IN ONORE DELLA SCIENZA
Oggi si e’ presentata l’estate: t-shirt stampa girasoli e 27 °C gradi. E con lei, e’ anche arrivato il momento di tenere le finestre aperte e far entrare in maniera decisa una bella ventata di monossido di carbonio. Finalmente si partecipa alla gioia dei passanti e al buon umore degli automobilisti bloccati in coda, che per ammazzare il tempo si dilettano nell’esecuzione della “Cavalcata delle Walchirie” usando il clacson. SuperGiovane
L’arrivo dell’estate comporta anche il comparire di folkloristici personaggi stagionali, come Mr Softee, il gelataio ambulante, la cui attività e’ quella di aggirarsi ramingo e derelitto con il suo inconfondibile camioncino tra gli isolati e adescare tutti i bambini del quartiere con la sua inquietante musichetta. I Mr Softee sono centinaia e io ho la fortuna di averne uno che si occupa solo del mio isolato rendendo piacevolissima la mia permanenza in casa.
Ora, alla luce dei fatti, che descrivono solo in parte la qualità e il benessere dello stile di vita cittadino, mentre mi trovavo seduta sui sedili della metropolitana che procedeva a velocità Mach 2 con vibrazioni in grado di raggiungere i nervi dentali e ucciderli, e guidata da un pacato metallaro con la faccia di Iggy Pop e la pettinatura di Nick Rhodes ai tempi di “Wild Boys”, mi ritrovo a leggere un articolo sugli incredibili risultati di una ricerca scientifica condotta dal Dipartimento della Salute, risultati dichiarati scioccanti dal gruppo di medici che vi hanno lavorato. Sembra che dopo anni di ricerche forsennate, le menti di questi illuminati abbiano scoperto un’ eclatante verità” lapalissiana, degna di Nobel: il newyorkese e’ stressato e lo e’ ancora più che in passato. Si intuisce subito che tale rivelazione ha sicuramente impegnato il drappello di scienziati in un durissimo lavoro di pennichelle retribuite e gite in campagna.
Bene, appreso che il newyorkese e’ stressato, non ci resta che aggiungere alla lista delle motivazioni alcuni fatterelli di poco conto, del tipo chiunque può essere licenziato in cinque minuti con un colpo di telefono e il fattore allarmismo, un innocuo mezzo usato dai media che preannunciano attacchi terroristici e apocalissi per riempire gli spazi vuoti in caso non si sia avuta ancora notizia dell’ultima ecografia di Angelina Jolie o il figlio di Britney Spear non sia caduto per l’ennesima volta da seggiolone. Bene,- dicevo - sommati alle teleferiche che si bloccano nel bel mezzo dell’East River, carrozze trainate da cavalli impazziti che si schiantano sui taxi, lavori in corso sui binari della metropolitana e il McDonald’s, beh, direi che ce n’e’ abbastanza per far schizzare un fachiro.
4 Comments:
Ma non dirmi che anche tu sei stressata!
Oh! No! Io me la prendo con comodo. Se mi sento nervosa meno un vecchietto e mi ascolto i Sex Pistols.
Semplicemente fantastico! Penso che essere stressati sia un requisito per vivere nella grande mela. E cmq, povera Britannia, sono sicuro che non è colpa sua, evidentemente prende in braccio il figlio dopo aver messo le mani nel grasso di balena :/
...o troppo Baby oil Johnson's sulla pelle del pupo :-)
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