Wednesday, December 14, 2005

LA PUBBLICITA', QUESTA INCOMPRESA


“NESSUNO HA LAVORATO COSI’ TANTO DA FARSI USCIRE IL LATTE DAL NASO”


Che sia la stessa persona che si fa’ venire il latte alle ginocchia? O e’ forse quella con il moccio al naso? Al momento non e’ dato di sapere e forse non lo sapremo mai.
Ci sono cose che rimangono tra i grandi enigmi della storia come le linee di Nazca o Uri Geller, per esempio. Eccone un superbo saggio: la pubblicità di CityBank.
Chi ha ideato questa pubblicità:
1) appartiene alla scuola degli ermetici con il senso dell’humour di un bonzo Tibetano
2) ha avuto un terribile incubo la notte prima sognando di essersi addormentato tra le tette di una bagascia bielorussa con taglia 48 di reggiseno
3) ha subito un terribile shock da infante, quando dopo aver succhiato per quattro ore dal seno della madre riducendola allo stato larvale, fatto il famoso ruttino e applaudito dagli astanti ha rigurgitato una quantità inverosimile di latte dal naso.
La foto, poi, ha l’eloquenza di uno specchio al buio. Il tizio col cappellino alla “Fantozzi va in vacanza” e’ probabilmente un impiegato che lavora allo sportello di una filiale di Coney Island buttato sul set fotografico mentre andava a lavare l’auto al lavaggio automatico una domenica mattina E cosa centra la fumettistica versione della donna di Botero che fa da paravento al soggetto debilitato?
La prima frase, poi, aiuta un casino: “ C’e’ vita oltre il separè” Ma quale separè quello che divide la neuro deliri dal reparto di neuropsichiatria?
Sinceramente per quanto la legga, la rilegga, la traduca in svariate lingue tra cui l’ostrogoto non ci ho ancora trovato un senso. Chi volesse aiutarmi in questo arduo compito si faccia vivo via email. Si accettano soluzioni in chiave scientifica, semi-professionale, semi-lavorate e cibernetiche.

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