>bottiglia di Ketchup a forma di cactus</a> che verrà stampata su 16 milioni di pacchetti da distribuire in tutto il paese. Il bambinetto e’ stato ritratto tutto contento con il suo bel progettino e un campione della bustina già bella che stampata che sorride alla stampa. Una bella soddisfazione per il piccolo <a href=http://artsedge.kennedy-center.org/exploring/ballet/nw/images/wy_works/Portrait-of-Andy-Warhol_300.jpg>Warhol</a> e un bel risparmio per l’azienda che, anziché assoldare un grafico di grido tempestandolo d’oro per un disegnino fatto sulla carta igienica, acquistera’ materiale da pittura per un totale di $750 dollari da devolvere alla scuola pubblica frequentata dall’enfant prodige e consegnera’ una fornitura di Ketchup per un valore commerciale di $750 dollari, il che significa che per l’azienda il costo rappresenta un po’ meno della metà della cifra, gia’ oltremodo modesta. <br />E al bambinetto una pacca sulla spalla e una bella stretta di mano:<br />- Bravo continua così che c’hai talento.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-21563049208503182092007-04-15T23:26:00.000-04:002008-12-08T22:24:19.456-05:00TIPI METROPOLITANI<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBfmZOTTfmvA6jzI739d40tdNx1oCXiGvjGbWhekSdRmJjUOeQ7hmJK3SRQa9PBX2rmRR8rmF4s8UtHhkxy20xHBhRDmZd2uwDZqBraZuhdyexonM2T8hnupK-BsZlaOM2GX-w/s1600-h/images.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBfmZOTTfmvA6jzI739d40tdNx1oCXiGvjGbWhekSdRmJjUOeQ7hmJK3SRQa9PBX2rmRR8rmF4s8UtHhkxy20xHBhRDmZd2uwDZqBraZuhdyexonM2T8hnupK-BsZlaOM2GX-w/s320/images.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5053862861855428482" /></a><br />Per i turisti esigenti e attenti alle avanguardie del turismo, per quelli che non sopportano i viaggi organizzati e vogliono saggiare il vero spirito della città che li ospita, e’ nato <a href=http://www.tipimetropolitani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2&Itemid=3>Tipi Metropolitani</a>, il nuovo network di <a href=http://www.zapnet.tv/>Zapnet</a>. <br />Sotto la voce <b>New York</b>, potrete e se ne avete voglia, riscorrere alcuni post di <b>Nikita</b>.<br />Tipi Metropolitani non e’ solo <b>Big Apple</b> ma e’ un insieme di capitali delle quali si possono trovare spunti e notizie interessanti.<br />Grazie a Tipi Metropolitani, Nikita e’ stata citata anche su <b>Panorama</b>. Per chi ne avesse voglia, può leggere l’articolo <a href=http://blog.panorama.it/bellavita/2007/04/11/turisti-no-tipi-metropolitani/>qui</a>. E’ un articoletto veloce e piacevole specie per chi sta già meditando sulle vacanze.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-53423298569731443632007-04-11T21:22:00.000-04:002007-04-11T21:27:49.952-04:00COMMENTI FILOSOFICIVi segnalo un commento veramente interessante che e’ arrivato oggi, un po’ in ritardo rispetto al post a cui si riferisce ma, come si dice, le uova sono buone anche dopo Pasqua. Leggendolo scoprirete tutto il talento, probabilmente inespresso, di questo lettore appassionato che si e’ elevato a ruolo di attore sociale con il compito di farci pervenire la sua opinione sull’argomento hip hop. Il suo commento ha aggiunto veramente valore al genere musicale, conferendogli una levatura e un’ampiezza da nobilitarlo a genere rappresentativo di una comunità di eletti. I suoi affondi dialettici ci hanno permesso di vedere finalmente la luce, di riempirci di significati profondi. Ma inebriatevi delle sue parole che potete leggere qui di seguito o andando direttamente nella pagina dei <a href=https://www2.blogger.com/comment.g?blogID=15196372&postID=4154679740169690910>commenti</a>:<br /><br /><i>“non sò se mandarti fanculo oppure pensare che fai parte della vita...<br />in ogni caso tieniti le tue stronzate nella tua zucca che è talmente pregna di vuoto che il solo chiamarti produce un'eco infinito.<br />hiphop non è le tue cazzate.”</i><br /><br />Ricordando al Sig. Josta che, se non gradisse gli argomenti sviluppati in questo blog, può tranquillamente cazzeggiare da un’altra parte (non credo sentiremo la sua mancanza), lo ringrazio per il contributo apportato.