Tuesday, November 01, 2005

A SPASSO COL CANE


Faccio subito una premessa perché non voglio ritrovarmi addosso l’EMPA, l’OIPA, la PSA, i Verdi, quelli di Greenpeace, l’FBI e la CIA:
ADORO GLI ANIMALI!
E vorrei avere un bel Samoiedo, se avessi un giardino dove farlo scorazzare.
Il problema e’ che molto spesso, gli animali, pur essendo domestici e addomesticati non hanno gli stessi usi e costumi degli esseri umani. Fino a qui niente di strano ma e’ l’uomo che e’ bizzarro!
Cani e gatti sono stati forniti da Madre Natura di pelliccia (cosa che fa nascere l’invidia in più di un soggetto umano di sesso femminile!) se ne deduce che siano abbastanza equipaggiati per sopravvivere anche durante l’inverno e comunque protetti in caso di pioggia. Allora perché addobbarli con finte pelliccette di peluche, cappottini con la zip, e ridicoli cappellini per la pioggia?Ma hanno scambiato il cane per il Cicciobello eschimese con la sua muta di abitini per spedizioni al polo Nord?
E che dire del gatto al guinzaglio? Non stride un po’ il concetto di felino e predatore con l’immagine del cappio al collo?
Ma passiamo al tema più grottesco, cioè quello del possessore del cane d’appartamento.
Quello che, più volte al giorno, se ne va in giro con sacchettini di plastica e paletta pronto a raccogliere il magma caldo prodotto dal suo cucciolo. Una volta recuperata la produzione intestinale del fidato amico, il possessore di cane d’appartamento passeggia con il sacchetto pieno di escrementi in mano fintanto che non trova un cestino dei rifiuti. La storia continua fino a che il caro fido non libera completamente l’intestino dai residui di Pal.
Tutto ciò avviene anche in fasce orarie e stagioni non molto piacevoli. E’ facile incrociare, infatti, verso le undici di sera, schiere di padroncini in pantofole con l’occhio da triglia, che fino a due secondi prima se ne stavano a sonnecchiare sul divano e si ritrovano in strada trascinati da una furia con il morbo di Montezuma alla disperata ricerca di un cespuglio dove poter defecare.
Il massimo del masochismo viene raggiunto nelle serate invernali newyorkese, seratine a -30 gradi che farebbero rabbrividire anche il lupo della Siberia e LUI il possessore del cane d’appartamento deve uscire pressato dall’amico peloso che minaccia di farla sul tappeto persiano da 100.000 dollari. Queste sono avventure! Altro che la Parigi-Dakar!
Durante il giorno invece, soprattutto nell’Upper East Side (zona per riccastri), e’ possibile assistere alla fantasmagoria dei “passeggiatori di cani”, dei poveracci trascinati come slitte da una muta di cani delle specie più assortite che sbraitano e strattonano il passeggiatore come un giunco. Che vita da cani!

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