Wednesday, September 28, 2005

ROOT BEER


Root Beer e non sai cosa bevi!
Sembra uscita dagli alambicchi dell’apprendista stregone. Un intruglio a elevato contenuto di anidride carbonica e gas di scarico. Il gusto e’ un misto tra il bronchenolo e il biochetasi con un retrogusto alla benzina senza piombo. L’ulcera gastro-duodenale e’ assicurata.
Quale sia il consumatore tipo di tale veleno, e’ difficile da definire, sicuramente qualcuno patologicamente autolesionista, con pulsioni autodistruttive e affetto da flatulenza cronica!

PRONTO INTERVENTO PER MANAGER RAMPANTI


Si sa il manager di successo e’ uno smemorato. Tutte quelle assistenti, bionde, slanciate e succinte gli fanno perdere la bussola. E tutte quelle cene di lavoro, naturalmente a carico dell’azienda, nei locali più trendy del momento che lo fanno rientrare tardi la sera, o forse e’ meglio dire di buon mattino e poi i meeting e navigare su internet, beh provate voi a ricordarvi il giorno del compleanno di vostra moglie o ancora peggio di vostra suocera con una vita così intensa. E’ una bella impresa!
Povero manager neanche una cura a base di ginkgo biloba può aiutarlo.
Ma da oggi tutti i suoi problemi sono risolti. Oggi c’e SAVE MY ASS.
Niente più scenate isteriche per i compleanni scivolati nel dimenticatoio, niente più piatti rotti per aver rimosso completamente la data dell’anniversario di matrimonio, niente più insulti perché ha dimenticato di fare gli auguri alla suocera. A tutto ciò ci pensa SAVE MY ASS, inviando fiori, automaticamente, ogni 4/6 settimane alla mogliettina alla quale, prima o poi, verrà l’allergia da polline, vista la frequenza degli omaggi floreali. Save My Ass ha una memoria di ferro e prezzi “dorati” ma si prende a cuore queste faccenduole di secondaria importanza che potrebbero inficiare la serenità dell’arrapato manager di successo. I prezzi vanno da $ 40 a $ 125 per un mazzo di fiori più le spese di spedizione, le tasse, e un prezzo fisso per il servizio offerto. L’importante e’ che la cornacchia del focolare domestico non gracchi più e si senta al centro dell’attenzione.

Tuesday, September 27, 2005

MATRIMONI


Decisamente plateali, con grande sfoggio di mezzi che li rende ridicoli e investimenti economici che rende gli sposi…squattrinati! Assomigliano più ad una SAGRA DI PAESE dove si aggirano bambini impacchettati in mini abiti da adulto con tanto di giacca, gilet e cravattino con l’aria di un NANO da circo vestito a festa, vecchie in abito da sera che si puntellano a bastoni e nipoti, BURINI vestiti da mafiosi con addosso un’ intera gioielleria.
Insomma tutti noiosamente uguali!
Dopo la cerimonia ci si dirige verso il locale della “reception” (ricevimento).
Parenti stretti, damigelle d’onore e testimoni viaggiano su Limousine affittate dagli sposi. Una volta arrivati al “PALAZZO DELLE FESTE”, dove ci sono perlomeno altri dieci matrimoni, vieni rinchiuso in un salone senza finestre mentre gli sposi svaniscono. Non e’ chiaro se si assentino per il servizio fotografico o per consumare visto l’ARRAPAMENTO dello sposo! Ad ogni modo, una volta soli, gli invitati si trovano davanti ad uno sproporzionato e succulento banchetto in stile “LA GRANDE ABBUFFATA” e danno inizio all’attività’ frenetica del riempimento piatti con alimenti di ogni genere, disposti a piramide, senza fare nessuna distinzione: dal pesce, ai falafel con salsa di yogurt, alle verdure alla griglia e in cima una bella cassata siciliana. E vanno avanti così fintanto che non stramazzano al suolo. Tra lo stoccaggio di un piatto e l’altro si sciacquano la gola con il gin tonic. Belli paonazzi e con la giacca sbottonata, gli invitati si preparano ad applaudire il ritorno degli sposi che avviene però in un altro salone, sempre senza finestre e con luci crepuscolari per aiutare il risparmio energetico. Qui nel semibuio verrà servita la cena, tanto per dare la botta finale a quelli sull’orlo di un collasso. Per allietare la serata, inizia l’intrattenimento tipo Villaggio Valtur con tanto di animatore in stile FIORELLO che spara cazzate e incita la folla di mezzi sbronzi ad applaudire con un fragoroso battimani il ritorno della coppia novella mentre attacca un’ assordante musica degna di una balera di provincia. Rintronati dall’alcol e frastornati dal pezzo “Ti amo” di Umberto Tozzi sparato a tutto volume, gli invitati prendono posto ai tavoli mentre una serie di camerieri scocciati sbattono piatti del menù fisso davanti alle loro facce intontite. Il Fiorello americano intanto si da’ da fare nell’organizzare giochini per menomati mentali e chiama sulla pista da ballo personaggi da sceneggiata napoletana: la vecchia col bastone e il giovane TAMARRO con il codino, anelloni d’oro al dito e collane con crocifisso, madonne e santi, il bambino obeso con la zia zitella, la sposa con un parente dello sposo mai visto prima e battendo le mani davanti al microfono li incita a ballare “Il ballo del qua, qua”.Man mano che la cena procede la musica diventa sempre più assordante fintanto che gli sventurati ospiti perdono l’uso dell’udito. A fine cena ci si sposta in una piccola saletta dove e’ stato organizzato un buffet a base di leccornie della più raffinata arte pasticcera per dare una “morte dolce” ai superstiti. Intanto “I feel love” di Donna Summer trapana i timpani seguito da “Disco Inferno”, pezzi veramente romantici che danno un tocco di classe al ricevimento. Si va avanti così fino a mattino con la sposa che balla con vecchie, bambini, testimoni e camerieri.

