Friday, September 23, 2005

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI


Talvolta mi capita che per cambiare aria vado fino a Brooklyn. Così ieri mi sono fermata allo zoo di Prospect Park. Premesso che, per attraversare il parco, mi son fatta una passeggiata tra i rifiuti che gli igienisti del luogo si sono lasciati alle spalle come i sassolini di Pollicino. Che abbiano problemi di orientamento? Ma lasciamo da parte le immondizie e passiamo allo zoo. Più che uno ZOO ha tanto l’aria di una fattoria! Perlomeno la parte all’esterno. La parte all’interno, invece, mi ricorda un museo di storia naturale visto che tutti gli animali sembrano imbalsamati! La teca dei pappagalli, per esempio, e’ dotata di un fondale tipo poster di una foresta tropicale, probabilmente creato da un grafico daltonico. All’interno i poveri pennuti hanno l’aria disorientata di un maiale nel deserto! L’urna con il PITONE, poi, desta qualche sospetto. Il rettile se ne sta tutto attorcigliato al buio. Da quando i rettili sono animali notturni? Secondo me e’ morto da anni e per non rimpiazzarlo lo lasciano lì in formalina, così tagliano pure i costi del cibo!
Nella parte esterna c’e’ un bel percorso in mezzo al bosco corredato di mappa e ZANZARE TIGRE e tutta una serie di cancelletti da aprire e richiudere con il rischio di amputarsi le dita. Iniziamo dalla vasca dei LEONI MARINI. Sono in due e in età da pensionamento con una gran voglia di ritirarsi dallo show business e dedicarsi ad attività private, tipo andare a pescare e farsi una birra con gli amici! Lasciate le otarie mi dirigo verso il percorso nel bosco e apro il primo cancello. Un cartello segnala un CANGURO ma di canguri non c’e’ traccia e vista l’altezza della rete mi vien da pensare che il canguro si sia già ritirato a vita privata da un pezzo! Poco distante c’e’ l’area dell’EMU’. A guardarlo da vicino mi sembra tanto una faraona con la ritenzione idrica! Proseguo e mi imbatto in un TACCHINO. Cosa ci faccia il tacchino allo zoo, e’ un bel interrogativo. Che abbia chiesto asilo politico per evitare di finire nel forno assieme alle patate viola il giorno del Ringraziamento? Ma cosa vedo! Le parrucche di Tina Turner appese ad un tronco? No, scusate sono due PORCOSPINI! C’e’ aria di schermaglia nel laghetto: due LONTRE innamorate si scherzano o si pestano? Bo’, chi capisce le lontre e’ bravo! Eccomi arrivata allo stagno dove, a parte del gran fogliame, ci deve essere una qualche attrattiva poiché la gente si ammassa sulla ringhiera e hanno tutti quelle facce di trepidante attesa come se stessero aspettando il Messia. In realtà scopro che nell’acqua ci sono alcune TARTARUGHE modello domestico, di quelle che puoi tranquillamente vedere in un qualsiasi negozio che vende animali. E qui finisce il giretto. Cinque dollari veramente spesi bene! Per fortuna che c’e’ una bella CAFFETTERIA dove ritemprarsi con un buon caffé e meditare. Ma una volta dentro l’ennesima sorpresa: la caffetteria altro non e’ che uno stanzone con una schiera di distributori automatici dai quali delle merendine ammuffite e degli hot dogs di plastica fanno penosa mostra di sé!

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