Tuesday, December 20, 2005

UN'ATTESA SNERVANTE


Oggi non e’ arrivato! L’ho aspettato per un po’ ma non si e’ fatto vedere.
Ci risiamo! L’ha fatto di nuovo. Non e’ la prima volta. E’ recidivo e non ti da’ nessun preavviso. Si comporta come se non avesse nessun dovere, come se potesse organizzarsi la giornata a suo piacimento senza tener conto di niente e nessuno. Vergognoso! E adesso mi ritrovo nell’impaccio. Con il fiato corto arranco, voglio farcela ma e’ difficile andare avanti senza di lui.
Sensazioni diversissime e altalenanti si susseguono. Provo un senso di incredulità, seguito da quello di vuoto, poi tristezza, quindi rabbia ed infine avvolgo il tutto nell'accettazione della fatalità ovvero nella consapevolezza che e’ successo e non posso farci niente.
Davanti ad un evento così sconvolgente la mente e il corpo hanno bisogno di riorganizzarsi e questo periodo di adattamento viene riempito dall’incredulità’. Un’incredulità’ che scivola nell’irritazione, una sorta di sdegno per l’accaduto.
Ma chi si crede di essere! Come ha osato comportarsi così, un vero vigliacco!
Intanto procedo, alterata nella mente, spossata nel corpo. Non e’ la prima volta! Episodi simili si sono verificati con una certa frequenza, perciò mi sento ancora più addolorata e defraudata.
Agisce come se volesse castigare. Bastardo!
Con lazzi di stanchezza e malumore avanzo
Ah, maledetto! Anche oggi l’ascensore non funziona!

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