Wednesday, October 18, 2006

IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO


Son momenti di disperazione. Il tempo stringe e le ore a disposizione sono 24. Non c’e’ via di scampo. E’ un tracollo spazio-temporale. Un disastro inaspettato.
Questa mattina mi alzo con il gallo, che, qui in città, equivale all’arrivo degli operatori ecologici con i carri armati del ’15-’18, ereditati dal museo della scienza e in perfette condizioni belliche, cioè dopo essere passati sotto la pioggia dell’artiglieria tedesca. Bene dicevo, alzataccia con l’intenzione di sbrigare tutto lo sbrigabile e prendermela comoda, comoda in perfetto stile Zen, quando un frullatore impazzito, caricato a fragole e mirtilli, sparava all’impazzata sulle piastrelle della cucina e in particolar modo riversando una quantità inverosimile di magma color melanzana nelle capillari fessure del forno a gas. Oibo’- dico -, sorpresa dall’inizio spettacolare. Tento di recuperare la drammatica situazione tamponando la disgrazia con lo Scottex casa, l’amico delle massaie ma quello e’ amico loro, perciò non firma compromessi con estranei e si lascia divorare dal blob che avanza inesorabile verso gli interstizi del monoblocco ad incasso, siliconato a dovere dalle mani esperte di un chirurgo estetico/falegname. Mi viene una fitta allo stomaco di dolore esistenziale ma brando la parrucca di Paolo Turchi, aka il mocho Vileda, e con fare minaccioso pongo fine alla puntata offensiva della lava viola. Sconfitto il nemico e trascorso un abbondante periodo di tempo che avrei, forse, preferito passare acchiappando farfalle a Central Park, mi butto in picchiata sulla preparazione di un caffé consolatore.
L’aroma acetoso invade l’aria e mentre smanetto maldestra zac…e’ bastato un movimento impercettibile… quasi un soffio di vento e anche il caffé raggiunge destinazioni da fitta al cuore. Subisco un contraccolpo nervoso di portata devastante. Attaccata su tutti i fronti da perfidi sabotatori del quotidiano. Non so nemmeno se sono traumi superabili. Magari devo andare in analisi oppure faccio un ictus chesso’ un collasso vagale iperpiretico.Tuttavia per gestire la coda avvelenata dell’inizio catastrofico non mi resta che vestirmi e andare al bar.
Si sa per certo che non c'è un futuro accettabile senza un caffé di prima mattina.

10 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Nikita, hai tutta la mia comprensione. In particolare per il caffè, dove il danno è triplice:
1.ti viene a mancare la chiave di accensione della giornata;
2.dopo ave evocato (poco cristianamente, peraltro) alcune figure essenziali della dottrina, ti tocca pure pulire;
3.a te non succede di sicuro, ma se scendessi io al bar in quelle condizioni, potrebbero pensare che sono appena sbarcato da Valona.

2:22 AM  
Anonymous Anonymous said...

Non mi dire che non hai chi ti porta al mattino la colazione a letto... mi offro volontario: sono attivo efficiente discreto, di bella presenza, molto intelligente, raffinato e consumo pochissimo.

4:03 AM  
Blogger francesca said...

ti sono vicina in questi momenti duri, ha tutta la mia comprensione.
dover uscire di casa senza caffè...
oddio non voglio neanche pensarci V_V

9:22 AM  
Blogger Nikita said...

masso: grazie, grazie! E' bello sentirsi capiti quando si esternano questi drammatici eventi.
magosilvan: beh, fammici pensare.
rudido: no, ma ho provato il ginseng. E' stato come bere della benzina. In quanto all'accelerazione bah, mi e' perso che nulla fosse cambiato.
francesca: immagina come sono arrivata al bar! Quasi in crisi d'astinenza.

10:53 PM  
Anonymous Anonymous said...

I camerieri\baristi di Parigi sono notoriamente i peggiori della categoria, quasi come il caffè che servono: una mattina mi successe la tua stessa disgrazia(ma ruppi anche la mia tazza preferita) e quando scesi nel cafè sotto casa, il malcapitato fu piuttosto gentile vedendo il mio sguardo furente!>:|

2:54 AM  
Blogger regina grimilde said...

Ciao...
fare pace col mondo la mattina senza un caffè è una tragedia!!
Se il gingseng da solo non fa niente ti consiglio una tisana che uso nei momenti di emergenza guaranà+gingseng+matè colombiano...
ad essere sincera fa un pò schifo ma ti assicuro che funziona!

9:31 AM  
Blogger Nikita said...

claudia: la situazione deve essere stata drammatica per aver intenerito il burbero del cafe' de Paris.
marica: oddio! devo assolutamente provarla. Grazie per la ricetta.

11:27 PM  
Anonymous Anonymous said...

Ciao e complimenti per il Blog

5:30 AM  
Anonymous Anonymous said...

Io mi rallegrerei, avrai l'aroma del sottobosco in fiore impregnato nella cucina vita natural durante, sarai l'invidia di tutti i tuoi ospiti :)

9:37 AM  
Blogger Nikita said...

anonimo: ciao anche a te e grazie.
oby: piu' che di sottobosco, direi di rancido.

3:26 PM  

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