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-15196372.post-84354987000421522552007-04-09T23:26:00.000-04:002007-04-17T17:05:12.641-04:00CRAZY AND THE CITYLa mia patologica propensione all’incontro depauperativo, mi riserva sempre delle grandi sorprese. Mi basta uscire di casa spensierata e diretta a farmi 360° gradi di affari miei, che si immettono sulla mia strada stravaganti individui sfuggiti al controllo degli antidepressivi ed evasi dalla stanzetta con le pareti imbottite. <br />E’ vero sabato me la sono quasi cercata, quando ingenuamente sono entrata all’emporio del trash dove gira della gente da mettere i brividi. Un posto dove si riuniscono cumuli di umanità appassita a spendere la pensione di invalidità. Il fatto e’ che cercavo l’ultima decorazione per la Pasqua, il ritocco finale per la tavola imbandita. <br />Mi ero appena avvicinata ad un <b>coniglio di paglia</b> e ramoscelli di tiglio intrecciati, quando noto due occhi tondi che mi scrutano.<br /><br /><i>“Scusa dobbiamo assolutamente discutere una questione importante, da amiche.”</i><br />Si ferma. Sistema un carrello che trabocca di ciarpame e un paio di sacchetti di plastica riciclata.<br /><i>“Ecco vedi, non mi so decidere tra queste due tracolla.”</i><br />Estrae dal carrello due stracci muniti di manico, patinati dal tempo e usurati dal passaggio continuo di mani. Colore nero. Impatto visivo immondo. Se le infila entrambe e mi improvvisa un defilé, tipo animazione per casa di riposo.<br /><i>“Opterei per quella a destra”</i>, oso. Un borsone del genere sacchetto per la biancheria sporca, sul quale stralci del colore originale erano ancora presenti.<br /><i>“Oddio, oddio e’ quella che piace più anche a me. Abbiamo gli stessi gusti. Certo che anche l’altra e’ graziosa, no?</i><br /><i>“Non c’e’ dubbio”</i> e intanto cerco un angolo per vomitare.<br /><i>“Bene, ottima scelta. Arrivederci.”</i> Me la lascio alle spalle con la speranza che si dissolva.<br />Ritorno sugli scaffali a cercare la mia mercanzia. Improvvisamente me la vedo sbucare da dietro un enorme maiale fatto di peli di noce di cocco. <br />Si butta una stola di poliestere che le elettrizza i capelli sulla spalla.<br /><i>“Pazzesco, solo $3 dollari. La prendo?”</i><br />Faccio un cenno di assenso e mi dileguo dietro una parete attrezzata stipata di caricature di Bush per decorare il giardino.<br />Poi mi corre incontro con un chimono nero che le stava addosso come il mantello di Darth Vader ad un nano focomelico.<br />Mette su una faccia interrogativa mentre si liscia una manica.<br /><i>“Beh, allora? Come mi sta? Non e’ assolutamente irresistibile?”</i><br /><i>“Divino! Con le maniche legate dietro la schiena, poi, starebbe d’incanto”</i>, penso.<br /><i>“Oddio mi sento mancare. Dev’essere questo odore. E’ opprimente. Lo senti vero?”</i><br /><i>“Scusa ma dovrei andare a lavarmi i capelli. Si sta facendo tardi.”</i><br />Mi affretto verso le casse con una ghirlanda di muschio e fieno pressato con trucioli di vite e mi metto in coda. La squilibrata si aggira tra gli gli scaffali. Ogni tanto compare, mi fa il musetto da mangusta e mi mostra qualcosa aspettando un cenno di riscontro. Sicuramente, oltre al cortocircuito celebrale, e’ dotata di un innato pessimo gusto e ciò che e’ peggio lo vorrebbe condividere. Finalmente arrivo davanti la cassiera, un tipo molto fine stile baldracca di Kampala, con l’alito che sapeva di Marlboro light. Un caschetto di capelli, a stiratura <b>“Japanese style”</b>, di un color marrone sottobosco dopo un incendio estivo, sul quale era adagiato, tipo buccia di banana, un altro caschetto più corto, bicolore nelle varianti rosso tramonto sul Bosforo dopo l’esplosione di una centrale atomica e giallo pantone #E6B40A che contornava un volto delicatissimo con gli stessi tratti eterei del <a href=http://www.terrambiente.org/fauna/Mammiferi/artiodactyla/images/facocero002.jpg>facocero africano</a>, incastrato su di una ciambella di cellule adipose che lo teneva legato al resto del corpo. L’espressione esprimeva tutta la sua intelligenza di ameba lobotomizzata. Pago. Non vedo l’ora di uscire. Per un momento mi e’ sembrato di avere psycho in gonnella che mi seguiva da vicino ma era solo la mia ombra.Nikitahttp://www.blogger.com/profile/12823574883030123295noreply@blogger.com10