SE TUTTO VA BENE, SIAMO ROVINATI
Finalmente e’ arrivata l’estate, quella bella con il cielo terso e la brezza fresca dell’”Atlantico. E’ un bel passeggiare sotto le nuvole leggiadre, evitando la sauna finlandese e riappropriandosi dei propri liquidi. E’ un periodo che istiga alla fiacca e al bighellonare pigro verso il molo 17 per una birra o un tango sotto le stelle. Il popolo a stelle a strisce sembra, però, pensarla diversamente. Con il ghigno da garguglia, si aggirano come dingo rabbiosi a caccia di un gatto da vivisezionare, per smaltire lo stress o di un maestro Zen per sormontare il mal di testa e l’alluce valgo. Sfiancati dall’ondata di caldo che ci ha investiti e dall’opprimente datore di lavoro, dal passato Staliniano, e stimolati dal postulato di Boling: “ se sei di buon umore, non ti preoccupare. Ti passerà”,
trovano sfogo al supermercato, dove si danno alla pazza gioia acquistando arachidi e piatti pronti surgelati, usando il carrello come l’oggetto del potere. Vacanze? Non se ne parla nemmeno.
Il concetto di vacanza non piace all’economia americana, che crede fermamente nello schiavismo e preferisce tenersi una schiera di provati, malconci e scazzati dipendenti, piuttosto che lasciarli partire per sfrenate vacanze a DisneyWorld a stringere la mano a Topolino e infartizzare sullo Space Mountain e vederli tornare, poi, con l’idea che un break ogni tanto fa’ bene alla salute mentale. Sarebbe un attacco terroristico all’azienda, “l’azienda piranha” che riempie il conto in banca del dipendente frustrato, con la speranza che lo prosciughi entro la fine del mese comprando cheeseburger e gadget utilissimi come il cellulare Sanyo Katana color rosa ciliegio in fiore e il telecomando a forma di squalo, un oggetto indispensabile per la sopravvivenza di ogni essere umano e la prosecuzione della specie.
Sono tutti così intenti a godersi la vita che quasi si dimenticano di esistere, soffocando l’allegria davanti ad un colossale Java Chip Frappuccino e mettendosi in coda per un Big Mac al gusto di segatura e di Shell Helix Plus.
La domenica una bella fornitura di patatine fritte, anelli di cipolla fritti e doritos e poi bivacco sul divano trasformato in un accampamento curdo dove vige la regola del rutto libero e si conversa in alfabeto morse emettendo peti lunghi e brevi.
Intanto gli anni passano, la pressione aumenta, l’aorta cede sotto i colpi del Ketchup e l’olio di canola, i fiori di plastica sul tavolino si ingrigiscono per la polvere e la musica eterna dei ristoranti e dei punti vendita finisce per mancanza di energia elettrica.
A sostenere il morale la seconda legge di Crisholm: “Quando tutto va bene, qualcosa andrà male.
E intanto l’estate sta finendo.
13 Comments:
rudido: sei gia' tornato o e' un collegamneto on the road?
what? an art show ina meat factory is not worthy of a blog. what is this world coming to?
Mamma mia... che ritratto del "paese guida" della civiltà occidentale... Saluti, Doppiafila
salvatore b: I didn't know my blog was so popular to upset people for not writing about an event I went to. Sorry!
doppiafila: gia', e' abbastanza triste ma la realta' salta all'occhio in maniera drammatica.
Non è impietoso, come ritratto...è assolutamente preoccupante, invece, che prefiguri il nostro futuro prossimo venturo. Ieri ero in giro per le lande desolate del Polesine, in paesi in cui non c'è neppure un cinema o una farmacia, ma erano ben presenti banche e McDonald....che tristezza...
che tristezza :(
Penso sia la prima volta che la tua spiccata comicità fatica a celare la tristezza che provi per la società americana. Solitamente ricavo un'impressione di puro divertimento, mentre stavolta sembri indignata. Forse lo sei sempre, e sono io che ho inteso così la cosa, ma oggi invece di ridere sono riuscito a provare pena per le persone che hai descritto. Ho avuto l'impressione che il prezzo da pagare per vivere nella moderna società moderna sia perdere la ragione ed il buonsenso..cose del genere..ora non rispondermi che è vero :) Beh, buon fine-estate, e felice rientro a pieno ritmo tra mcdonalds e kfc, senza questi l'america non sarebbe l'america, dopotutto.
Secondo me le città non si svuotano più perchè non ci sono i soldi per andare in vacanza.
che post splendido... l'ho riletto 2 volte. alla seconda mi sono commosso.
(grazie per quello che scrivi)
masso: il quadretto e' abbastanza inquietante, sopratutto per l'Italia che ha sempre scopiazzato il paese confederato.
francesca: gia', ma poi si puo' andare a Disney World e dimenticare per un po'.
oby81: il tipo che vedi nella foto sopravvive rimestando nelle immondizie per trovare bottiglie vuote per incassare i soldi del vuoto. La foto e' stata scattata sulla quinta av., non in un quartiere malfamato della citta'. In giro per la citta' di persone del genere ce ne sono una quantita' inverosimile: giovani, vecchi, donne, bambini, donne in cinta...Per non parlare di quelli che rimestano nei cassonetti in cerca degli avanzi di cibo per sfamarsi e quelli che raccolgono i mozziconi di sigaretta dalla strada per fumarsi quel poco tabacco che e' rimasto. Ora davanti ad immagini del genere, mi chiedo se quasto e' il paese che fa interventi in grande stile per salvare i popoli dall'oppressore e dalla fame, forse, troppo intento, ad organizzare missioni umanitarie negli altri paesi, ha perso di vista la situazione nel proprio.
paolo: di sicuro per la maggioranza i soldi non ci sono, mentre gli altri sono troppo impegnati a produrli.
el nino: oddio, non volevo rattristarti ma in questo periodo il tempo e' cosi' bello che mi aspettavo un po' di buon umore in giro, invece dei soliti grugniti. Purtroppo lo stress e la stanchezza che ho descritto ammazzano il sorriso. Grazie per i complimenti.
Ommadonnasanta, messa così è proprio triste, però confermi l'idea che ho della società americana. Mi piacerebbe tanto un telecomando a forma di squalo...
gattasorniona: già, è un pezzo cult. Dovrebbe essere uno di quei regali che ti fanno alla nascita, come la collanina con la medaglietta e il braccialetto con il nome.
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