Tuesday, December 19, 2006

STORIE DI NATALE


Andiam, andiam, andiamo a lavorar…
Tru la la, tru la la
- Che palle e anche quest’anno c’e’ da lavorare, c’e da caricarsi sulla schiena questi sacchi di gadgettistica per sensibili al consumo.
- Ma dove sono le mie renne? Rebeccaaaaaaaa! Violanteeeee! Bestiacce cornute!
Due renne spelacchiate con la calvizie incipiente, stavano brucando un ammuffito ciuffo di licheni al di fuori di una bicocca, dall’architettura Walser, in polistirolo espanso con solai in cartone, e lemme, lemme se ne erano uscite dal recinto.
Babbo Natale come sempre era in superlativo ritardo. In mutande e canottiera si stirava l’abito, tossendo e boffonchiando inclemente sul tasso di natalità degli ebrei ortodossi:
-…incivili…non pensano ad un povero vecchio…come conigli, come conigli…!
Drin…drin..drin…
- Pronto? Chi e’?
- Sono Spiderman. Ciao vecchiaccio, come te la passi? Vieni a farti un goccino? Offre Superman. E’ in vena di regali
- Oh, uhm…uhm…ne…
- Eh dai, non ti far pregare!
- Ok, solo per cinque minuti, intesi?
Spiderman, in tutta mimetica e occhiali da sole, sedeva al bancone, tracannando Ferrochina Bisleri e flirtando con una mantide religiosa.
Superman ballonzolava in pista in evidente soprappeso contornato da uno stormo di cornacchie dai facili costumi e le unghie finte.
- Ola’ Babbo! Fatti un Pinot!
Da dietro una colonna spunto’ Batman in compagnia di Catwoman che faceva le fusa ad un bicchiere di bourbon.
- Questa sera diamo fuoco al locale con l’alito – urlò Flash Gordon mentre usciva dal bagno trascinandosi dietro un ficus Benjamin con le luci intermittenti.
Sentendosi a suo agio e tra amici, Babbo Natale, prese posto e si fece servire un buon cognac.
Il convivio procedeva all’insegna del buonumore e della frenesia.
Si improvvisarono Christmas-Carols, la mantide si esibì in una tarantella e Cat Woman accese il narghilé della pace. Tutto sommato una bella serata, condita da una carbonara al dente e leprotti in salmì di prugne della California, mentre Superman leggeva l’Eneide in latino e i sette nani giocavano a booling nel retrobottega.
- Voglio fare un brindisi – tuonò il Babbo, guardando l’orologio a cucù che batteva la mezzanotte a colpi di 5º di Beethoven.
- Buona Natale!
Gli eccessi continuarono finché le luci dell’alba si infilarono attraverso i vetri sporchi.
Il Babbo si era addormentato sul water e ronfava tranquillo sopra un rotolo di carta igienica ignaro del fatto che era già Natale.

7 Comments:

Anonymous Anonymous said...

geniale...anche se il povero hulk si è un po' risentito perchè non è stato invitato...si era fatto fare un vestitone da babbo natale enorme...e a che prezzo!!

9:52 AM  
Anonymous Anonymous said...

E' che non sei in Italia e non ti toccano Totti e Gattuso come Babbi, altrimenti non vedresti l'ora che arrivi la Befana.

10:51 AM  
Blogger Cilions said...

Bella...
allora in USA l'hanno legalizzata!?!;)

7:23 PM  
Blogger Nikita said...

spiderfedix: purtroppo per quel suo caratteraccio irrascibile, viene spesso e volentieri tagliato fuori dagli eventi.
mago: infatti mi ritengo fortunata. Vedere certe cose rovina le feste e mette di malumore.
francesco: no, e chissa' se lo faranno mai. Intanto ci si arrangia con il jalapeno.

11:08 PM  
Anonymous Anonymous said...

Ti ho citato nel mio blog. Leggi e capirai.

Paolo

3:35 AM  
Anonymous Anonymous said...

Babbo Natale è uno di noi!:-)

8:51 AM  
Blogger Nikita said...

paolo: ho visto. Grazie. Ma e' gia' arrivato il momento di farsi gli auguri?
rudido: no, purtroppo niente festa. Non faccio parte del gruppo.
felson:gia'. Non e' strepitoso?

10:40 PM  

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