Monday, May 15, 2006

A PROPOSITO DI TENDENZE MODA…


Mentre aspettavo la metro negli oscuri sotterranei della città, teatro di misteriosi eventi e bizzarre conseguenze, mi capita di notare un tipo tra il losco e il faceto.
Indossava un completo da notte stile carcerato chic e una coppola alla Toto’ Riina, un paio di Ray-Ban da Top Gun e l’andatura molle e disarticolata di un rapper. Si muoveva continuamente, ora sistemandosi le borsette a tracolla, ora mettendosi a posto la casacca a strisce, quasi fosse affetto da corea di Sydenham e lasciando incustoditi i suoi possessi, infilati in una borsetta di Tumi, abbandonata sulla piattaforma a tre metri di distanza. Con gesti maniacali continuava a sistemarsi i pantaloni e le due scatoline di plexiglass che portava a tracolla. Barcollava qua e là come un invasato e intanto io mi riempivo la testa di domande: perché il treno non arriva? Perché a certa gente non infilano una bella camiciola con le maniche lunghe, lunghe da allacciare sul retro? Così tutta concentrata a risolvere questi quesiti, lo vedo avvicinarsi con l’andatura del molleggiato per recuperare le sue cianfrusaglie e mentre si china l’occhio mi cade su una delle scatole che portava a tracolla. La scatoletta, non più grande di una di quelle mini confezioni regalo di Ferrero Rocher, aveva un amabile ospite all’interno: un orrido esemplare di tarantola

nera e pelosa, nell’altra scatola la gemella. Un po’ sconcertata all’idea di dover viaggiare con quelle bestiole a bordo, mi allontano velocemente, per evitare, almeno, di condividere la stessa carrozza, non sia mai – penso – che gli animaletti abbian bisogno di sgranchirsi un po’ le zampe.
Nel frattempo l’attesa si prolunga e mi ritrovo sulla piattaforma con le gemelle Kessler in versione gothic-vamp e una stagionatissima olandesina. Le due matusa si aggiravano vestite completamente di viola, per un calamitoso effetto cattura-sfiga, ma portavano vistosi cappelli e borse rosse ornate di penne di struzzo finte, viola e rosse e lo sguardo meditativo del muflone sardo. Nel complesso, decisamente spaventose. L’altro soggetto affetto da demenza senile, era una serafica signora di mezza età dai capelli candidi come la neve, raccolti con due codini che le scendevano sulle spalle, occhialoni dell’Agente Pepper, borsa di pezza leopardata e culo di un elefante africano. In compagnia dell’allegra brigata attendo e finalmente sento lo stridolio che mi e’ familiare. Il treno arriva, entriamo tutti dentro, ci si accomoda sui piacevoli sedili di plastica unta e si attende la partenza. Nell’altro scompartimento, Spiderman e i suoi amici stanno creando momenti di scompiglio tra i passeggeri in preda all’aracnofobia. Alcuni cambiano carrozza, altri soffrono in silenzio dicendo il rosario. Stranamente i motori suonano come quelli di un piroscafo con le macchine a tutta forza ma siamo fermi. Il rumore e’ sempre più molesto e le vibrazioni danno una bella sferzata all’insorgere dell’osteoporosi ma non sembra esserci nessun segnale positivo riguardo la partenza. Passiamo quindici minuti arenati alla stazione di Prince st., poi dopo un via vai ininterrotto degli addetti alla manutenzione col giubbetto fosforescente, finalmente il convoglio si muove e riprendo la via verso casa.

6 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Ma sei proprio sicura che fossero tarantole? Sai, magari ci si confonde con aracnidi affini!

4:57 PM  
Anonymous Anonymous said...

...mi pare strano che si possano confondere...

che bel blog!

5:53 PM  
Anonymous Anonymous said...

Mioddio, se ci sono due cose che provo totale ribrezzo nel vedere sono i ragni, e mio zio che fa la doccia domenica mattina in taverna (accanto al mio garage e senza tenda). Quanto mai mi è saltata l'idea di cliccare sulla parola "tarantola" che avevi linkato sto ancora sbattendo sulla sedia dallo shock, madonna santa quello che si vede sembra un cerchione della macchina di ozzy osborne e invece è un ragno nero e peloso di quelle stesse dimensioni!! Vabè parliamo del post .. fantastico, come sempre, rendersi conto che lì tutto il mondo è paese, mentre qua tutto il paese è il mondo :/

6:46 PM  
Blogger Nikita said...

felson:no, no, nessun errore. Trattavasi di tarantole pelose.
arte: Grazie per i complimenti.
oby81: scusa se ti ho spaventato ma ma dovevo raccontarvi l'evento.

9:40 AM  
Blogger Nikita said...

felson:no, no, nessun errore. Trattavasi di tarantole pelose.
arte: Grazie per i complimenti.
oby81: scusa se ti ho spaventato ma ma dovevo raccontarvi l'evento.

9:41 AM  
Anonymous Anonymous said...

il tuo blog è irresisibile! nonostante le tarantole.... ormai è un appuntamento quotidiano imperdibile, anche durante la partita dell'italia!

11:16 AM  

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