Wednesday, July 12, 2006

CONCERTI SOTTO LE STELLE


Qui la faccenda dell’afa non molla. Il problema e’ all’esterno. Negli interni si sopravvive con i condizionatori che sbuffano folate gelate e mandano in circolo aria viziata, nella quale un manipolo di parassiti cerca un posto dove proliferare. Una volta fuori, con il sistema immunitario minato, ci si ritrova in una sauna oscura. Certo che un po’ di ossigeno, seppur contaminato dall’ inquinamento brutale e inarrestabile, bisogna pur respirarlo. Tra la rosa di opzioni, si scelgono, obbligatoriamente, quelle in riva al fiume, sperando in una qualche brezza liberatoria. L’altra sera mi trovavo al North Cove, il porto turistico con vista sull’Hudson River, dove schiere di giovani rampanti, con la pelle asfittica e gli occhi iniettati di sangue, si ritrovano per stroncarsi di birra al South West NY, dopo la solita giornata di sfruttamento senza ritegno attuata dal datore di lavoro, sempre alla ricerca di carne fresca da sottopagare. Bene, mentre ero lì che mi facevo un sandwich light con pomodoro e avocado e mi godevo un alito di vento, seduta vicino alla grande fontana, che, viste le temperature, e’ stata prosciugata e chiusa, vedo una folla che si raduna attorno al palco estivo e scopro che c’e una banda di giapponesi pronta ad esibirsi: le Puffy Amiyumi.



Già il nome mi ricorda un fumetto e, infatti, dal momento che in Giappone sono diventate famosissime cantando della robaccia J-pop con innesti punkettoni per teen-ager brufolosi, hanno creato un cartoon che racconta la loro storia.
Dunque, mi trovo lì e questi tizi si mettono a suonare e non rimango certamente colpita da loro sound, poi qualcuno mi dice che hanno collaborato con Jon Spencer dei Blues Explosion, allora tiro le orecchie e cerco di capire perché un tipo come Jon Spencer si sia scomodato e continuo a non capire. Avanzo di qualche centimetro per sbirciare un po’ più da vicino e arriva subito la donna-cerbero che digrignando i canini famelici mi latra qualcosa del tipo - e’ vietato stare qui. Ora, dal momento che si trattava di una piccola folla, quasi un’ audience di conoscenti, e intorno a me c’erano altre dieci persone stipate sulla stessa mattonella, rimane ignoto il perché proprio la punta del mio sandalo, a suo avviso, invadesse un immaginario ponte gettato a mo’ di Via Lattea tra Occidente e Oriente per un’ipotetica via di fuga, in caso di attacco degli alieni. Bah!

Il momento più controverso e’ arrivato quando ho cercato di fare qualche foto e una sagoma con la faccia da banana mi istruisce, con fare dispotico, sul fatto che non si può fotografare la band. Ma che razza di divieto e’ questo? Ami e Yumi hanno paura che il flash gli faccia colare il trucco? Ma vi siete montati la testa col frullatore? Ma voglio dire, stiamo parlando di una band di sfigati che suona all’aperto con due fumettistiche front-girl vestite da straccione che indossano stivali allacciati da borchie uncinate, mentre il tasso di umidità ricorda tanto quello della foresta amazzonica, e strillano pezzi dello Zecchino d’Oro made in Japan tirando stecche a destra e a manca.
Ora, ho capito che hanno una collaborazione con Jon Spenser alle spalle ma c’e’ tanta gente in giro che fa’ musica per davvero disponibile anche per foto-ricordo con autografo.
Beh, godetevi le foto!

6 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Profonda verità, questa: più sono nani, più si atteggiano a giganti. Se tu pensi che l'anno scorso Eric Andersen, qui a Ferrara, si è fermato a fine concerto a stringere mani, firmare e dedicare dischi e cd; se Emiliana Torrini si è fatta fotografare con mezza piazza di spettatori e si metteva addirituura in posa, che i Sigur Ros sono andati a fine concerto a mmnagiare la pizza nel locale a fianco del palco seguiti dai fans, mentre un divetto da due soldi ed una canzone finita misteriosamente in classifica gira con i bodyguard e non vuole essere "disturbato" dai fans(?)....

PS: se tu trovi a NY il caffè Krifi a 10 $ il chilo, te ne mando una tonnellata in regalo.

5:25 AM  
Anonymous Anonymous said...

Quoto Masso in pieno.
Se qualcuno volesse azzardarsi ad ascoltare dei pezzi delle Puffy Girlz, ecco la loro pagina su Myspace:
http://www.myspace.com/wearepuffyamiyumi
Che c'entra con loro Jon Spencer? Forse per l'assonanza Puffy (Amiyumi)-Pussy (Galore)? Bah, misteri...
p.s.: ringrazio ancora, nel caso non avessi letto il commento al post precedente!

2:54 PM  
Blogger Nikita said...

masso: gia' ,piu' sono il nulla, musicalmente parlando, piu' si atteggiano. Probabilmente hanno molti scheletri nell'armadio, tipo playback, volti non proprio graziosi ma mascherati da chili di trucco ...ecc.,ecc.
Il caffe'...dunque...ci provo e poi ti faccio sapere.
Ma e' buono?
felson: Sembra che Jon Spencer abbia collaborato (non ho idea in che misura) al loro ultimo album.
Grazie per i ringraziamenti. Eh, non avevo visto il post precedente. Oggi la giornata e' stata piu' che intensa.

10:06 PM  
Anonymous Anonymous said...

Io al Krifi ci ho fatto la bocca, ma forse il fatto che la torrefazione è nella mia città me lo fa trovare sempre fresco e senza bisogno di pressurizzazioni particolari. Poi ho visto chee mantiene l'aroma sia usandolo sulla moka che sulla espresso.

In quanto agli scheletri, sono d'accordo: ci aggiungo il fatto che qui, salvo rare eccezioni (penso a Vasco Rossi, per dirne uno di quelli transgenerazionali) il pubblico è giovanissimo, e cerca gli "eroi" che vede su MTV ed in "Top of the pop", in un cortocircuito che brucia, ahinoi, idee e (soprattutto) gusti.

6:50 AM  
Blogger Nikita said...

masso: bene apro la caccia al Krifi e poi ti faccio sapere.
Per fortuna qui a NY il pubblico e' costituito da persone di tutte le eta' e normalmente hanno tutti una certa cultura musicale di base. Infatti a vedere le Puffy Amiyumi non c'era una gran ressa.

8:41 AM  
Anonymous Anonymous said...

Riporto una frase caustica, ma azzeccata, di un amico blogger che definiva giustamente Vasco "banale, vecchio, scontato, finto cattivo, un tumore della musica italiana".
p.s.: Probabilmnete Jon Spencer è impazzito, ma lo farei anche io con una moglie come Christina Martinez.

12:56 PM  

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