Monday, September 26, 2005

UNA TRANQUILLA DOMENICA AL CINEMA


Ma cosa c’e’ di bello al cinema? Vediamo un po’. Una serie di film che aiutano veramente a far crescere culturalmente un paese ed indirizzare il suo popolo verso un futuro fatto di armonia e pace interiore
Tra i più visti troviamo: CRY WOLF un bell’horror con scene truculente dichiarato: violento, imbottito di scene che possono disturbare la mente, pervaso da un linguaggio indecente, scene di sesso e di droga. Insomma un film da vedere con la famiglia.
THE EXORCISM OF EMILY ROSE, anche questo un bel film leggero dalle tematiche ispirazionali: possessione demoniaca e prolungate scene di terrore nonché numerosi momenti che per i contenuti spinti possono provocare disturbi psicologici.
RED EYE, un inno alla vita tranquilla con scene di violenza e linguaggio osceno
THE TRANSPORTER 2, scene di violenza, contenuti a sfondo sessuali e oscenità varie
JUST LIKE IN HEAVEN una commediola che parla di uno spiritello, a cui però le scene di sesso permettono la visione solo ad un pubblico di veri adulti: il film e’ stato vietato ai minori di 13 anni! Che si tratti di uno spiritello porcello?
Della serie il cinema e’ anche formazione, andiamoci!

