Monday, December 05, 2005

SALVATAGGIO DI UNO YORKSHIRE


Me ne andavo con serafica tranquillità per una via, per così dire residenziale, dove spiccano file di villette dal gusto che definire pacchiano e’ un eufemismo, tanto per fare un esempio, tra i migliori addobbi da giardino troviamo Padre Pio a colori con rosario al collo contornato da file di girandole o pilastri in stile corinzio di cartapesta che decorano la porta d’entrata in anodizzato, una vera chicca a livello di stile, quando un giovane dall’aspetto pulito esce da un cancello accompagnato da uno Yorkshire. Non appena il cane viene appoggiato per terra, schizza via con lo stesso sprint della McLaren MP4-20 e si dirige verso l’incrocio ad una velocità supersonica mentre il padrone lo rincorre chiamandolo a squarciagola. Il cane assolutamente divertito inverte la marcia e zig-zagando in mezzo la strada tenta di provocare un tamponamento a catena. Non riuscendo nei suoi propositi inverte nuovamente la marcia sempre inseguito dal suo giovane padrone che per fermarlo gli tira dietro prima il suo giaccone (da notare che la temperatura era quella che si può trovare in Groenlandia nel periodo invernale) poi passa alla sciarpa, i guanti infine tenta con il maglione ma non avendo una buona mira, tutti i tentativi non vanno minimamente a segno, ottengono però come risultato quello di far divertire il Gianburrasca peloso che se la ride sotto il pelo e continua la sua corsa. Per sbeffeggiarlo, poi, ogni tanto si ferma e lo guarda per poi riprendere a correre a rotta di collo. Il pover’ uomo ormai congestionato e sull’orlo di una crisi respiratoria dopo aver percorso un paio di chilometri avanti e indietro all’inseguimento del simpatico amico a quattro zampe, non sa più cosa fare. Vorrebbe tirargli anche le mutande ma gli si drizzerebbero i peli del fondo schiena, così si limita a correre. Il micro-bolide, intanto, e’ salito sul marciapiede e si dirige a velocità Mach 5 verso di me. Quando mi vede comincia a rallentare così ne approfitto per chinarmi e richiamare la sua attenzione. La piccola bestiola si avvicina e si struscia un po’ sulla mia mano permettendo al padrone, paonazzo e con la lingua a penzoloni, di venirselo a riprendere.
Posso tranquillamente dire che e’ stata una giornata all’insegna dell’eroismo. Ma vi rendete conto ho salvato uno Yorkshire!

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