Tuesday, September 27, 2005

MATRIMONI


Decisamente plateali, con grande sfoggio di mezzi che li rende ridicoli e investimenti economici che rende gli sposi…squattrinati! Assomigliano più ad una SAGRA DI PAESE dove si aggirano bambini impacchettati in mini abiti da adulto con tanto di giacca, gilet e cravattino con l’aria di un NANO da circo vestito a festa, vecchie in abito da sera che si puntellano a bastoni e nipoti, BURINI vestiti da mafiosi con addosso un’ intera gioielleria.
Insomma tutti noiosamente uguali!
Dopo la cerimonia ci si dirige verso il locale della “reception” (ricevimento).
Parenti stretti, damigelle d’onore e testimoni viaggiano su Limousine affittate dagli sposi. Una volta arrivati al “PALAZZO DELLE FESTE”, dove ci sono perlomeno altri dieci matrimoni, vieni rinchiuso in un salone senza finestre mentre gli sposi svaniscono. Non e’ chiaro se si assentino per il servizio fotografico o per consumare visto l’ARRAPAMENTO dello sposo! Ad ogni modo, una volta soli, gli invitati si trovano davanti ad uno sproporzionato e succulento banchetto in stile “LA GRANDE ABBUFFATA” e danno inizio all’attività’ frenetica del riempimento piatti con alimenti di ogni genere, disposti a piramide, senza fare nessuna distinzione: dal pesce, ai falafel con salsa di yogurt, alle verdure alla griglia e in cima una bella cassata siciliana. E vanno avanti così fintanto che non stramazzano al suolo. Tra lo stoccaggio di un piatto e l’altro si sciacquano la gola con il gin tonic. Belli paonazzi e con la giacca sbottonata, gli invitati si preparano ad applaudire il ritorno degli sposi che avviene però in un altro salone, sempre senza finestre e con luci crepuscolari per aiutare il risparmio energetico. Qui nel semibuio verrà servita la cena, tanto per dare la botta finale a quelli sull’orlo di un collasso. Per allietare la serata, inizia l’intrattenimento tipo Villaggio Valtur con tanto di animatore in stile FIORELLO che spara cazzate e incita la folla di mezzi sbronzi ad applaudire con un fragoroso battimani il ritorno della coppia novella mentre attacca un’ assordante musica degna di una balera di provincia. Rintronati dall’alcol e frastornati dal pezzo “Ti amo” di Umberto Tozzi sparato a tutto volume, gli invitati prendono posto ai tavoli mentre una serie di camerieri scocciati sbattono piatti del menù fisso davanti alle loro facce intontite. Il Fiorello americano intanto si da’ da fare nell’organizzare giochini per menomati mentali e chiama sulla pista da ballo personaggi da sceneggiata napoletana: la vecchia col bastone e il giovane TAMARRO con il codino, anelloni d’oro al dito e collane con crocifisso, madonne e santi, il bambino obeso con la zia zitella, la sposa con un parente dello sposo mai visto prima e battendo le mani davanti al microfono li incita a ballare “Il ballo del qua, qua”.Man mano che la cena procede la musica diventa sempre più assordante fintanto che gli sventurati ospiti perdono l’uso dell’udito. A fine cena ci si sposta in una piccola saletta dove e’ stato organizzato un buffet a base di leccornie della più raffinata arte pasticcera per dare una “morte dolce” ai superstiti. Intanto “I feel love” di Donna Summer trapana i timpani seguito da “Disco Inferno”, pezzi veramente romantici che danno un tocco di classe al ricevimento. Si va avanti così fino a mattino con la sposa che balla con vecchie, bambini, testimoni e camerieri.

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

al matrimonio in cui sono stata c'era anke lo sposo ubriaco ke attraversava la sala da ballo bevendo birra direttamente dalla bottiglia

5:50 AM  
Blogger Nikita said...

Gia', decisamente triste

2:46 PM  
Anonymous Anonymous said...

lol very nice

10:59 AM  

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