Friday, September 23, 2005

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI


Talvolta mi capita che per cambiare aria vado fino a Brooklyn. Così ieri mi sono fermata allo zoo di Prospect Park. Premesso che, per attraversare il parco, mi son fatta una passeggiata tra i rifiuti che gli igienisti del luogo si sono lasciati alle spalle come i sassolini di Pollicino. Che abbiano problemi di orientamento? Ma lasciamo da parte le immondizie e passiamo allo zoo. Più che uno ZOO ha tanto l’aria di una fattoria! Perlomeno la parte all’esterno. La parte all’interno, invece, mi ricorda un museo di storia naturale visto che tutti gli animali sembrano imbalsamati! La teca dei pappagalli, per esempio, e’ dotata di un fondale tipo poster di una foresta tropicale, probabilmente creato da un grafico daltonico. All’interno i poveri pennuti hanno l’aria disorientata di un maiale nel deserto! L’urna con il PITONE, poi, desta qualche sospetto. Il rettile se ne sta tutto attorcigliato al buio. Da quando i rettili sono animali notturni? Secondo me e’ morto da anni e per non rimpiazzarlo lo lasciano lì in formalina, così tagliano pure i costi del cibo!
Nella parte esterna c’e’ un bel percorso in mezzo al bosco corredato di mappa e ZANZARE TIGRE e tutta una serie di cancelletti da aprire e richiudere con il rischio di amputarsi le dita. Iniziamo dalla vasca dei LEONI MARINI. Sono in due e in età da pensionamento con una gran voglia di ritirarsi dallo show business e dedicarsi ad attività private, tipo andare a pescare e farsi una birra con gli amici! Lasciate le otarie mi dirigo verso il percorso nel bosco e apro il primo cancello. Un cartello segnala un CANGURO ma di canguri non c’e’ traccia e vista l’altezza della rete mi vien da pensare che il canguro si sia già ritirato a vita privata da un pezzo! Poco distante c’e’ l’area dell’EMU’. A guardarlo da vicino mi sembra tanto una faraona con la ritenzione idrica! Proseguo e mi imbatto in un TACCHINO. Cosa ci faccia il tacchino allo zoo, e’ un bel interrogativo. Che abbia chiesto asilo politico per evitare di finire nel forno assieme alle patate viola il giorno del Ringraziamento? Ma cosa vedo! Le parrucche di Tina Turner appese ad un tronco? No, scusate sono due PORCOSPINI! C’e’ aria di schermaglia nel laghetto: due LONTRE innamorate si scherzano o si pestano? Bo’, chi capisce le lontre e’ bravo! Eccomi arrivata allo stagno dove, a parte del gran fogliame, ci deve essere una qualche attrattiva poiché la gente si ammassa sulla ringhiera e hanno tutti quelle facce di trepidante attesa come se stessero aspettando il Messia. In realtà scopro che nell’acqua ci sono alcune TARTARUGHE modello domestico, di quelle che puoi tranquillamente vedere in un qualsiasi negozio che vende animali. E qui finisce il giretto. Cinque dollari veramente spesi bene! Per fortuna che c’e’ una bella CAFFETTERIA dove ritemprarsi con un buon caffé e meditare. Ma una volta dentro l’ennesima sorpresa: la caffetteria altro non e’ che uno stanzone con una schiera di distributori automatici dai quali delle merendine ammuffite e degli hot dogs di plastica fanno penosa mostra di sé!

Thursday, September 22, 2005

STRIZZA L'OCCHIO ALL'OVERSIZE!















E’ vero che per mangiar sano ed equilibrato negli States devi avere il portafoglio pieno e la MASTERCARD di platino, dal momento che l’insalatina con le carote alla julienne ha piu’ o meno lo stesso valore di mercato di un diamante di un carato tagliato a marquise, ma ogni tanto potrebbero anche cucinare ste’ americane invece di andare da McDonald’s a comprare la cena! E’ stato escluso che possa venire la sindrome del tunnel carpale buttando la pasta!
Sta di fatto che dalle ultime statistiche e’ emerso che il 31% della popolazione Americana e’OBESA, vale a dire che ci sono 953.981.077 pachidermi che si aggirano nelle strade pronti ad infartizzare da un momento all’altro.
Il CICCIONE TIPO, quello che ha circa 120 chili in piu’ rispetto al suo peso forma (calcolato in base all’altezza, l’ossatura e il cappellino da baseball) il che, per darvi un termine di paragone, significa che GIULIANO FERRARA e’ una gazzella, ha l’andatura di uno scaricatore di porto con l’orchite e l’espressione di un cammello con la sindrome di down.
Lo sfregamento della cosce quando passeggia e’ simile a quello esercitato dal Pendolino sulle rotaie nel tratto Firenze/Bologna. Affetto da iperidrosi cronica, riesce a sudare anche quando e’ seduto su di un iceberg in costume da bagno.
Amante del MADE IN ITALY, l’obeso non rinuncia allo stile ed e’ un fedele cliente della Copriscopri S.p.A, una ditta che produce tendoni industriali. Una linea semplice e classica, per chi ama la comodita’ ma non rinuncia all’eleganza.
L’associazione dei medici chirurghi ha lanciato l’allarme qualche anno fa e McDonald’s ha risposto con il menu’della capra a base di lattuga e acqua di stagno ma sembra che non abbia avuto un gran successo. Alla rucoletta e il tofu, il ciccione doc, quello che e’ cresciuto mangiando BURRO DI ARACHIDI, POLLO FRITTO e CHEESECAKE, preferisce una sana polpetta di carne immersa nel KETCHUP, strabordante di maionese e ricoperta di pancetta affumicata fritta nell’olio di sesamo con contorno di patatine fritte e anelli di cipolla impanati e fritti nel grasso di balena per finire con un bel donut che solo a guardarlo ti si alzano i TRIGLICERIDI! Il tutto annaffiato da un bicchierone “supersize” di Coca Cola. E questo e’ quel che si dice un bel pranzetto! Buon appetito a tutti!