Thursday, August 18, 2005

ODISSEA AL LAUNDROMAT


Il motivo per cui in un appartamento e’ vietato avere una lavatrice, non e’ molto chiaro. Mi e’ stato riferito che e’ per eludere spiacevoli perdite d’acqua del tipo che quando il calcare ha ricoperto la lavatrice e parte del pavimento può succedere che l’acqua esca dallo sportello inondando l’intero edificio. Sta di fatto che per evitare di fare il bucato a mano dentro la vasca da bagno, devo andare al “LAUNDROMAT”
Recarsi in questi luoghi e’ praticamente un incubo. Quando arriva il momento del lavaggio, cioè quando ho accumulato un container di biancheria sporca, cominciano i crampi allo stomaco. E' peggio che partire per una di quelle terribili gite in alta montagna con lo zaino sulla schiena che pesa un quintale.
Innanzitutto bisogna recuperare le monetine da 25 cents, almeno un chilo per stare tranquilli oppure biglietti da 1 o 5 dollari (unici tagli ammessi) da cambiare al distributore automatico, poi riempire una valigia con l’occorrente: smacchiatore liquido versione spray, fustino di detersivo, flacone supersize di ammorbidente e abbastanza viveri per sopravvivere un paio di giorni. Non si sa mai come vadano le cose. L’ultima volta per levare via il sapone da una coperta ho fatto una decina di cicli! A questo punto, e siamo solo all’inizio, si presenta il problema “trasporto” di tutto l’armamentario: sacco dalle dimensioni di un’astronave pieno zeppo di biancheria, prodotti per il lavaggio, monetine, libri per ammazzare il tempo nell’attesa…insomma ci vorrebbe un camion per trasporti eccezionali. Una volta arrivata al “LAUNDROMAT” ansimante e sudata come se avessi rincorso uno struzzo nel deserto, do inizio al rito che si compone di 10 semplici fasi:
1) smistaggio della biancheria e va sempre a finire che il calzino rosso finisce nella lavatrice dei capi bianchi con ciclo a 90 gradi con tinteggio automatico del contenuto di un bel rosa pallido!
2) inserimento monete che una dopo l’altra vengono rifiutate e sputate fuori con tipica scena alla Fantozzi
3) selezione programma con istruzioni in spagnolo
4) inserimento detersivo per il prelavaggio, attesa
5) inserimento detersivo per il lavaggio, attesa
6) inserimento ammorbidente, attesa fine lavaggio
7) prelievo biancheria e trasporto su carrellino verso l’asciugatrice. A questo punto metà dei calzini sinistri rimangono nel cestello della lavatrice ma questo lo scopro quando sono già a casa.
8) inserimento biancheria nell’asciugatrice e pausa caffé
9) prelievo capi dall’asciugatrice e recupero resti di oggetti e documenti dimenticati nelle tasche dei pantaloni e andati distrutti durante le operazioni di lavaggio.
10) rientro a casa con una gran voglia di trasferirmi in campagna dove posso avere una lavatrice in casa!

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