Monday, August 28, 2006

SCAPPO DALLA CITTA'

Se vi stavate chiedendo cosa diavolo sto combinando, beh, sappiate che ho mandato il cervello in vacanza per un po’. Ho munito i neuroni di un bel telo mare, li ho scollegati e li ho mandati a farsi un giro a Brighton Beach a ballare il "casatschok"e a leggersi i fumetti in cirillico.
E’ un periodo un po’ di fiacca creativa e di svogliatezza canaglia, in cui cazzeggio trascinandomi pigramente tra un sushi bar a mangiare pesce crudo come le foche e i negozi di Soho, attualmente in fermento per i saldi di fine stagione, i cui prezzi, nonostante gli sconti del 70%, rimangano da panico.
I turisti hanno invaso la città con il loro buon gusto. L’altro giorno mi sono imbattuta in una ciurma di desperate housewives della Georgia con la capigliatura delle Erinni in tenuta da Jesolo Lido: canottiera da bagnino color muffa Aspergillus, infradito di gomma e shorts ascellari in puro denim, dai quali fuoriusciva qualche quintale di cellulite all’ultimo stadio, felicemente adagiata su chiappe con l’assetto ribassato e cosce da brontosauro. Floride donnine del Texas con la messa in piega alla Marion di Happy Days e vezzosi completi in colori pastello e camicie a fiori con i volant.
La 5° è infestata dal popolo del Sol Levante, impegnato in reportage fotografici su Louis Vuitton, Pucci, Gucci, La Bottega Veneta, Escada e FAO Schwarz e di chioschi addobbati come santuari che vendono Pretzel e hot dog plastificati. Nike Town è una meta ambita per gli italiani che fanno scorta di scarpe da ginnastica e t-shirt col baffo.
Inutile dire che è sconsigliata la visita a qualunque museo e luogo di interesse. Il toro di Wall Street viene ininterrottamente montato da schiere di individui manco fosse un’attrazione da Luna Park.
Meglio starsene alla larga da Central Park e rifugiarsi nei parchi fuori mano a leggere: "Guerra e Pace".

7 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Caspita! E io che pensavo che il peggio fosse ben passato! (se passa..)

2:15 AM  
Anonymous Anonymous said...

Gasp...neppure dentro un incubo di David Lynch...un mondo di cellulite raccontato dalla tua solita arguta ironia...rispetto al mito americano come ce lo vendono i telefilm, è un po' come ascoltare "Anima mia" suonata dai Pink Floyd...

6:14 AM  
Anonymous Anonymous said...

Nota che i brontosauri ufficialmente non sono mai esistiti ... perche` sono stati ribattezzati apatosauri. Le cosce ce le avevano comunque gigantesche, pero` non sono sicuro che superassero quelle di certe negre della Georgia.

7:44 AM  
Anonymous Anonymous said...

la descrizione delle desperate dirimpettaias della georgia mi ha fatto morire,,,

10:01 AM  
Blogger Nikita said...

oby81: no, siamo ancora in pieno fermento turistico.
masso:grazie 1000 per il paragone. Purtroppo l'impatto con la cruda realtà è molto duro, eccome se è duro! La fauna "on the road" é terrrrrribile.
roberto: eh, eh, bisognerebbe usare un metro, perchè quello che ho visto era notevole. Ad ogni modo le signore georgiane erano visi pallidi.
el nino: eh, già, perchè tu l'hai letto comodamente seduto sulla tua sedia con magari accanto una bella birretta gelata, pensa, invece alla scena agghiacciante della quale sono stata testimone per ben 4 fermate della metropolitana!

5:22 PM  
Anonymous Anonymous said...

fiacca creativa ??? secondo me ti sei innamorata.

;-)

2:23 AM  
Blogger Nikita said...

paolo:non proprio ma mi sto allenando. Continuo a guardare Biancaneve e Cenerentola per capire come hanno fatto.
rudido: l'unica é tenere duro, siamo quasi alla fine.

7:44 PM  

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