LA SCRIVANIA
Non ho ancora capito bene se da queste parti i commessi dei negozi sono tutti ritardati o fanno i finti tonti.
Dopo varie battute di caccia per cercare una scrivania, trovo quella che mi convince di più di altre e decido di acquistarla, sincerandomi che sia provvista di cassettiera per infilare tutte le immondizie volanti, che altrimenti si depositano un po’ sul frigorifero, nel comodino, sulla libreria e altre numerosi allocazioni che rendono impossibile il ritrovamento. Il commesso, sveglissimo, che per la quarta volta mi conferma che la cassettiera e’ inclusa nel prezzo, mi informa anche che la consegna verrà fatta il giorno dopo al mio indirizzo.
E fino a qui sembra andare tutto liscio come l’olio. Il giorno dopo la scrivania arriva puntuale, imballata che e’ una meraviglia. Tutto sembra andare magnificamente bene e a questo punto comincio ad avere i primi sospetti, vista l’esperienza. I sospetti si materializzano una volta aperto il pacco. E la cassettiera? Ovviamente non c’e’!
A questo punto bisognerebbe incazzarsi molto e andare al negozio armati di spray indelebile con il quale scrivere sulle vetrine appena addobbate per Natale: LA MADRE DEGLI IDIOTI E’ SEMPRE IN CINTA.
Il giorno dopo mi reco al negozio degli idioti con tanto di ricevuta e spiego come sono andate le cose ad un tipo che assomiglia a un tortellino e non ha una gran voglia di starmi a sentire così mi dice:
- E’ meglio che parli con Rick il commesso che gliel’ha venduta ma al momento e’ in pausa pranzo.
Ma se sono le cinque del pomeriggio! Ma questo Rick ha una vaga idea di cosa sia un pranzo o e’ convinto che l’ora del tè e il pranzo siano la stessa cosa? Andiamo bene! E io dovrei parlare con questo tizio che non sa manco di essere al mondo?
Dopo un po’ Rick lo sveglio arriva. Più che a pranzo sembra sia stato seduto sul cesso con la testa sullo sciacquone a farsi una pennichella. Gli comunico che la cassettiera di cui avevamo ampiamente discusso due giorni prima non e’ arrivata assieme al resto della scrivania e perciò il casino di carte che ho a casa deve ancora essere risolto. Rick, il tordo, prima si sfrega le mani sulla faccia poi mi dice che si e’ dimenticato di dirmi che la cassettiera bisognava ordinarla a parte e pagarla pure, a parte. Ora io mi chiedo, dopo una discussione durata più di trenta minuti in cui ho ripetutamente chiesto se la cassettiera era inclusa nel prezzo e Rick lo sveglio, che presumo fosse partecipe dal momento che rispondeva, continuava a dire che si tutto era compreso e che non dovevo preoccuparmi, lui ora afferma che si e’ dimenticato di dirmi che la cassettiera e’ a parte? Ma ci fai o ci sei? Ma sniffi la vinavil seduto sulla tazza del cesso? A questo punto bisognerebbe disfarsi di tutti quei concetti che negli anni si sono depositati nelle nostre menti e ci hanno ammaestrati alle buone maniere ed educati secondo le norme civili di comportamento e secondo la morale cattolica o buddista o ebraica e via dicendo
e agire d’istinto, sollevare Rick per il lobo delle orecchie e sturargliele con lo scopino del water di una cloaca turca.
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