Wednesday, August 30, 2006

GREEN MEAL

Certo che se Dio ci voleva erbivori, ci avrebbe dato uno stomaco come le mucche fornito di quattro sacchettini dove ruminare l’erba o un bel collo come le giraffe, no? Invece ci ha muniti di un apparato in grado di digerire anche il gulasch ungherese, roba che farebbe venire la colite anche al draghetto Grisù. Detto ciò, non riesco a condividere totalmente i vegetariani convinti. Quelli che eliminano dalla tavola qualunque prodotto abbia un collegamento, seppur remoto, con gli animali, del tipo che le carote non si mangiano poiché si sottrae il cibo da bocca ai conigli.
Ora, premesso che non sono un’amante della carne e ai barbecue mi riduco a sgranocchiare pannocchie e a mangiare la parte carbonizzata delle costicine, dopodiché passo direttamente al dolce per coltivare le parti adipose e costruire dei bei trafori sui denti, ciò nonostante, dicevo, non credo che una fetta di prosciutto mi possa ammazzare. D’altronde le tigri e i leoni si mangiano carne di antilope alla tartara e nessuno dice niente.
Sono, poi, assolutamente convinta che i McDonald’s dovrebbero essere trattati alla stregua dell’ AIDS ma invitare il guro dell’ecologia a cena diventa, praticamente, una mission impossible. Ti ritrovi a dover organizzare due menù separati, poiché nessun altro si azzarderebbe ad ingoiare quello che l’uomo delle praterie riesce a infilarsi nella gola. Anche andare al ristorante con qualche estremista della rucola e gli spinaci diventa un’esperienza nefasta. Tempo fa un amico "veggie", uno di quelli che vive con i pipistrelli in casa, poiché nella catena biologica sono quelli che ammazzano le zanzare, e intanto lui passeggia tranquillamente sul loro guano, beh, dicevo, l’amico ecologista ci ha fatto provare uno dei suoi ristoranti preferiti, un ristorante etiope, dove a parte la mancanza di semplici oggetti per desinare civilmente, come le forchette, ci hanno servito delle gustosissime pappette per lo svezzamento dei lattanti. Roba da tramortire le papille gustative.
Ad aprire la dispensa dei cultori del verde, ne esce lo stesso odore del tubetto con il mangime dei pesci. I prodotti che vi si possono trovare sono, a dir poco, raccapriccianti. Immancabile il tofu, una cosa che sa di calce e ha la stessa consistenza del polistirolo. La soia è presente nelle sue innumerevoli varianti: bistecche, fagioli, a germogli, allo stato liquido, allo stato gassoso, nella pasta, nel dentifricio, insomma, ovunque, la soia è l’unico elemento considerato commestibile a parte il trifoglio e le foglie di cavolo.
Ora, mi sono sempre chiesta come mai questi tipi che dovrebbero avere l’aspetto rubicondo di un gladiatore e scoppiare di salute, assomigliano più a degli zombie con il cimurro e passano l’inverno tra un’influenza e una bronchite.

11 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Il classico commento in grado di suscitare grandi consensi e simpatie :)

Parlando seriamente, direi che si puo' rispettare qualunque opinione e conseguente scelta alimentare,purchè non degeneri in fanatismi ed intolleranze (non alimentari..). Cosa, purtroppo rara sia qui in periferia, sia -temo- nella grande Mela.

PS: ha smesso di piovere, chè Flushing incombe?

4:12 AM  
Anonymous Anonymous said...

Va beh, peraltro non e` certo all'americano medio che si puo` rimproverare il difetto di essere vegetariano fanatico.

6:57 AM  
Anonymous Anonymous said...

Come diceva un mio amico (e adesso mi attirerò parecchie antipatie):
"Save the plants, kill the vegans"...
Ahahahahahahahahaahahah...
Ecologismo e vegetarianesimo, sotto un'ottica ironica e diversa, non sono assolutamente incompatibili.

8:10 AM  
Blogger francesca said...

a me personalmente il tofu crudo piace, se condito per bene però!
cmq raggiunge l'apice fritto (ma si sa, tutto ciò che è fritto è buono) oppure a cubetti nella zuppa di miso!!!!

per il resto, peccatoa ver letto il post in ufficio e non poter ridere!!!!

9:05 AM  
Blogger Nikita said...

masso: direi che l'equilibrio sta nel mezzo. Tra il trifoglio e la costata ci sono i formaggi, le uova, il pesce, il mars e le noci brasiliane.
roberto: oh no! quello è convinto che il menù dell'umano sia costituito da hamburger e pollo fritto.
michele: sicuramente ma non puoi mangiare solo roba verde come alcuni svitati che conosco.
Riguardo il template, ho smanettato per un pò in "modello" fintanto che ho capito come cambiare i parametri, per esempio la larghezza delle varie colonne in cui si divide il blog, il colore (sulla guida di blogger ci sono i codici dei vari colori.
Puoi cambiare i margini, lo sfondo, lo stile ... Io non sono un'esperta per cui ho fatto solo delle piccole modifiche.
felson: io trovo che ecologia e vegetarianismo siano incompatibili, voglio dire, l'ecologia salvaguarda il verde e quelli se lo mangiano.
francesca: gia', una risata a denti stretti è un pò come la bistecca di soia.

5:55 PM  
Anonymous Anonymous said...

una risata a denti stretti è un pò come la bistecca di soia.
Ti adoro.

6:18 PM  
Anonymous Anonymous said...

Ho fatto a Roma, anni fa, l'esperienza del ristorante etiope: come primo gesto sociale mi sono seduta su un enorme cuscinone rotondo, che, successivamente, dopo occhiate imbarazzate del gestore, ho scoperto essere il tavolo su cui veniva posato il vassoio comune del pranzo.
Il pranzo consisteva in tanti mucchietti di pappette (confermo), alcune piccantissime, disposti graziosamente su una pasta di pane gommosa/tovaglia. Obbligatorio mangiare con le mani, nonostante invocazioni e implorazioni in senso contrario (almeno un cucchiaino...).
Esperienza non del tutto meravigliosa, anche per via dei saluti agli/degli amici unticci e odorosi...
Come portarsi il pranzo a casa...
Saluti grandi.
colfavore

7:43 PM  
Blogger francesca said...

ma i vegan mangiano gli spaghetti al pomodoro e basilico? intendo spaghetti di grano duro...non spaghetti di soya!!!

11:20 AM  
Blogger francesca said...

ma i vegan mangiano gli spaghetti con pomodoro e basilico? intendo spaghetti di grano duro non spaghetti di soya!!!!!

11:20 AM  
Anonymous Anonymous said...

Francesca, pensso di sì... perchè mai non vorrebbero ingerire la pasta di grano duro?

1:05 PM  
Blogger Nikita said...

felson: grazie!
colfavoredellenebbie: apprendo con piacere (scusa il sadismo)che anche tu non hai avuto una gran bella esperienza.
rudido: già, immagino sia tutta quell'erba cipollina e l'aglio per regalare un pò di gusto al praticello da brucare.
francesca: alcuni sì, alcuni no. Dipende dal tipo di allergia che hanno sviluppato.

4:51 PM  

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